Stadio della.... (Topic ufficiale)

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Offline PARISsn

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12000 il: 27 Mar 2019, 15:41 »
il IX municipio credo abbia perso da poco la maggioranza a guida grillina per la dimissione di diversi consiglieri proprio perche contrari allo stadio...

Offline ES

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« Risposta #12001 il: 27 Mar 2019, 16:24 »
Fassina, Grancio, Berdini, Lombardi, Ruocco.

Queste le persone, al di là degli schieramenti politici che abbiamo visto non contano nulla, su cui poter fare affidamento per ora.
Se ne avete altre aggiorniamo elenco.

Offline Precisione

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12002 il: 27 Mar 2019, 16:46 »
STADIO ROMA: PRESIDENTE LEGA SERIE A MICCICHE', "PROCEDURA NON VIZIATA DA IPOTESI REATO, SI FACCIA AL PIU' PRESTO"

Nell'ottica di un rinnovamento degli stadi italiani ''è importante che le autorità locali supportino i club in questo percorso, soprattutto quando si dimostrano disponibili ad investire somme ingenti come quelle ipotizzate dalla Roma per il suo nuovo stadio''. Lo dice Gaetano Miccichè, presidente di Lega Serie A, a margine del Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana. ''A tal proposito -aggiunge Miccichè - anche le autorità giudiziarie hanno ribadito che la procedura amministrativa non è viziata da episodi di reato e quindi è auspicabile nell'interesse generale che l'iter di realizzazione sia completato nel minor tempo possibile''.

Miccichè evidenzia che ''la situazione degli stadi in Italia è estremamente deficitaria. La nascita di nuove infrastrutture - conclude - è fondamentale e urgente per lo sviluppo dell'industria calcio e per il recupero di competitività internazionale. Dotare il Paese di stadi moderni è uno degli obiettivi della Lega Serie A, che si sta impegnando con istituzioni pubbliche e private per rendere possibile lo sviluppo di nuove infrastrutture che avvantaggeranno i cittadini, i tifosi, il sistema Paese''.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12003 il: 27 Mar 2019, 16:49 »
STADIO ROMA: PRESIDENTE LEGA SERIE A MICCICHE', "PROCEDURA NON VIZIATA DA IPOTESI REATO, SI FACCIA AL PIU' PRESTO"

Nell'ottica di un rinnovamento degli stadi italiani ''è importante che le autorità locali supportino i club in questo percorso, soprattutto quando si dimostrano disponibili ad investire somme ingenti come quelle ipotizzate dalla Roma per il suo nuovo stadio''. Lo dice Gaetano Miccichè, presidente di Lega Serie A, a margine del Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana. ''A tal proposito -aggiunge Miccichè - anche le autorità giudiziarie hanno ribadito che la procedura amministrativa non è viziata da episodi di reato e quindi è auspicabile nell'interesse generale che l'iter di realizzazione sia completato nel minor tempo possibile''.

Miccichè evidenzia che ''la situazione degli stadi in Italia è estremamente deficitaria. La nascita di nuove infrastrutture - conclude - è fondamentale e urgente per lo sviluppo dell'industria calcio e per il recupero di competitività internazionale. Dotare il Paese di stadi moderni è uno degli obiettivi della Lega Serie A, che si sta impegnando con istituzioni pubbliche e private per rendere possibile lo sviluppo di nuove infrastrutture che avvantaggeranno i cittadini, i tifosi, il sistema Paese''.

Eccone un altro. A secco, rimettite er grembiule, sennò t'enfarini pure te.....

Offline Precisione

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12004 il: 27 Mar 2019, 17:01 »
STADIO ROMA: PECORARO (PROCURATORE FIGC), "VOLONTA' POLITICA DI FARLO, SE NE PARLERA' DOPO EUROPEE"

"Lo stadio della Roma? Dopo gli ultimi fatti credo ci sia una riflessione anche da parte della Giunta e dei partiti. Queste indagini stanno facendo emergere una serie di azioni, qualcuna borderline, altre illecite, che stanno a significare che si cerca di superare delle norme o dei procedimenti che forse sono da ostacolo alla costruzione dello stadio. Oggi penso che ci sia la volontà politica di farlo, anche se credo che se ne parlerà dopo le Europee. Solo dopo le elezioni ne avremo la certezza. Pallotta preoccupato? Giustamente, ma io mi sarei preoccupato allora, doveva rendersi conto delle difficoltà del progetto, doveva valutarlo prima e poi ha mai percorso la Via del Mare....?". Se lo chiede il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, parlando dello stadio della Roma dopo gli ultimi fatti che hanno visto coinvolto anche il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito.

