Stadio della.... (Topic ufficiale)

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7600 il: 28 Feb 2017, 18:31 »
Le opere pubbliche non erano pubbliche. Servivano solo ed esclusivamente alla fruizione di Stadio e Business Park

E come fruiscono adesso ?

Offline galafro

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2617
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7601 il: 28 Feb 2017, 18:44 »
Conti alla pene di segugio . Ditemi se e dove sbaglio (pls) .

Marino : 1M + opere pubbliche
Raggi : 0,5M senza opere pubbliche (+ o -)

Ma solo io vedo un cetriolo grosso come palo della luce e puntato in direzione del bucodichiulo dei romani ? ( regione dixit ndr)

Il piu' pulito ha la rogna ...
Cerchiamo di chiarire, le compensazioni non sono 0,55mc bensì 0,55 meno 0,35 che quell'area permetteva comunque di costruire, in pratica le compensazioni sono circa 200 mila metri cubi pari a circa 70 mila metri quadri, quindi circa 70 milioni di opere pubbliche restanti che dovrebbero corrispondere alla nuova stazione di tdv, allargamenti di strade e svincoli vari.
Sono stati eliminati la metro ed il ponte sul Tevere con relativi accessi.
Quello che non viene detto da nessuno grillini compresi è che forse il ponte dei congressi il cui progetto è stato bocciato qualche giorno fà sarà probabilmente spostato proprio per servire l'area dello stadio, quindi di fatto non ci sarà bisogno di un altro ponte. Ecco perché su questo punto c'è la più assoluta indeterminazione.

Online Drake

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5789
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7602 il: 28 Feb 2017, 19:01 »
Cerchiamo di chiarire, le compensazioni non sono 0,55mc bensì 0,55 meno 0,35 che quell'area permetteva comunque di costruire, in pratica le compensazioni sono circa 200 mila metri cubi pari a circa 70 mila metri quadri, quindi circa 70 milioni
Gli oneri di urbanizzazione e contributo di costruzione si pagano su tutto, non solo su quello che eccede il piano regolatore.

Offline galafro

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2617
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7603 il: 28 Feb 2017, 19:15 »
Gli oneri di urbanizzazione e contributo di costruzione si pagano su tutto, non solo su quello che eccede il piano regolatore.
Magli oneri di urbanizzazione sono un'altra cosa, qui si sta parlando delle opere pubbliche di cui si fa carico direttamente costruttore, la stazione di tdv per esempio la farà Parnasi e a compensazione il comune gli concederà di costruire un tot di metri cubi fuori prg
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7604 il: 28 Feb 2017, 20:58 »
Ottimo articolo riassuntivo di una giornalista brava e preparata ( e Laziale, che non guasta ).

http://www.internazionale.it/reportage/mariagrazia-gerina/2017/02/28/stadio-roma

Offline turco

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3467
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7605 il: 28 Feb 2017, 21:49 »
E come fruiscono adesso ?

Entrano ed escono dall'area tramite l'ostiense.

Quello che contesto alla giunta precedente è che hanno fatto passare per pubblica utilità opere che servivano solo ad arrivare a TdV.

Offline Rugiule

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5847
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7606 il: 28 Feb 2017, 22:03 »
Ottimo articolo riassuntivo di una giornalista brava e preparata ( e Laziale, che non guasta ).

http://www.internazionale.it/reportage/mariagrazia-gerina/2017/02/28/stadio-roma
Grazie KS, un buon articolo

Offline Rugiule

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5847
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7607 il: 28 Feb 2017, 22:05 »
Entrano ed escono dall'area tramite l'ostiense.

Quello che contesto alla giunta precedente è che hanno fatto passare per pubblica utilità opere che servivano solo ad arrivare a TdV.
Non è vero, leggi l'articolo postato da KS che spiega bene cosa prevedeva Marino e cosa (presumibilmente) prevede Raggi

Offline turco

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3467
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7608 il: 28 Feb 2017, 22:35 »
Non è vero, leggi l'articolo postato da KS che spiega bene cosa prevedeva Marino e cosa (presumibilmente) prevede Raggi

