Stadio della.... (Topic ufficiale)

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7560 il: 27 Feb 2017, 17:11 »
«Ma ora bisogna evitare altri pasticci Roma diventi una Regione Capitale» (Il Messaggero)
E immagino che quando l'ex assessore all'urbanistica Morassut parla di altri pasticci si riferisca a eventuali richieste di altre società romane di costruirsi uno stadio proprio...

Offline andyco

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7561 il: 27 Feb 2017, 17:12 »
defective stadium
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7562 il: 27 Feb 2017, 17:26 »
Ah, per quanto riguarda il nome Tor du palle vince per distacco.

Ma giusto per contribuire, visto che sarà ooostadio de Gems Pallotta propongo:

Pallodromo Nazionale.

Pensate come suonerebbe bene all'inizio delle trasmissioni sky : "e ora in collegamento con il  Pallodromo Nazionale di Tor di Valle trasmettiamo...."

Offline tosh

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7563 il: 27 Feb 2017, 17:47 »
Sancago Merdareu

Online cartesio

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23721
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7564 il: 27 Feb 2017, 18:03 »
pure coatdrome sarebbe appropriato.

Potremmo fare anche

Coattor di Valle
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7565 il: 27 Feb 2017, 18:07 »
Su altro forum trovo questa immagine, che indica le opere "cancellate", ovvero non richieste dall'accordo.



Riporto anche il mio commento all'immagine.

Dimezzando la cubatura è ovvio che si dimezzino anche le opere pubbliche da realizzare a compensazione. C'erano 14 rettangolini arancioni e ne hanno levati 6. C'erano  4 rettangolini marroni, che valgono di meno perché per quelli c'è solo un contributo al costo della costruzione,  e ne hanno levati 3.

In totale hanno levato 9 opere su 18.


Link?
 ;)
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7566 il: 27 Feb 2017, 18:24 »
Stadio merde d'italia

Merda park

Offline galafro

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7567 il: 27 Feb 2017, 20:04 »
È passato assolutamente inosservato, 6 giorni fà il progetto del ponte dei congressi è stato bocciato ed è da rifare ivi compresa l'ubicazione. Penso che ci sia di mezzo l'accesso allo stadio della Roma. Qualcuno ne sa qualcosa?
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7568 il: 27 Feb 2017, 23:40 »
Ne butto lì un po':

Merdacanà
Parc des Merdes
La Pallonera


 :pp
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7569 il: 28 Feb 2017, 06:37 »
Stadio, monta la fronda «Se si tagliano le opere decade l'utilità pubblica» (Il Messaggero)