"Per altro sono anche sospesi i lavori della stazione di Tor di Valle per mancanza di fondi", ha sottolineato Pecoraro che chiede a Pallotta: "Ma lo avrebbero fatto in America uno stadio con una sola via di accesso? Vorrei che i tifosi della Roma non fossero ingannati, si decida al più presto sul da farsi, apportando quelle modifiche necessarie per la mobilità ed evitare probabili problemi di ordine pubblico".

"Lo stadio della Lazio? C'è la volontà di farlo, ma il problema è un altro: questa città ha due stadi, l'Olimpico e il Flaminio, ci vorrebbe un progetto complessivo, che preveda uno stadio per la Roma e uno per la Lazio e per i due stadi esistenti capire cosa farne. Oggi tutto è incentrato sullo stadio della Roma, giustamente, ma serve una visione generale della città e della sua impiantistica sportiva -ha aggiunto Pecoraro-. Non si può avere una visione parziale. Posso fare lo stadio della Roma ma in un quadro di revisione degli impianti sportivi che ci sono nella capitale".
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12005 il: 27 Mar 2019, 17:10 »
STADIO ROMA: PRESIDENTE LEGA SERIE A MICCICHE', "PROCEDURA NON VIZIATA DA IPOTESI REATO, SI FACCIA AL PIU' PRESTO"

Nell'ottica di un rinnovamento degli stadi italiani ''è importante che le autorità locali supportino i club in questo percorso, soprattutto quando si dimostrano disponibili ad investire somme ingenti come quelle ipotizzate dalla Roma per il suo nuovo stadio''. Lo dice Gaetano Miccichè, presidente di Lega Serie A, a margine del Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana. ''A tal proposito -aggiunge Miccichè - anche le autorità giudiziarie hanno ribadito che la procedura amministrativa non è viziata da episodi di reato e quindi è auspicabile nell'interesse generale che l'iter di realizzazione sia completato nel minor tempo possibile''.

Miccichè evidenzia che ''la situazione degli stadi in Italia è estremamente deficitaria. La nascita di nuove infrastrutture - conclude - è fondamentale e urgente per lo sviluppo dell'industria calcio e per il recupero di competitività internazionale. Dotare il Paese di stadi moderni è uno degli obiettivi della Lega Serie A, che si sta impegnando con istituzioni pubbliche e private per rendere possibile lo sviluppo di nuove infrastrutture che avvantaggeranno i cittadini, i tifosi, il sistema Paese''.

Basta leggere il curriculum di Miccichè per capire cosa e chi lo muova.
Il suo habitat naturale sono le banche, conosce tutti nel mondo bancario italiano.
Unicredit deve rientrare di quei 120 milioni, e finchè non succederá altri draghi usciranno fuori con le bocche fiammeggianti.
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« Risposta #12006 il: 27 Mar 2019, 17:16 »
E cmq regá la Lombardi pure pure ma Ruocco è un nome pesante, pesantissimo.
È stata la piu votata in assoluto alle primarie online, ma sopratutto è vicinissima a Di Maio.
Forse il m5s nazionale sta cominciando a capire che il merdodromo potrebbe diventare la loro tomba.
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« Risposta #12007 il: 27 Mar 2019, 17:16 »
STADIO ROMA: PRESIDENTE LEGA SERIE A MICCICHE', "PROCEDURA NON VIZIATA DA IPOTESI REATO, SI FACCIA AL PIU' PRESTO"

Nell'ottica di un rinnovamento degli stadi italiani ''è importante che le autorità locali supportino i club in questo percorso, soprattutto quando si dimostrano disponibili ad investire somme ingenti come quelle ipotizzate dalla Roma per il suo nuovo stadio''. Lo dice Gaetano Miccichè, presidente di Lega Serie A, a margine del Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana. ''A tal proposito -aggiunge Miccichè - anche le autorità giudiziarie hanno ribadito che la procedura amministrativa non è viziata da episodi di reato e quindi è auspicabile nell'interesse generale che l'iter di realizzazione sia completato nel minor tempo possibile''.