L'unica opera ragionevole era il  potenziamento della Roma Lido, ma la competenza di quella tratta di ferrovia è della Regione, non del Comune di Roma, perciò in CdS non si sa se tutto sarebbe filato liscio. Oltretutto la regione ha già un contenzioso legale con una società francese per un bando relativo alla tratta Roma - Lido.
Il prolungamento della metro B è un bluff, già scartato dalle autorità competenti perchè avrebbe portato un disagio giornaliero a circa 200.000 pendolari.
La messa in sicurezza dell'ostiense non si sa bene cosa sia.
L'unificazione dell'ostiense e della via del mare è prevista solo dal GRa a Tdv (me [...]i...)
Il raccordo sulla Roma Fiumicino e il ponte pedonale secondo te a cosa sarebbero serviti?
Per me la pubblica utilità era un bluff.
A cominciare dal fatto che lo stadio non poteva essere utilizzato fino al completamento delle opere suddette, ma la megaspeculazione si.

Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7609 il: 01 Mar 2017, 02:35 »
Lo stadio e la commedia delle carte
La Soprintendenza: tutelate le rane


Per il parere (negativo) e il vincolo ambientale su Tor di Valle ci sono voluti due anni

 
di Sergio Rizzo

Non bastavano le tribune dell’architetto Julio Lafuente. A cospirare contro lo stadio di James Pallotta e Luca Parnasi adesso ci si sono messe pure le rane. Eh già, perché per Margherita Eichberg, la soprintendente che ha in mano i destini di Tor di Valle, c’è anche una controindicazione «vegetazionale». Il busillis riguarda «le fasce boscate e i filari alberati con arbusteti e cespuglieti piantati secondo schemi geometrici privi di uno studio ecosistemico dinamico in un’area che si caratterizza invece per la prateria ripariale». Il fatto è che «le nuove piantagioni» previste dal progetto «possono avere un’incidenza negativa in un’area sede di nidificazione e riproduzione di specie di uccelli, rettili e anfibi…». Non poteva mancare neppure questo nelle venti pagine del parere con il quale, il 15 febbraio, la Soprintendenza ha posto una pesantissima ipoteca su quello stadio in quel posto. Basta leggere la conclusione: «Si esprime motivato dissenso alla realizzazione dell’intervento non ravvisando condizioni per la sua ammissibilità nel sito proposto». Se è vero che Pallotta e Parnasi lo stadio non vogliono farlo da nessun’altra parte che non sia Tor di Valle, significa che lo stadio non si farà.

Lo studio di fattibilità
Tutto comincia alla fine del 2013. Al Comune di Roma c’è Ignazio Marino, a Palazzo Chigi Enrico Letta. E nella legge di stabilità compare una norma per agevolare la realizzazione degli stadi privati. Sembra fatta apposta per l’operazione Tor di Valle, che non a caso è appena partita. Qualche mese prima il costruttore Parnasi ha comprato per 42 milioni l’ippodromo da una società che sta portando i libri in tribunale. L’ippica non tira più e l’area già disastrata, compresa la «prateria ripariale» tanto cara agli anfibi, sta degradando sempre più. Così, quando all’inizio del 2014 arriva alla Soprintendenza lo studio di fattibilità dello stadio, nessuno immagina che alla fine vinceranno le rane. I problemi non mancano di certo. Tutti sanno che la Roma e Parnasi hanno un bel po’ di debiti con Unicredit, che non a caso sostiene un’operazione con cui si potrebbero sistemare molte cose. Sanno pure che la cosa ha molti nemici fra ambientalisti e concorrenti di Parnasi. Ma pensano che la copertura politica sia sufficiente, i grillini sono ancora lontani e i vincoli paesaggistici sembrano davvero l’ultimo dei problemi.

I primi problemi
Eppure qualche segnale arriva. Tanto per cominciare la Soprintendenza chiede una procedura di «archeologia preventiva». Bisogna fare delle indagini, perché «l’intervento interessa un territorio di alto interesse archeologico». Però non si fa nulla. La Soprintendenza lamenta che il progetto definitivo comparso in Conferenza dei servizi a settembre del 2016, «non contiene alcuno studio archeologico». Così due mesi dopo chiede «formalmente» (piuttosto irritata, dati i toni del parere) che si proceda senza indugi. Lo chiede a tutti. Alla Regione, al Comune e al costruttore. Ma, sorpresa, cadono tutti dalle nuvole. Regione e Comune dicono che non c’entrano nulla, e solo il 18 gennaio salta fuori che tocca al costruttore. Il quale però, sostiene il parere, non «detiene attualmente la proprietà di tutte le particelle interessate dall’intervento». Una faccenda solo apparentemente banale, ma che la dice lunga sulla superficialità con cui il più grande progetto immobiliare del Paese che prevede anche il coinvolgimento di investitori americani, sia stato gestito. Fermo restando un mistero: nessuno ha ancora capito perché siano stati necessari a un’amministrazione pubblica due anni per decidere che lì lo stadio non si doveva fare.