IL CASO

Sono tante le incognite che ancora pesano sul progetto del nuovo stadio di Tor di Valle. Ieri si è svolta la solita riunione del lunedì della maggioranza in cui si è cercato un punto d'intesa. Ma la fronda anti-Ecomostro si rafforza giorno dopo giorno. Sono sei i consiglieri comunali che, prima dell'accordo con la Roma, si sono detti non favorevoli al compromesso. Ad alimentare il dissenso della base - «almeno il 50 per cento dei nostri continua a essere contrario», spiega un importante esponente del Movimento 5 Stelle - c'è il tema del taglio delle opere pubbliche nella nuova versione light. L'assessore regionale Michele Civita è stato chiaro: «Non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture che l'accordo reputa indispensabili per garantire la mobilità, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana».
LE CIFRE
«La nuova Roma-Lido potrà arrivare ad un convoglio da 600 passeggeri ogni sette minuti, ovvero 4.800 passeggeri l'ora - osserva Mario Staderini, ex segretario di Radicali italiani e promotore dei referendum RomaSiMuove - La via del Mare e la via Ostiense, invece, potrebbero far transitare massimo 500 macchine l'ora attraverso lo svincolo per lo stadio. Dunque, il sistema della mobilità dell'accordo Raggi-Parnasi è in grado di portare allo stadio in due ore solo 10 mila persone su ferro e 2 mila automobili. Numeri non solo inadeguati di per sé, ma che presuppongono che nei giorni in cui si gioca la partita i pendolari lascino il loro posto ai tifosi». Se anche si facesse «il costosissimo e ora rinviato Ponte sul Tevere, si potrebbero aggiungere altre 2 mila macchine provenienti dalla Roma-Fiumicino e duemila persone a piedi tramite l'adiacente trenino - aggiunge Staderini - In totale, comunque, non più di 20 mila persone in due ore, sempre facendo scomparire i pendolari. Peccato che lo stadio sia fatto per 55 mila spettatori». Secondo l'ex segretario di Radicali italiani, «la pubblica utilità a Tor di Valle, ahinoi, non esiste; andare avanti è solo una dannosa perdita di tempo, per la città e per la stessa As Roma, che peraltro di questo stadio sarebbe una mera affittuaria».
I TEMPI
A pochi giorni dalla chiusura della conferenza dei servizi, fissata per il 3 marzo, nessuna richiesta di proroga è intanto arrivata in Regione. Cosa sta succedendo? Non bastano, ovviamente, post su Facebook e dichiarazioni ai giornali per ufficializzare che il progetto sarà cambiato con il taglio delle cubature, servono atti formali. L'ipotesi più probabile è che la comunicazione in cui si chiede un prolungamento dei lavori di almeno un paio di mesi arrivi in queste ore, da parte dei proponenti, vale a dire Parnasi e As Roma. I tempi certi delle conferenza dei servizi (l'organo che raccoglie i pareri tutte le istituzioni interessate) vengono fissati dalla legge nell'interesse del privato per tutelarlo da eventuali lungaggini della burocrazia. Se come in questo caso sarà proprio il proponente a comunicare che intende modificare il progetto, questo problema può essere aggirato.
L'ITER
Se come denunciato da più parti oltre alle cubature saranno tagliate anche le opere pubbliche, però, la conferenza dei servizi dovrà essere azzerata. In attesa che la richiesta arrivi, in Regione però devono capire, quando ci saranno gli atti formali, se si può poi esaminare un nuovo progetto all'interno della stessa cds. Non è una questione secondaria, perché è evidente che riconvocarla allungherebbe i tempi. Proprio su questo tema dovrebbero incontrarsi a breve l'avvocatura capitolina, i proponenti e l'avvocatura regionale per andare avanti nella conferenza servizi. Ma c'è un altro problema da risolvere. La delibera che ha riconosciuto la pubblica utilità, la 132, votata ai tempi di Marino può essere semplicemente modificata o, al contrario, come chiede una parte del Movimento 5 Stelle, sarebbe più trasparente annullarla e votarne una nuova, alla luce del nuovo progetto senza grattacieli su cui sta lavorano il proponente? Anche in questo caso, se prevale la linea più ortodossa i tempi si allungano. In ogni caso, dopo il passaggio in giunta dovrà esserci quello in consiglio comunale, e Virginia Raggi sta lavorando per evitare che le spaccature già emerse nel gruppo M5S si replichino anche in Aula.

Mauro Evangelisti
Fabio Rossi

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7570 il: 28 Feb 2017, 06:38 »
«No alla riduzione di ponti e strade Sui trasporti si rischia un pasticcio» (Il Messaggero)

«La sforbiciata alle cubature di Tor di Valle è sacrosanta, prima c'era chiaramente una sproporzione. Ma questo taglio non può essere fatto a discapito delle opere pubbliche. Mi preoccupa soprattutto il piano trasporti, rischia di essere un pasticcio che peserà negativamente sull'intero quadrante». A parlare è Enzo Scandurra, docente universitario ed ex direttore del dipartimento di Urbanistica della Sapienza.
Professore, cosa non la convince dell'accordo tra Campidoglio e privati?
«Il taglio delle volumetrie, se fatto sulla parte commerciale, può essere giudicato positivamente, considerata la colata di cemento da un milione di metri cubi che era stata programmata all'inizio. Ma ora è importante controllare che anche l'impianto delle opere pubbliche non venga stravolto, altrimenti la pubblica utilità dell'opera potrebbe decadere».
Di sicuro salterà il prolungamento della metro B. E anche uno dei due ponti carrabili previsti nell'area, dato che il nuovo ponte a carico dei privati ora viene considerato «alternativo» al ponte dei Congressi.
«Sarebbe un errore, considerato che in quell'area dovranno arrivare 55mila tifosi durante le partite più i lavoratori degli uffici che nasceranno. Anche il potenziamento della via del Mare-Ostiense andrebbe rimodulato, dato che è previsto solo fino al Raccordo anulare, mentre le criticità maggiori, su quella strada, si registrano nella parte successiva, verso il litorale».
Che effetti produrrebbe questo intervento sulla circolazione stradale?
«Il rischio è che con questo sistema dei trasporti, e una ferrovia Roma-Lido con solo due treni nuovi rispetto ai quindici che erano stati preventivati, i vantaggi per la collettività da questa operazione siano piuttosto limitati. Anzi, al termine dell'intervento, la situazione della viabilità potrebbe addirittura peggiorare. Per questo sono convinto che le infrastrutture non possano essere ridotte oltre una certa soglia. E mi stupisce la mancanza di trasparenza da parte della giunta».
In che senso?
«Su questo accordo mi sembra che non ci sia ancora sufficiente chiarezza. Mancano i dettagli, si conoscono solo alcune dichiarazioni piuttosto vaghe e, in alcuni casi, inquietanti. Come il fatto che le opere pubbliche potrebbero essere realizzate in due tempi. Alcune insieme alla costruzione dello stadio, altre dopo. Questo scenario sarebbe pericoloso».
Perché?
«Mi chiedo: chi controllerà che i lavori proseguano dopo l'inaugurazione dello stadio e soprattutto dei negozi e degli uffici che interessano ai privati? Se queste opere pubbliche non venissero realizzate, cosa succederebbe? A quel punto non avrebbe più senso revocare l'autorizzazione a costruire. Sono temi a cui dovrebbe interessarsi un assessore all'Urbanistica, che a Roma al momento non c'é».