Miccichè evidenzia che ''la situazione degli stadi in Italia è estremamente deficitaria. La nascita di nuove infrastrutture - conclude - è fondamentale e urgente per lo sviluppo dell'industria calcio e per il recupero di competitività internazionale. Dotare il Paese di stadi moderni è uno degli obiettivi della Lega Serie A, che si sta impegnando con istituzioni pubbliche e private per rendere possibile lo sviluppo di nuove infrastrutture che avvantaggeranno i cittadini, i tifosi, il sistema Paese''.

Si fa, si fa.  :sisisi:

Offline Tarallo

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12008 il: 27 Mar 2019, 17:55 »
Pecoraro ha deciso che alcune azioni sono borderline. Avvertite i pm. Mortaccivostra.

Offline trax_2400

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« Risposta #12009 il: 27 Mar 2019, 17:59 »
Pecoraro ha deciso che alcune azioni sono borderline. Avvertite i pm. Mortaccivostra.
Io avvertirei pure il CIM!!  :)
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« Risposta #12010 il: 27 Mar 2019, 18:41 »
STADIO ROMA: PECORARO (PROCURATORE FIGC), "VOLONTA' POLITICA DI FARLO, SE NE PARLERA' DOPO EUROPEE"

"Lo stadio della Roma? Dopo gli ultimi fatti credo ci sia una riflessione anche da parte della Giunta e dei partiti. Queste indagini stanno facendo emergere una serie di azioni, qualcuna borderline, altre illecite, che stanno a significare che si cerca di superare delle norme o dei procedimenti che forse sono da ostacolo alla costruzione dello stadio. Oggi penso che ci sia la volontà politica di farlo, anche se credo che se ne parlerà dopo le Europee. Solo dopo le elezioni ne avremo la certezza. Pallotta preoccupato? Giustamente, ma io mi sarei preoccupato allora, doveva rendersi conto delle difficoltà del progetto, doveva valutarlo prima e poi ha mai percorso la Via del Mare....?". Se lo chiede il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, parlando dello stadio della Roma dopo gli ultimi fatti che hanno visto coinvolto anche il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito.

"Per altro sono anche sospesi i lavori della stazione di Tor di Valle per mancanza di fondi", ha sottolineato Pecoraro che chiede a Pallotta: "Ma lo avrebbero fatto in America uno stadio con una sola via di accesso? Vorrei che i tifosi della Roma non fossero ingannati, si decida al più presto sul da farsi, apportando quelle modifiche necessarie per la mobilità ed evitare probabili problemi di ordine pubblico".

"Lo stadio della Lazio? C'è la volontà di farlo, ma il problema è un altro: questa città ha due stadi, l'Olimpico e il Flaminio, ci vorrebbe un progetto complessivo, che preveda uno stadio per la Roma e uno per la Lazio e per i due stadi esistenti capire cosa farne. Oggi tutto è incentrato sullo stadio della Roma, giustamente, ma serve una visione generale della città e della sua impiantistica sportiva -ha aggiunto Pecoraro-. Non si può avere una visione parziale. Posso fare lo stadio della Roma ma in un quadro di revisione degli impianti sportivi che ci sono nella capitale".

Da cittadino direi che non ha tutti i torti quando parla del problema stradi a Roma.

In effetti sarebbe giusto rivedere nell'insieme tutta l'impiantistica sportiva per evitare di buttare soli soldi ed arricchire i soliti noti

Offline PARISsn

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12011 il: 27 Mar 2019, 18:54 »
Da cittadino direi che non ha tutti i torti quando parla del problema stradi a Roma.

In effetti sarebbe giusto rivedere nell'insieme tutta l'impiantistica sportiva per evitare di buttare soli soldi ed arricchire i soliti noti

si la scoperta dell'acqua calda...certo che ha ragione !! ma a questo paese manco tutto, pure il Vietnam e la Colombia....hanno un piano industriale ventennale  o trentennale  in cui mirano a costruire infrastrutture moderne...porti e ferrovie...qui si decide ( anzi manco si decide ) giorno per giorno se conviene  o no la TAV ( non entro nel merito eh! dico solo che  è ridicolo che  un opera programmata e progettata 10 anni fa oggi ancora non si sa se conviene  o no..solo in itaglia ste cose )....quindi di riflesso chiaro che manca una  politica generale e mirata dell'impiantistica sportiva !!! in un paese serio a Pallotta gli si diceva ...si ok...lo stadio lo puoi fare (secondo le regole e dove ti dice il comune ) ma tra 5 anni...perche  io nel frattempo devo capire cosa fare con Olimpico e Flaminio...
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12012 il: 27 Mar 2019, 21:01 »

