minchia ma i modi di dire non se usano più? il panino esce fuori da me, sopra, era per dire "ci mangi insieme", cioè lavori in una squadra con uno non apprezzabile, in primis da Berdini stesso. ahò se questo non significa niente, ecchedovevafàjedovevasparà.. alzo le mani..
Pan, tre quarti dei 5stelle aveva consigliato alla Raggi di non scegliere Marra prima e di sfancularlo appena possibile durante questi primi sei mesi di consigliatura.
Ma la Sindaca aveva imposto un out-out su questo personaggio tanto da giocarcisi la faccia e la permanenza in carica. O Marra (Romeo e Frongia) o dimissioni. Pertanto, per lei, Marra era un punto non negoziabile con gli altri.
I risultati si sono visti.
Lo sputtanamento a cui si è esposta e autocondannata è stato di dimensioni clamorose e gli ha fatto perdere tutto quel minimo di credibilità che aveva.
Il suo problema più grosso non è che ha dato ragione agli attacchi esterni. Soprattutto, ha reso francamente insostenibile la sua credibilità all'interno del movimento, tanto che ha dovuto piegarsi alla mediazione con la fronda interna che è uscita vincente (Lombardi su tutti) a fronte di cotanta incapacità e supponenza.
Ora si è messa in una condizione di debolezza all'interno della sua stessa giunta.
Anche per il modo in cui ha scaricato quelli per cui si era battuta nel momento in cui l'hanno messa in difficoltà; è stato francamente imbarazzante.
Ad oggi, uno a cui verrebbe proposto un incarico di responsabilità da Virginia, si sentirebbe coperto dalla Sindaca? Direi di no.
Ciò vuol dire che, in questa vicenda, non ha toppato il movimento in se ma le maldestre scelte personali della Sindaca che si è preparata da sola il suo massacro politico e mediatico.
Quindi tra Marra e Berdini non c'è nessun collegamento, ne Berdini deve rispondere di Marra visto che rientrava in una scelta esclusiva della Sindaca.
Certo, potevano dimettersi tutti, ma converrai che strategicamente non sarebbe stato il massimo dopo essere appena riusciti a "prendere" Roma.
Anzi, ti dirò, la crisi l'hanno pure gestita bene e velocemente se non fosse che Virginia per le sue scelte, sta ancora sotto scacco della Procura della Repubblica e dell'Agenzia Nazionale Anticorruzione che, di fatto, potrebbero metterla nella condizione di di doversi dimettere con un semplice avviso di garanzia buttato lì tra una cosa e l'altra.
Il che sarebbe la sua Caporetto, oltre al fatto che il movimento, da Casaleggio a scendere, se la mangerebbero viva per l'occasione storica che gli avrebbe bruciato.
Al momento, dopo il repulisti dei sodali della Raggi (e con il tempo vedremo poi la reale consistenza delle contestazioni giudiziarie che hanno ricevuto) ed il suo passo indietro, probabilmente, se i 5stelle hanno qualcosa da poter dimostrare veramente ai cittadini di Roma, sono nelle condizioni di farlo.
È proprio l'ala antiMarra degli M5S che esce vincente dalla faida interna. Quella che ha fatto di tutto per fargli capire che stava andando a sbattere contro un palo a tutta velocità.
La pora Virginia che su lui, Frongia e Romeo, aveva vincolato le sue scelte, ne è uscita con le ossa rotte davanti ai suoi elettori, ai cittadini romani e soprattutto all'interno delle dinamiche del movimento.
Io, che non sono un 5stelle, ma che non avrei rimesso il PD a cavallo in Campidoglio manco morto, prima di dare un giudizio definitivo aspetterei un attimo i risultati operativi di questa nuova fase.
Secondo me, al momento, la Raggi è stata depotenziata. Fara' tanta "rappresentanza", ma ci sarà qualcuno altro del movimento (interno ed esterno alla giunta) che piloterà le politiche e le scelte strategiche sulla città.
Tornando dichiarazioni di Berdini la cosa veramente preoccupante è lo scenario che c'è dietro alla frase: "Lo scontro con il sistema di potere della città sarà sullo stadio della Roma."
A me pare una dichiarazione "forte" in questa momento della vicenda così delicato e con la conferenza dei servizi aperta. E' una stoccata particolarmente inquietante e pure di una certa pesantezza.
Per cosa significa apertamente e nei suoi sottintesi a 360°.
Ora le cose sono due:
o Berdini è un cazzaro di primissima categoria e sta facendo lo sborone;
oppure si sta giocando una partita pesantissima ed epocale su dinamiche antiche e consolidate che hanno rappresentato, alla lunga, il progressivo declino e lo sfascio di questa città sotto piegata dagli interessi privati e particolari di pochi.
Se ha ragione Berdini, la domanda sarebbe: e allora perché chi c'era prima non ha registrato lo "scontro" con il sistema di potere e ha avallato il progetto? C'era una "certa" comunione di intenti? Meglio non approfondire....
Ripeto, dichiarazione che, nella sua stringatezza, apre scenari inquietanti, compreso il ruolo delle merde e della sinergia di coperture che hanno in questa città.
Vedremo se più avanti capiremo cosa vuole veramente dire.