(Corriere dello Sport, 6 Marzo 2020)
di Guido D’Ubaldo
ROMA
Vitek, avanti piano. L’immobiliarista ceco è stato fermato dal Coronavirus. Il futuro proprietario dei terreni di Tor di Valle aveva programmato un viaggio a Roma per questa settimana: arrivo ieri, albergo in centro già prenotato, oggi appuntamento dal notaio per le firme del rogito per rilevare l'intero pacchetto dell'ex gruppo Parnasi. E poi, come avevamo anticipato, l'imprenditore sarebbe andato per la prima volta all'Olimpico per assistere a Roma-Samp, in calendario inizialmente per domenica sera. Ma il programma è completamente cambiato, Unicredit, con la sede principale a Milano, è bloccata per il Coronavirus e al ceco gli uomini del suo staff hanno consigliato di rinviare il viaggio a Roma. tutto da rifare. Il nuovo appuntamento per la firma è fissato tra il 26 e 27, se la situazione che paralizza l’Italia si normalizzerà. Ma per adesso è tutto fermo. L’accordo con Unicredit è stato trovato e non può saltare. Vitek rileva Capital Dev e Parsitalia dall’istituto di credito e i terreni di Tor di Valle da Eurnova, per circa 500 milioni, dei quali cinquanta sono destinati all’operazione stadio.
IL PRECEDENTE. Radovan Vitek ha già preso contatto con il Campidoglio, due suoi avvocati hanno partecipato alle ultime riunioni tecniche per arrivare all’accordo con il Comune sulla convenzione urbanistica. Questo è avvenuto durante le vacanze di Natale, quando, insieme con i rappresentanti della Roma, sono andati nella sede del Dipartimento Urbanistica all’Eur. Il ceco ha già chiara la situazione dei terreni e conosce gli sviluppi sulla complessa operazione tra rinvii, errori tecnici, arresti e divergenze di vedute nella maggioranza, che punta ormai a rimandare la decisione sul progetto stadio alla prossima consiliatura. Insomma, la palla passerebbe al nuovo sindaco. Ancora oggi è impossibile fare previsioni sulla calendarizzazione della votazione in aula della Convenzione urbanistica.
LE CONFERME. Naccarato e Sparvoli, dopo aver ricoperto nei mesi scorsi gli incarichi di amministratore delegato e consigliere di amministrazione di Eurnova, dopo le dimissioni sono rimasti nella società come consulenti per continuare a seguire il progetto stadio e saranno confermati anche da Vitek per portare a termine l’operazione. Lo stesso discorso vale per Baldissoni che ha molte chance di restare a occuparsi nel progetto stadio della Roma per conto di Friedkin. L’avvocato che ha dato il via all’era americana, attualmente vice presidente, pare abbia fatto una buona impressione agli uomini di Friedkin, quando li ha incontrati e ha tenuto una relazione sul dossier stadio negli uffici di viale Tolstoj. Nessuno meglio di lui conosce tutti i meccanismi (anche quelli più reconditi) della estenuante trattativa per arrivare all’approvazione definitiva del progetto di Tor di Valle. Il vice presidente sembrava destinato a uscire di scena, ma l’operazione stadio può far risalire le sue quotazioni. Tanto più che Friedkin e Vitek hanno già cominciato ad avere contatti sulla questione Tor di Valle. Il magnate texano naturalmente è interessato ad avere lo stadio di proprietà e a gestire tutta la parte sportiva del dossier, lasciando all’immobiliarista ceco la realizzazione del business park che fa parte del progetto.