Offline ssl1900

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« Risposta #12013 il: 27 Mar 2019, 21:57 »


Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12014 il: 28 Mar 2019, 06:17 »
Tor di Valle, i pm su Frongia: «Chiediamo l'archiviazione» (Il Messaggero)

L'INCHIESTA

ROMA
La procura chiede l'archiviazione: non ci sono elementi per procedere e Daniele Frongia può tornare in Campidoglio da assessore allo Sport. Indagato per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta sullo Stadio della Roma, uno dei più fedeli e fidati collaboratori della sindaca Virginia Raggi, aveva deciso di autosospendersi dal Movimento e rimettere la carica ricoperta fino a quando la sua posizione non si fosse chiarita.
La notizia che lo vedeva indagato era arrivata a 24 ore dall'arresto del presidente d'Aula, Marcello De Vito, provocando un vero terremoto a Palazzo Senatorio. Ma le due vicende giudiziarie, per quanto entrambe legate all' affaire sullo Stadio di Tor di Valle, viaggiavano su binari diversi. E fin da subito, anche se in maniera inconsueta, i suoi legali, Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, avevano minimizzato: «Da informazioni assunte dalla Procura emerge che la posizione del nostro assistito sarà definita a breve con una richiesta di archiviazione». Che puntualmente è arrivata suscitando qualche perplessità sull'origine della soffiata che aveva tranquillizzato i difensori dell'assessore.
I RAPPORTI
Frongia era stato indagato dopo che il suo nome era emerso nel primo troncone dell'inchiesta Stadio al fianco del costruttore Luca Parnasi, già imputato per associazione a delinquere per il giro di mazzette legato alla realizzazione del nuovo impianto sportivo. Nello specifico, Frongia avrebbe suggerito il nome di una sua conoscente una donna di 30 anni al costruttore che cercava una persona da assumente in una delle sue società: la Ampersand. La cosa non andò in porto perché Parnasi venne arrestato. Fu lo stesso costruttore, durante un interrogatorio dello scorso settembre a confermare la circostanza al procuratore aggiunto Paolo Ielo e alle pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli specificando che il politico non aveva mai avanzato richieste, né aveva fatto pressioni.
«MAI CHIESTO FAVORI»
«Ringrazio la Procura per aver chiarito la mia posizione e richiesto l'archiviazione nella vicenda che mi vede coinvolto ha scritto Daniele Frongia in un lungo post su Facebook Ribadisco quanto detto anche in passato: non ho mai tenuto comportamenti illegali né scorretti. Non ho mai chiesto, fatto o ricevuto favori». In chiusura l'assessore ha voluto ringraziare la sindaca e il Movimento (Luigi di Maio compreso) «per avermi sostenuto in questi giorni».
E a distanza di qualche ora è arrivato anche il commento della sindaca Raggi, in missione a Doha (Qatar) con l'obiettivo di sviluppare collaborazioni, in ambito economico e culturale, con la Capitale. «È una buona notizia, sono certa che Daniele Frongia continuerà a svolgere con rinnovato impegno la sua attività di assessore». Non è ancora certo il giorno esatto in cui, a questo punto, Frongia tornerà a salire la Cordonata del Campidoglio.
IL CLIMA NELLA MAGGIORANZA
Tuttavia, non appena è stata resa nota la notizia dell'archiviazione, gli animi nella maggioranza non erano oltremodo festosi. «Ci sono altre problematiche da affrontare ribadiva più di un consigliere questioni da risolvere; quello di Daniele era un esito che tutti noi ci aspettavamo». «Dobbiamo invece risolvere la questione della Metro A (con 3 stazioni centralissime chiuse per guasto ndr), i rifiuti (solo domenica ha preso fuoco una parte del tmb di Rocca Cencia) convenivano due consiglieri di maggioranza oltre ovviamente alla vicenda di Marcello De Vito», tuttora richiuso nel carcere di Regina Coeli con l'accusa di corruzione. Per la procura, De Vito avrebbe ricevuto tangenti mascherate da consulenze, insieme al suo procuratore ed ex collega di studio, l'avvocato Camillo Mezzacapo, promettendo più o meno velatamente di interessarsi alle richieste dei privati e garantendo appoggi in virtù della posizione ricoperta all'interno della squadra di governo capitolino. Nel primo interrogatorio di garanzia davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Michela Allegri
Camilla Mozzetti
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12015 il: 28 Mar 2019, 06:18 »
Il Messaggero