Valutazioni preliminari
È il 2 novembre 2016 quando la Direzione generale architettura contemporanea e periferie urbane del ministero formula «le proprie valutazioni preliminari (preliminari!) riguardanti la prevista demolizione delle Tribune di Tor di Valle, esempio di eccellenza architettonica e ingegneristica», sottolineando che «la valutazione del proponente sull’ippodromo ne enfatizza lo stato di abbandono e degrado». Come a dire: hanno presentato apposta una situazione peggiore del reale. Anche se, chiosa il parere, «lo stato di abbandono non costituisce motivo per distruggere una testimonianza materiale, piuttosto una sollecitazione al suo recupero». Senza però spiegare cosa sia stato fatto, in tutto questo tempo, per evitare che la situazione di una così preziosa testimonianza architettonica precipitasse. Andate a vedere.

 
(28.02.2017)


http://www.corriere.it/politica/17_marzo_01/stadio-commedia-carte-soprintendenza-tutelate-rane-e3e678de-fdf7-11e6-8934-cbc72457550a.shtml

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 :lol:
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7610 il: 01 Mar 2017, 06:24 »
Stadio, il Comune ritira il parere sul «no» Gelo con la Regione sul taglio alle opere (Il Messaggero)

IL CASO

La lettera che sconfessa il «parere Berdini» è sulla scrivania della sindaca Virginia Raggi da ieri pomeriggio. E verrà spedita in via Colombo tra oggi e domani. Il provvedimento ritira la valutazione «non favorevole» espressa dal Campidoglio lo scorso 1 febbraio, quando l'ex assessore all'Urbanistica era ancora in carica, e spiega che l'amministrazione di Roma Capitale è pronta a esprimere un «parere definitivo» per autorizzare l'operazione Tor di Valle. Per seguire da vicino la riscrittura del progetto, oggi tornerà a Roma l'avvocato del M5S, Luca Lanzalone, che incontrerà il nuovo direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti. Scelto dalla sindaca Raggi a gennaio, come anticipato dal Messaggero, Giampaoletti è atteso in giornata a Palazzo Senatorio per l'accettazione dell'incarico.
IL NUOVO MANAGER
Il manager, che arriva da Unicoop Tirreno dopo un passato al Comune di Genova (così come il segretario generale Pietro Paolo Mileti), riceverà il dossier stadio per programmare le prossime mosse. Anche perché resta da superare il «parere di motivato dissenso» espresso dalla Soprintendenza dei Beni culturali, che ha evidenziato «problemi di carattere paesaggistico», criticità per «le sponde del Tevere», e il mancato rispetto di alcune procedure come le indagini di archeologia preventiva.
INCONTRO RAGGI-LOTITO
Mentre anche la Lazio si è fatta viva con il Comune per resuscitare il progetto dello stadio delle Aquile (Lotito ha chiesto un appuntamento con la Raggi), la vicenda Tor di Valle - e il taglio delle opere pubbliche - continua ad alimentare lo scontro tra Pd e M5S. Ai dem che attaccano l'accordo Comune-privati sostenendo che «verranno tagliate tutte le infrastrutture di supporto», la sindaca replica via Facebook: «Dimenticano che abbiamo tagliato tre grattacieli e migliaia di metri cubi, il 60% degli edifici commerciali». La Raggi si dice sicura che «il nuovo progetto avrà le opportune infrastrutture per di accedere all'area dello stadio», spiegando che gli uffici comunali hanno realizzato le simulazioni sul traffico. «Un ponte sul Tevere - dichiara la Raggi - snellirà il flusso delle automobili e il potenziamento della ferrovia Roma-Lido permetterà di raggiungere l'area in treno».
In attesa del prossimo round in conferenza dei servizi - venerdì 3 marzo, quando i proponenti chiederanno una proroga di 2 mesi - lo scontro politico tra Comune e Regione si combatte via agenzie stampa. Ieri il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito (M5S) ha attaccato la Pisana, augurandosi che «la Regione non ostacoli la costruzione dello stadio per mere ragioni politiche». Replica il consigliere Pd Marco Palumbo: «Le parole di De Vito sembrano un alibi per coprire gli scontri interni ai grllini». Intanto sono diventate un caso le parole pronunciate dal vicepresidente grillino della Camera, Luigi Di Maio, che su La7 ha detto che «le infrastrutture si faranno con soldi pubblici», anziché con il contributo dei privati come previsto dal progetto. La gaffe, smentita dai suoi stessi compagni di partito quando confermano che le infrastrutture le pagheranno i proponenti, è stata rimarcata dall'ex sindaco Ignazio Marino: «Non c'è bisogno di realizzare uno stadio con un investitore privato se poi le opere pubbliche le fa il pubblico». Capitolo rimpasto: in Campidoglio proseguono i colloqui, ieri l'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, ha spiegato che «l'annuncio arriverà il prima possibile». Oltre ai due responsabili delle deleghe dell'Urbanistica e Lavori Pubblici, lasciate libere da Berdini, potrebbe esserci una terza figura: un assessore per le Politiche abitative, al momento in capo a Laura Baldassarre.