L. De Cic.

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7571 il: 28 Feb 2017, 06:41 »
Gli irriducibili antistadio base 5S: “Annullare tutto” (La Repubblica - ed. romana)

IL DOCUMENTO DEI GRILLINI ORTODOSSI

LORENZO D’ALBERGO
GLI ortodossi del Movimento sono duri a morire. Non hanno ancora digerito la stretta di mano tra il Campidoglio a trazione grillina e i proponenti del progetto del nuovo stadio della Roma. Così la frangia degli scontenti si allarga di ora in ora. Il pressing degli attivisti sui portavoce, i 29 consiglieri pentastellati che dovrebbero rappresentare gli umori della base in aula Giulio Cesare, è continuo. E ora sui social torna a circolare la Carta di Firenze dei comuni a Cinque Stelle. Datato 8 marzo 2009, il manifesto in 12 punti del buon governo cittadino, prevede «concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse».
Il documento — questo rivendicano gli iscritti al Movimento che non vogliono la nuova arena giallorossa e il business park a Tor di Valle — se rispettato avrebbe dovuto consigliare agli eletti M5S di annullare la delibera di pubblica utilità approvata dall’amministrazione Marino. Senza alcuna trattativa con As Roma e i costruttori. Di più: considerato il parere del presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, senza alcun rischio di incappare in una causa multimilionaria.
La voce della base grillina, però, non è l’unica contraria allo stadio. Anche il centrosinistra è in agitazione. Così, se per l’ex sindaco Pd Ignazio Marino il nuovo accordo targato Raggi è «una romanella per i costruttori», Stefano Fassina boccia per intero l’idea di costruire a Tor di Valle: «Penso che Marino non abbia particolari meriti a criticare le scelte fatte dall’amministrazione 5S sullo stadio della Roma perché quel progetto è sbagliato. Sbagliato fin dall’inizio». Controcorrente Francesco Rutelli, altro ex primo cittadino, che ieri a Otto e mezzo ha giudicato «buono» il compromesso trovato dai grillini per poi entrare nel dettaglio: «Chiunque conosca Roma sa che per costruire i servizi necessari a collegare il nuovo stadio alla città e renderlo raggiungibile a migliaia di tifosi, serviranno diversi anni e saranno lavori molto complicati. Ma una buona amministrazione ce la potrà fare, e io tifo per loro, per il bene della città e dei romani».

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7572 il: 28 Feb 2017, 06:46 »
La Carta di Firenze contro lo stadio della Roma (Corriere della Sera - ed. romana)

È il regolamento dei Comuni M5S. La base: la state rinnegando. Il nodo opere pubbliche

C’è un documento interno al Movimento che, secondo gli «ortodossi» della base, va in conflitto con l’accordo di Raggi sullo stadio della Roma. È la Carta di Firenze, il regolamento dei comuni M5S, che nella definizione spiega come le amministrazioni debbano scegliere se «fare parchi per bambini o porti per gli speculatori» e che al punto quattro dice come comportarsi in caso di suolo pubblico: «Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse». E qui la base si scatena.