LO SCENARIO

ROMA
Sembra ormai diventata anche, soprattutto, una questione di soldi. Il terrore che monta tra i consiglieri stellati che siedono in Assemblea capitolina è che possano ritrovarsi, tra due anni, quando sarà terminata l'avventura a Palazzo Senatorio, con lo spettro di un conto milionario a rincorrerli da privati cittadini. L'ultima gruccia che tiene in piedi la sciagurata operazione stadio - invisa ai grillini fino al 2017 e poi, con giravolta dialettica e una mezza sforbiciata alle cubature monstre, accettata per compromesso - sarebbero, a detta di molti consiglieri, principalmente le penali che i proponenti minacciano di reclamare se si arriverà allo stop del progetto, data la ridda di arresti e indagati che si è vista sin qui. Molti grillini lo dicono, anche a microfoni aperti: «Il punto è quello, le penali». Non a caso, in queste giornate di riunioni e chattate convulse, si cercano esperti di diritto amministrativo che possano mettere per iscritto che annullare tutto è nelle piene facoltà dell'amministrazione comunale. E che non si rischia quindi, più in là, di dover toccare il conto in banca.
Chi può votare a cuor leggero, come i consiglieri dei municipi - hanno un ruolo solo consultivo - ha già ratificato senza remore il passo indietro: si torna al caro, vecchio No a Tor di Valle. Quello degli inizi, della lotta alla «speculazione di Parnasi» come diceva, prima della conversione sulla via del Mare, Marcello De Vito. Ieri la Commissione Urbanistica del IX Municipio, il distretto dell'Eur dove dovrebbe nascere lo stadio e il mega-complesso di negozi, uffici e alberghi, ha approvato una delibera per annullare «in autotutela il pubblico interesse» del progetto. Sì all'unanimità, M5S compreso, su proposta della consigliera comunale Cristina Grancio, la pasionaria espulsa del Movimento per non avere tradito la linea delle origini, e del collega Stefano Fassina.
È un segnale che pesa, nel mondo grillino. Perché dopo le dichiarazioni di diversi big - dai parlamentari Carla Ruocco e Nicola Morra alla capogruppo in Regione, Roberta Lombardi - per la prima volta, con un voto, il M5S si riposiziona sul No. E viene per giunta dal territorio che dovrebbe sopportare il peso di un intervento che il Politecnico di Torino ha definito «catastrofico», senza correttivi che stravolgano tutta la mobilità cittadina.
«Terremo conto di questo parere, è ovvio che il clima è cambiato - ragiona il presidente della Commissione Sport del Campidoglio, Angelo Diario - È logico chiedersi, leggendo quanto emerge dall'inchiesta, perché abbiano provato a corrompere così tante persone, se il progetto era valido... Mi fido della sindaca, che ha avviato un'altra due diligence, aspettiamo. A questo punto dobbiamo anche valutare le penali, l'obiettivo è minimizzare i danni».
RAGGI IN QATAR
C'è chi, come Maria Teresa Zotta, altra grillina di peso, presidente della Commissione Scuola, sta leggendo le dichiarazioni di Gianluigi Pellegrino. Avvocato tra i massimi esperti di diritto amministrativo, due giorni fa ha detto a un'emittente locale che il «Comune non è obbligato a realizzare il progetto e sono da escludere risarcimenti milionari, nessun diritto acquisito». «Farò approfondire queste dichiarazioni», fa sapere Zotta. Cauto Marco Terranova, capo della Commissione Bilancio: «Il punto sono le penali, non possiamo agire finché non c'è la certezza matematica che non sia penalizzata l'amministrazione. E anche tanti consiglieri, siamo onesti, non potrebbero permetterselo...».
Raggi, per ora, prende tempo. Ieri è stata in Qatar, mentre i vertici della Roma erano a Doha. «Ma non c'è nessun nesso», hanno detto fonti dell'emirato. «Si è parlato solo di progetti futuri per Roma», la versione del Campidoglio. E un assessore confida: «La verità? Nessuno sa che piega prenderà la vicenda».