L. De Cic.

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7611 il: 01 Mar 2017, 06:25 »
E la Raggi chiamò Pallotta negli States: «We love it, ci piace questo progetto» (Il Messaggero)

«We love it» esclama Virginia Raggi, che parla un buon inglese, al telefono con James Pallotta. La conversazione risale a venerdì scorso, quando la giunta ha raggiunto l'accordo con la Roma. A sorpresa, la sindaca M5S spiega a Pallotta di amare il progetto che prevede stadio e palazzi a Tor di Valle. «Ci piace il progetto - spiega la Raggi nel corso della telefonata il cui video è stato diffuso in rete - potremo lavorare insieme. Volevo ringraziarla e l'aspetto qua». Al fianco della Raggi ci sono il presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, e il capogruppo Paolo Ferrara. Di fronte, nel tavolo della trattativa, il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni. La Raggi saluta Pallotta con un «bye» a cui segue un sorridente «ciao».

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7612 il: 01 Mar 2017, 06:38 »
La Raggi chiama Pallotta Nuovo stadio: «We love it» (Gazzetta dello Sport - ed. romana)

Il colloquio venerdì sera dopo l’accordo
E per l’impianto dei biancocelesti se ne parla


ROMA

mentre l’ex sindaco Marino, a Radio Capital, ribadisce: «L’attuale progetto è quello che noi avevamo bocciato. Se ci saranno le opere pubbliche sono pronto a chiedere scusa alla Raggi», l’attuale primo cittadino della capitale, su Facebook, torna a parlare dello Stadio della Roma. «In sette mesi abbiamo trovato un accordo per un progetto innovativo ed eco-sostenibile che prevede il taglio del 60% degli edifici commerciali e prevede le opportune infrastrutture per permettere ai tifosi ed ai cittadini di accedere all’area e di muoversi senza problemi. Realizzeremo - dice la sindaca - un parco grande e sicuro grazie alla presenza delle telecamere e per la prima volta i cittadini della zona saranno coinvolti per decidere la destinazione di alcuni edifici privati. Tutta l’area sarà messa in sicurezza e i quartieri vicini, come quello di Decima, alle prime piogge non saranno più soggetti agli allagamenti. Gli standard energetici saranno i più elevati al mondo e ristruttureremo la via del Mare». Il progetto, evidentemente, piace molto alla sindaca, come dimostrano queste parole e un video in cui si vede la sua telefonata col presidente Pallotta la sera dell’accordo. «We love it. Quello che abbiamo fatto non ci piace, lo amiamo proprio. La aspetto qui», sono state le sue parole in un inglese perfetto.

per Lotito Tutti soddisfatti compreso il presidente del Coni, Malagò: «Siamo felici che si sia sbloccato l’iter dello stadio della Roma. Saremo altrettanto felici quando la Lazio farà il suo impianto, a costo di perdere più o meno contemporaneamente due “clienti” così». Il progetto Lazio, però, deve ancora essere presentato, come ha ribadito il presidente dell’Assemblea Capitolina, De Vito: «A Lotito dico: ci presenti un progetto e noi faremo le nostre valutazioni».

zuc

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7613 il: 01 Mar 2017, 07:09 »
La Raggi è decisa avanti sullo stadio (Corriere dello Sport)