Prendendo d’assalto le bacheche Facebook dei consiglieri per chiedere spiegazioni sul patto appena stipulato con la Roma e il costruttore Luca Parnasi, anche se le cubature originali sono dimezzate e la lettura dei vertici nazionali M5S corrisponde ad una schiacciante vittoria politica della sindaca Cinque Stelle. «State rinnegando la carta», un grillino incalza il consigliere Pietro Calabrese. Che replica: «Noi non rinneghiamo nulla. È stata raggiunta la migliore certezza sull’interesse pubblico — il post del consigliere —. La non certezza comportava il grave rischio di veder realizzato il milione di metri cubi, oltre alle spese da controversia legale. Inoltre, la questione non è ancora chiusa».

In effetti sulla questione stadio le incognite sono ancora molte. A cominciare dalla procedura: mentre i proponenti si attrezzano per strappare una proroga e rinviare di un paio di mesi la chiusura prevista per venerdì della Conferenza dei servizi, le Avvocature di Campidoglio e Regione si attivano per studiare tempi e modalità di realizzazione della nuova delibera che andrà a superare quella sull’interesse pubblico targata Marino. Con la (quasi) certezza che, se le opere pubbliche saranno affrontate in due fasi, l’iter dovrà ricominciare daccapo. Sui tempi, inoltre, potrebbe incidere anche il parere della Soprintendenza del Mibact, sia sull’ippodromo sia su tutta l’area di Tor di Valle. E poi c’è la super incognita delle opere pubbliche. Salta il prolungamento della metro B, i due ponti previsti potrebbero scomparire per lasciare il solo ponte dei Congressi che, però, è stato appena bloccato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Così, senza certezze, la base insorge e le opinioni si accavallano. Quella di Stefano Fassina, per esempio. «Dopo l’assemblea con i comitati in difesa di Tor Di Valle, è venuta fuori una valutazione negativa sui contenuti finora noti. C’è un taglio di opere pubbliche e le criticità rimangono tutte. È poi falsa l’insistenza di Raggi sul rispetto delle regole: non sono rispettate».

Intanto ieri, dopo le proteste della Comunità ebraica, è stata annullata «Gaza, rompiamo l’assedio»,iniziativa contro «l'Apartheid israeliana». «Si è riparato ad un grande errore», ha detto il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Ruben della Rocca.

Andrea Arzilli
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7573 il: 28 Feb 2017, 06:55 »
Il Tempo


Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7574 il: 28 Feb 2017, 07:08 »
Stadio, adesso si va veloce (Corriere dello Sport)
 
Il Campidoglio lavora alla delibera modificata. E la Roma chiede la proroga alla Regione
 
di Marco Evangelisti
 
Roma
 
Adesso si sono messi in moto come se non esistesse un domani e in effetti non è che ce ne siano poi molti prima delle scadenze. Venerdì cade come una ghigliottina il sipario sulla conferenza dei servizi che sta decidendo sul nuovo stadio della Roma. O meglio, il sipario dovrebbe cadere ma in realtà è intenzione del club e del Comune fare in modo che rimanga alzato. La Regione Lazio, in quella sede padrona di casa, ne ha assai meno voglia, ma persino i padroni di casa devono rispettare certe regole.
 
Domanda. Ecco, le regole anche formali, anche linguistiche che faranno la differenza tra l’essere e il nulla. La Roma aveva intenzione di presentare oggi stesso la richiesta di proroga della conferenza dei servizi. Siccome la faccenda è delicata - molto delicata - si è presa però altre quarantotto ore per il lavorio da parte degli avvocati. La domanda verrà consegnata agli uffici competenti entro domani e verrà discussa giovedì. Se non venisse concessa sarebbe un disastro: al momento gli atti ufficiali parlano di un parere negativo del Comune e poco importa che questo sia stato superato dall’accordo con la Roma e il costruttore Luca Parnasi trovato venerdì sera in Campidoglio.
Ma è ben difficile che si decida di chiudere la faccenda con un no. Sarebbe una scelta quantomeno impopolare, anche se naturalmente cominciano a correre in rete le petizioni che chiedono l’annullamento del progetto oppure, toh, il ritorno alla versione originaria votata dall’amministrazione di Ignazio Marino. E poi riemergerebbe lo spettro della causa di risarcimento danni da parte della Roma o il ricorso al Tar, questa volta nei confronti di chiunque lasciasse cadere quel sipario.
Alla Roma e al Comune è necessaria la proroga intanto perché la nuova versione del progetto, con le cubature ridotte a 597.000 metri, la cancellazione delle torri, la rimodulazione delle opere pubbliche, va messa su carta millimetrata dopo essere nata come dépliant virtuale sui monitor. E soprattutto perché il Comune deve modificare la delibera Marino per mantenere in equilibrio la pubblica utilità.
E’ in buona sostanza la questione del ponte e dello svincolo della Roma-Fiumicino a tenere in apprensione (relativa) i proponenti. Rinviati a dopo la prima fase della costruzione, quindi anche a dopo l’apertura dello stadio laddove nella prima delibera si prescriveva espressamente il completamento preventivo di tutte le infrastrutture. Inoltre nella nuova versione del piano dovrebbe essere lo Stato a finanziarli, sfruttando i fondi già stanziati e al momento fermi per una struttura analoga ormai diventata inutile. Comunque sia alla Roma sia nell’amministrazione guidata dal Movimento 5 Stelle sono certi che tanto non basterà ad azzerare l’iter sin qui seguito.
 