Lorenzo De Cicco

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12016 il: 28 Mar 2019, 06:24 »
L’impianto contestato

Nuovo stadio, frana il consenso 5S. Tor di Valle vota per il no (La Repubblica - ed. romana)

L’Urbanistica del municipio IX approva la delibera Grancio-Fassina. Un grillino vota sì, gli altri si astengono “In aula bloccheremo l’opera”

Salvatore Giuffrida
No allo stadio e fronda 5S. Il primo passo per bloccare l’opera a Tor di Valle lo ha fatto il IX municipio, a maggioranza grillina. La commissione urbanistica, presieduta da Paolo Mancuso, ha votato all’unanimità una delibera che prevede l’annullamento del pubblico interesse dell’opera, previsto dall’amministrazione targata Virginia Raggi e approvato dall’Aula il 14 giugno 2017. Inoltre la delibera, presentata dai capigruppo del Misto Cristina Grancio e di Sinistra per Roma Stefano Fassina, dispone entro 90 giorni “di valutare una diversa localizzazione del nuovo stadio”. L’atto non è vincolante per il Comune ma ha un forte valore politico. Tanto più che in commissione i grillini non si sono opposti. Uno ha votato per il no, gli altri si sono astenuti. « Questo progetto ha troppe ombre, è tempo di prenderci le nostre responsabilità”, spiega il consigliere Paolo Barros, grillino della prima ora che ha votato con quella che sulla carta era la minoranza. Il frfonte del no allo stadio è destinato ad allargarsi: «Mi astengo, ma in consiglio darò voto favorevole » , spiega Raffaele De Nardo, pure lui consigliere grillino della prima ora. Entro 15 giorni la delibera andrà in consiglio municipale dove a questo punto, visto l’andazzo, l’esito favorevole appare scontato. Infine, il passaggio in Consiglio comunale. Paolo Barros ne fa una questione di linea 5S: « Dobbiamo tornare alle battaglie sull’ambiente, questo stadio avrà un impatto troppo forte sulla città — spiega — forse la sindaca pensa che si potrebbe risolvere potenziando la Roma-Lido, ma non credo. Magari lei ha una visione diversa. Io però mi metto nei panni dei romani: già adesso siamo secondi al mondo per numero di ore perse in auto. Voglio lo stadio ma in un altro posto».
Cristina Grancio e Stefano Fassina si augurano che la delibera induca la giunta ad aprire la discussione sulle alternative, ma il presidente di Lega Serie A Gaetano Micciché mette le mani avanti: « È importante che le autorità locali supportino i club quando si dimostrano disponibili ad investire».

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12017 il: 28 Mar 2019, 06:30 »
Il Municipio IX: «Stadio Roma, non c’è pubblico interesse» (Corriere della Sera - ed. romana)

No allo stadio dalla Commissione urbanistica del Municipio IX. Ieri il voto contro l’operazione a Tor di Valle con il parere favorevole, senza contrari, alla proposta di delibera Grancio-Fassina per la revoca del pubblico interesse sullo stadio giallorosso. «Un chiaro segnale contro una scelta sbagliata», la nota di Cristina Grancio (DeMa)e Stefano Fassina (SI). Ora la questione si sposta in Consiglio municipale, mentre nel Municipio XI, anch’esso interessato dal progetto, va avanti il procedimento analogo. «Il territorio non potrà essere ignorato», dice Paolo Mancuso, presidente della Commissione. Mentre il capo della Lega serie A, Gaetano Micciché, auspica che lo stadio sia realizzato «al più presto», per Giovanni Caudo, ex titolare dell’Urbanistica, «se fosse rimasto Marino l’impianto sarebbe già in costruzione».

A. Arz.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12018 il: 28 Mar 2019, 06:48 »
Richiesta di archiviazione per l’assessore, ma lo stadio è in pericolo
 
Tor di Valle resta in stato d’assedio (Corriere dello Sport)

Cresce il mal di pancia nel M5S La Raggi a Doha incrocia la Roma e Frongia esce dall’inchiesta
 
di Marco Evangelisti
 
ROMA
 
Crollati tutti i punti di riferimento, non rimane che guardare a oriente. La sindaca Virginia Raggi è andata a Doha, in Qatar, negli stessi giorni e nelle stesse ore in cui sono lì anche i vertici della Roma. Da una parte e dall’altra, tutti a garantire che si tratta di strade parallele e destinate a non incontrarsi, non lì, semmai nelle sedi istituzionali. In effetti la Raggi è a Doha per un incontro con l’emiro su iniziative culturali comuni e la Roma per una serie di incontri con gli sponsor. Che pur di non parlare dello stadio di Tor di Valle in sospeso facciano finta di non vedersi è pure possibile, ma francamente improbabile.
 