Oggi la richiesta di proroga
E ora la Roma tira la volata alla Lazio

 
di Marco Evangelisti
 
Roma
 
Vedi come cambia il mondo. Adesso è il Movimento 5 Stelle a tirare nella corsa allo stadio. I nemici di ieri diventano gli alleati di oggi e viceversa. L’ex sindaco Ignazio Marino ha scagliato in più di un’occasione parole dure sull’accordo raggiunto tra la Roma e il Comune. Dice che il progetto uscito dalla sua giunta era molto migliore. Su questo è difficile dargli torto. D’altra parte con il cambio di guida nell’amministrazione un compromesso si è reso necessario. Questo non inficia l’opportunità di portare a termine l’iniziativa, anche se in versione ridotta.
Oggi la Roma e il costruttore Luca Parnasi presentano alla Regione Lazio la richiesta di proroga della conferenza dei servizi (che in teoria dovrebbe chiudersi venerdì): probabile venga concessa, anche rapidamente. Sarà di un mese, in base a una certa interpretazione della legge può arrivare a 45 giorni, ma insomma servirà ai proponenti per tirare giù i dettagli del progetto alternativo (di 597.000 metri cubi dagli iniziali 1.200.000) e all’amministrazione romana per scrivere le modifiche alla delibera, tentando il difficilissimo esercizio acrobatico di conservare intatti il pubblico interesse legato alle infrastrutture e l’iter che si sta sviluppando.
 
Simulazioni. Naturalmente ne ha tutte le intenzioni la Roma, che vuole aprire i cantieri quando comincerà l’autunno e lo stadio non più tardi del 2020. E ne hanno tutte le intenzioni i 5 Stelle, che ormai hanno occupato i ruoli di sostenitori del progetto nella sua attuale incarnazione. Il sindaco di oggi Virginia Raggi ha rivendicato su Facebook la soluzione di un problema che ha tenute impegnate tre amministrazioni: «Progetto innovativo ed ecosostenibile che prevede il taglio del 60% degli edifici commerciali. Previste le opportune infrastrutture per permettere ai tifosi ed ai cittadini di accedere all’area dello stadio e di muoversi senza problemi. Dai nostri uffici sono state fatte simulazioni accurate sul traffico: un ponte sul Tevere snellirà il flusso di automobili attuale e supporterà quello previsto in occasione delle partite e degli eventi; il potenziamento della ferrovia Roma-Lido permetterà di raggiungere l’area in treno. Chi ci critica dimentica molti particolari». Confermata anche la realizzazione del parco videocontrollato.
E così via. Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, ha ribadito: «Le opere pubbliche non verranno sacrificate. Mi auguro che ora non siano Regione e Pd a porre ostacoli per motivi politici. Se la Lazio ci porterà un progetto lo valuteremo con altrettanta attenzione». E il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Siamo felici si sia sbloccato lo stadio della Roma. Quando toccherà alla Lazio, daremo il medesimo sostegno». I cittadini della zona di Tor di Valle voteranno sulla destinazione di alcune aree commerciali. Anche i fan della democrazia diretta avranno modo di pronunciarsi.
 

Offline bak

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20168
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7614 il: 01 Mar 2017, 08:52 »
E finisce anche la bufala della raggi laziale.
Se il figlio tifa per noi lo deve al padre, ex marito del sindaco.

Online cartesio

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23721
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7615 il: 01 Mar 2017, 08:54 »
Il dottorino ha pienamente ragione, altroché.
Questo accordo è una vera porcata, la pagheremo amaramente noi cittadini. Spero che si sia ancora in tempo per bloccare tutto o per rivedere gli accordi...

Questo vorrei capirlo.
Marino accetta un progetto da un milione di metri cubi con un po' di contributi a compensazione (molto parziale). Questo accordo viene da molti considerato una porcata.
La Raggi dimezza il tutto. Ci si aspetta che questa sia considerata una mezza porcata, ma improvvisamente salta su qualcuno a dire che Il dottorino ha pienamente ragione .... la pagheremo amaramente noi cittadini.
Ora, se pagheremo la mezza porcata, nel caso dell'accordo di Marino avremmo dovuto pagarla due volte.

O no?