Dibattito. A patto, chiaro, che le modifiche alla delibera vengano approvate prima della prossima scadenza della conferenza dei servizi. Che verrà fissata di qui a un mese (secondo alcune interpretazioni è possibile anche un prolungamento di 45 giorni). Già da ieri gli uffici comunali competenti stanno scrivendo il testo emendato. Per l’approvazione in assemblea non c’è spazio sul calendario questa settimana, ma neppure c’è tutta questa fretta se passa la richiesta di proroga. Il capogruppo 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, parla di approvazione entro due mesi. Un po’ tardi. Forse facciamo prima, aggiunge. Ecco, sarebbe bene. Anche perché il presidente della Roma, James Pallotta, deve tenere a bada i finanziatori che cominciano a spazientirsi. E poi i tempi di costruzione saranno magari celeri ma non brevi e il club vuole partire dopo l’estate con i cantieri. Forza Italia nel frattempo ha presentato la richiesta di un consiglio comunale straordinario perché «vogliamo che la discussione diventi pubblica». Tra parentesi: se c’è una cosa sicura in questa storia è che tutti ci hanno messo bocca.
 

Offline Precisione

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3782
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7575 il: 28 Feb 2017, 13:49 »
Stadio Roma: Raggi al telefono con Pallotta, "We love it"

"Devo dirle che ci piace molto il progetto". Queste le parole, in inglese, con cui la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha annunciato telefonicamente venerdì sera al presidente della Roma, James Pallotta, l'accordo trovato con la società giallorossa sul nuovo Stadio della Roma. Il video della telefonata è stato pubblicato su Facebook dal Movimento 5 Stelle che sottolinea l'"inglese impeccabile" della prima cittadina, che ha dichiarato il proprio consenso con un "we love it" "Ora dobbiamo aggiustare solo qualcosina e poi possiamo lavorare insieme - spiega la Raggi durante il breve colloquio telefonico, alla presenza della sua giunta e dei dirigenti giallorossi -. Voglio ringraziarla anche per il suo staff, con cui è davvero piacevole lavorare. La aspetto qui". La telefonata si chiude con un "bye" della sindaca, al quale il presidente Pallotta replica con un "ciao".

CALCIO: STADIO ROMA. MALAGÒ "MOLTO FELICI PER LA DECISIONE"

"Siamo molto felici che si sia sbloccato lo STADIO della Roma. Anche se perdiamo un cliente importante per l'Olimpico come il club giallorosso, la direzione e' questa e siamo felicissimi della decisione per lo STADIO". Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malago', commentando l'accordo tra il comune di Roma e la societa' giallorossa per la realizzazione del nuovo STADIO a Tor di Valle. "Su tutte le altre cose non vogliamo dire nulla perche' non e' nostra competenza e non vogliamo essere coinvolti - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine dell'inaugurazione del Liceo Scientifico Sportivo "Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II" al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti -. Parlo di aspetti urbanistici, di viabilita' e tagli delle cubature: sono cose delle quali devono occuparsi i tecnici. Noi abbiamo solo la competenza per dare il marchio di omologazione e autorizzazione di ogni impianto sportivo aperto al pubblico, che deve rispettare parametri relativi alla sicurezza e quant'altro".