Tra l’altro a Doha la Roma ha mandato tutti gli uomini più indicati per affrontare l’argomento: il vicepresidente Baldissoni, l’amministratore delegato Fienga, il responsabile dei ricavi Calvo. E Francesco Totti, ottimo per ogni stagione. Parlano ai partner (tra i quali la Qatar Airways, interessatissima agli sviluppi della vicenda stadio), mangiano sushi, vanno in gita sui cammelli e vengono assediati da tifosi che hanno deciso di concedersi una vacanza primaverile pur di incrociare il Capitano. Insomma, dispongono di abbastanza tempo libero per organizzare un incontro informale e discutere delle prossime mosse.
Ce n’è bisogno, perché la Raggi è in notevole difficoltà. In generale il Movimento 5 Stelle non ha affatto deciso di far naufragare il progetto Tor di Valle, ma anche i vertici nazionali devono fare i conti con un’atmosfera sempre meno favorevole, dopo l’apertura di ben due inchieste per corruzione che lambiscono l’iter dello stadio e hanno addirittura portato all’arresto del presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito. Almeno, ieri la sindaca ha incassato la richiesta di archiviazione per Daniele Frongia, che era stato coinvolto nell’indagine e si era autosospeso dall’incarico di assessore allo sport. «Ribadisco: non ho mai tenuto comportamenti illegali né scorretti. Non ho mai chiesto, fatto o ricevuto favori», ha commentato Frongia, che riprende il suo posto in giunta.
Il resto del panorama è grigio. La commissione urbanistica del IX Municipio, quello su cui insiste il progetto, ha dato parere favorevole alla proposta di annullamento dell’interesse pubblico firmata dai consiglieri comunali Grancio e Fassina. All’unanimità, ma solo nel senso che per regolamento non vengono conteggiati gli astenuti. L’efficacia dell’atto è zero, però l’iniziativa è un segnale di come l’Assemblea Capitolina e il Movimento stesso rischino di spaccarsi al momento del voto finale sullo stadio (e sulla proposta di annullamento, che la Grancio intende portare in aula ad aprile). Un pericolo che la Raggi non può permettersi. Nel frattempo si attendono i risultati della nuova verifica chiesta dalla sindaca sugli atti dell’iter e gli uffici comunali lavorano come se niente fosse sui documenti da portare al voto per la variante urbanistica, quello che in teoria dovrebbe dare il via libera definitivo allo stadio: ne avranno per un mese e mezzo. Ieri è intervenuto a Radio Radio l’ex assessore Giovanni Caudo, oggi presidente del III Municipio: «Con il sindaco Marino avevamo costruito l’iter con rigore e solidità. Se la giunta non fosse caduta, probabilmente saremmo a buon punto. In questo momento invece l’unico stadio che vedo è uno stadio confusionale».
 
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #12019 il: 28 Mar 2019, 06:49 »
Pesante intervento del presidente del Coni «Un delirio, è tutto il calcio a risentirne»
 
Malagò: Roma diritto di stadio (Corriere dello Sport)
 
«Dopo tutte le autorizzazioni e i soldi spesi, che si sia ancora a questo punto non è serio
Che tutela c’è per chi investe?»

 
di Marco Evangelisti
 
ROMA
 
Pizzicato tra il Consiglio Nazionale e un aspro incontro di wrestling mentale con l’agenda. Giovanni Malagò è un presidente del Coni che vive così, riempiendo i minuti. Altri avevano uno stile diverso, lui ha questo. La sua agenda è mutante e quando gli porgono quella normale, con la copertina e la striscetta di stoffa gialla incollata al dorso come segnalibro, ha un gesto di ilare insofferenza. Vuole quella mutante, un dito di fogli spillati alla quale può apportare comode e chiare variazioni di programma con un tratto di penna. Nella fattispecie, si tratta di individuare un aereo che lo porti a Genova in tempo utile per essere la mattina in un posto e la mattina successiva in un altro ancora. Nella fattispecie, noi riusciamo a sapere qualcosa dello stadio della Roma. Lui a quanto ci consta quell’aereo deve ancora trovarlo.
 