CALCIO. MALAGÒ: SENZA ROMA E LAZIO L'OLIMPICO PER LA NAZIONALE

"Il giorno in cui non ci saranno piu' Roma e Lazio, per l'Olimpico si potrebbe anche trovare un accordo con la Federcalcio sulla scia di quanto e' stato fatto in Inghilterra, dove Wembley e' lo stadio della Nazionale". È l'idea lanciata dal presidente del Coni, Giovanni Malago', parlando del futuro dello stadio Olimpico nell'eventualita' in cui, dopo la Roma, anche la Lazio riuscisse a costruire in futuro il suo impianto di proprieta'.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7576 il: 28 Feb 2017, 14:10 »
Stadio Roma: Raggi al telefono con Pallotta, "We love it"

"Devo dirle che ci piace molto il progetto". Queste le parole, in inglese, con cui la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha annunciato telefonicamente venerdì sera al presidente della Roma, James Pallotta, l'accordo trovato con la società giallorossa sul nuovo Stadio della Roma. Il video della telefonata è stato pubblicato su Facebook dal Movimento 5 Stelle che sottolinea l'"inglese impeccabile" della prima cittadina, che ha dichiarato il proprio consenso con un "we love it" "Ora dobbiamo aggiustare solo qualcosina e poi possiamo lavorare insieme - spiega la Raggi durante il breve colloquio telefonico, alla presenza della sua giunta e dei dirigenti giallorossi -. Voglio ringraziarla anche per il suo staff, con cui è davvero piacevole lavorare. La aspetto qui". La telefonata si chiude con un "bye" della sindaca, al quale il presidente Pallotta replica con un "ciao".


Appena visto su fb.
Da vomito.
Sta lecca cxxo
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7577 il: 28 Feb 2017, 15:07 »

Offline Precisione

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3782
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7578 il: 28 Feb 2017, 15:33 »
CALCIO: MARINO, ROMANI ANDRANNO ALLO STADIO CON CANOTTO

"Di Maio dice che le opere pubbliche legate allo STADIO si faranno con soldi pubblici? È brillante in questa sua espressione. La Roma si occupa dei suoi interessi privati, ed è esattamente quello che chiese a me e alla mia giunta nel 2014; noi gli rispondemmo che non andava bene, che avrebbero potuto costruire uno STADIO privato in presenza di un interesse pubblico - interesse che si realizza con i soldi dei privati, non pubblici. Non c'è bisogno di realizzare uno STADIO con un investitore privato se poi le opere pubbliche le fa il pubblico". Così al Tg Zero di Radio Capital l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino. "Pallotta è orgogliosamente felice di essere ritornati al progetto che conveniva di più a loro e che la mia giunta aveva bocciato - prosegue - Vorrei sapere come ci andrà la gente allo STADIO. Essendo vicino al Tevere, magari l'onorevole Di Maio proporrà il canotto". "La visione dell'onorevole Di Maio non mi sembra molto lungimirante: forse si è confuso - continua Marino - La proposta approvata è esattamente quella che noi bocciammo: volevamo 250 milioni di opere pubbliche, un prolungamento della metro B, un ponte carrabile sul Tevere, un ponte pedonale, un rifacimento della Via del Mare e altro. Tutto questo viene cancellato, e Di Maio dice che quelle opere si faranno con soldi pubblici. Ma stiamo scherzando? Mi sembra sbalorditivo".

"Sospetto che non abbiano neanche delle carte scritte - prosegue l'ex sindaco di Roma - Noi avevamo migliaia di pagine di un progetto cantierabile che avevamo preteso dalla Roma e da Pallotta: ora siamo passati dai documenti degli ingegneri ai whatsapp, nella migliore tradizione dei Cinque Stelle. Whatsapp e Twitter sono ottimi strumenti di comunicazione, ma probabilmente meno solidi dal punto di vista ingegneristico per aprire un cantiere". "Io dovrei chiedere scusa alla Raggi per le critiche allo STADIO? Se nel progetto ci saranno le opere pubbliche che serviranno a cittadini sarò felicissimo di chiedere scusa - conclude Marino - Temo che non ce ne sarà bisogno perché, guardando le facce logicamente sorridenti degli imprenditori privati, le opere pubbliche non ci saranno".

Offline Rugiule

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5847
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7579 il: 28 Feb 2017, 15:35 »
Purché i canotti siano fatti di materiale ecocompatibile
 

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