Non sembra anche a lei che sia tutto maledettamente complicato?
«Eh, ma andare in volo a Genova è sempre stato così».
Parlavamo dello stadio.
«Qualsiasi cosa io dica a riguardo spaccherà il pubblico in due opposte tifoserie. Il mondo dello sport, non mi stancherò di ripeterlo, è favorevole a realizzare lo stadio della Roma. Lo stadio della Roma, lo stadio della Lazio, lo stadio di tutte le altre società».
Bene. Qualche idea?
«L’Europeo di calcio 2028 è la madre di tutte le battaglie. Il delirio, mi passi l’espressione, che ha caratterizzato l’iter dello stadio dimostra quanto sia complicato portare a compimento nuovi impianti. Magari a Roma ancora di più, però non è che altrove siano rose e fiori e sentieri agevoli. Allora bisogna mettere tutti di fronte alle date di scadenza, ai doveri, agli impegni. Quando hai davanti un percorso obbligato, tracciato da tutte le autorità, quella locale e quella nazionale, quella politica e quella sportiva, sei cosciente di non poterti inventare nulla di strano. Ci sarebbero penali da pagare, perderesti credibilità, non potresti più presentarti a certe competizioni. Questa è la strada maestra e risolverebbe i problemi su scala nazionale».
A Roma, lo diceva anche lei, ci sono difficoltà ulteriori.
«La Roma ha avviato il suo progetto in tempi non sospetti. Quindi lasciamo da parte l’Europeo. Nella vita non c’è niente di peggio che non sapere. Vivere nell’incertezza. Una riflessione è legittima, una verifica di quanto è stato fatto finora è lecita. Ma questo enorme punto interrogativo è inaccettabile».
Come finirà questa storia?
«Il fatto stesso che abbia senso porre questa domanda al presidente del Coni dimostra quanto poco seria sia la situazione. Invece la questione stadio è serissima. Bisogna mettersi nei panni di chi ha investito sul progetto, della Roma stessa. Mi hanno detto che al di là del tempo perso, delle energie profuse, delle arrabbiature, sono stati spesi 75 milioni per il perfezionamento della proposta. Può essere considerato serio che si sia ancora a questo punto?».
La Roma, secondo autorevoli pareri legali, rischia di recuperare poco di quella somma se lo stadio saltasse.
«Non lo so, non conosco le carte. Ma il punto è: chi, sulla base di quanto sta succedendo, potrà pensare ancora a spendere denaro in questa maniera? Bisogna dare garanzie a chi si mette in testa di investire da te, questa è la prima regola».
In che modo il Coni può tentare di intervenire? Anche solo con un appello, al limite.
«Il Coni non può fare nulla. E’ la confederazione delle federazioni sportive italiane, non ha strumenti. Penso che potrebbe e dovrebbe essere il mondo del calcio a farlo: è nel suo interesse che l’iniziativa vada a buon fine. Questa come altre a Firenze, Bologna, Napoli, Milano, Genova».
Il calcio fa abbastanza in questo campo?
«A me sembra di sì. Il fatto che il presidente del Coni sostenga un intervento del genere senza preoccuparsi di perdere per l’Olimpico un grande cliente come la Roma dimostra l’onestà intellettuale con cui lo sport italiano guarda al problema. Io tengo a precisare che stiamo parlando dello stadio e basta. E’ quello a interessarci. Non mi permetto minimamente di commentare il resto, le cubature, la logistica, le opere pubbliche, i vincoli. Dico solo che la Roma ha il diritto e anche il dovere di costruirsi uno stadio. E invece dopo tutte le autorizzazioni ricevute ecco che si deve fermare».
Dall’Olimpiade ai rifiuti, dalle stazioni della metro chiuse allo stadio, c’è una riflessione complessiva da fare sull’immobilismo dell’amministrazione di Roma?
«Quando non sarò più un funzionario pubblico racconterò molte cose anche inedite su questi argomenti. Oggi non posso esprimere alcun giudizio».
Neppure da romano?
«Io sono soprattutto romano. E italiano».
 
 

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