Online FatDanny

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40302
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7616 il: 01 Mar 2017, 09:03 »
No, perché, tanto per fare un esempio, lo svincolo con la Roma-Fiumicino, che a conti fatti sarà un intervento essenziale per non bloccare totalmente la viabilità di quel quadrante, sarà a carico pubblico e non del proponente.
Stesso dicasi per quel che riguarda la Roma Lido e l'investimento in nuovi convogli.
La collettività pagherà costi diretti e ingenti per un'opera integralmente privata ed un interesse altrettanto integralmente privato.


E' proprio sbagliato ragionare in termini puramente aritmetici, in cui si considera solo il taglio e non la diversa natura qualitativa di quel che rimane.
Sono due porcate piene, quel che cambia è la loro tipologia.
Con il paradosso che il M5S è andato al governo affermando di mettere al bando l'urbanistica contrattata per poi realizzarne il non plus ultra in barba a qualsiasi logica di interesse pubblico.

La pubblica utilità sarà la cartina al tornasole di quanto dico.
Se quella sul progetto di Marino era ampiamente discutibile, sul progetto Raggi parlare di pubblica utilità è totalmente insensato perchè di utile per la collettività non ci sarà mezza opera o mezzo mattone. Ogni intervento sarà legato unicamente alle necessità del complesso.
Quindi, ad esempio, su questa cosa il discorso è rovesciato: se la pubblica utilità di marino era una "mezza porcata", la pubblica utilità di raggi è una porcata inaudita.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7617 il: 01 Mar 2017, 09:45 »
Sono d'accordo con Fat.
La logica aberrante di Marino è aberrante perchè affida totalmente ai privati la possibilità di andare avanti con le opere pubbliche e paga il conto salatissimo di
dover concedere l'edificazione di cubature monstre, ma almeno è una logica razionale.
Qual'e' la logica della soluzione grillo-raggi?
Aver ottenuto il consenso del popolo bue giallozozzo: quella è l'unica logica, perchè i costruttori non fanno un c.azzo di opere pubbliche ed edificano quello che gli basta e avanza ottenendo lo stesso una speculazione fondiaria e la narrazione dello staff pentacazzaro va bene giusto per i gonzi: "lostadiofattobene" "lecubaturedimezzate"
sono cibo per gli allocchi.
Però occhio cara raggi, perchè il terreno è ancora disseminato di tante mine, e tu non mi sembri st'aquila in grado di evitarle tutte.

Offline Rugiule

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5847
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7618 il: 01 Mar 2017, 09:52 »
Questo vorrei capirlo.
Marino accetta un progetto da un milione di metri cubi con un po' di contributi a compensazione (molto parziale). Questo accordo viene da molti considerato una porcata.
La Raggi dimezza il tutto. Ci si aspetta che questa sia considerata una mezza porcata, ma improvvisamente salta su qualcuno a dire che Il dottorino ha pienamente ragione .... la pagheremo amaramente noi cittadini.
Ora, se pagheremo la mezza porcata, nel caso dell'accordo di Marino avremmo dovuto pagarla due volte.

O no?
Ti ha risposto perfettamente FatDanny, poi ognuno fa le sue valutazioni su un progetto, ognuno può avere la sua idea di sviluppo e la sua visione di città, ma i fatti sono quelli che ha detto lui.
Ripeto, spero ci siano margini per tornare indietro e bloccare tutto, perché altrimenti sono cazzi nostri, peggio di così non poteva andare.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7619 il: 01 Mar 2017, 10:10 »
mi pare che era tutto già scritto e che non era frutto dei soli 5Stelle:
L’ASSESSORE CONTRO LE TORRI Berdini: «Lo stadio della Roma? Togliete quei tre mostri e dico sì» (Gazzetta dello Sport - ed. romana)

«Lo stadio? Se si fa uno stadio con dei parcheggi, io dico sì. Se ci sono quei tre mostri vicino, me ne vado». Non è la prima volta che Paolo Berdini, assessore all’urbanistica della giunta guidata da Virginia Raggi, esprime una posizione del genere. Pronunciare queste parole, però, nei giorni tempestosi seguiti all’arresto di Raffaele Marra e al rimpasto obbligato di Giunta (con conseguente ridimensionamento di Daniele Frongia, il più possibilista sullo stadio giallorosso, ora «solo» assessore allo sport ma non più vicesindaco), ne moltiplica il peso. Berdini resta convinto che il via libero deciso dalla giunta di Ignazio Marino fu una decisione «scellerata». Ma nega che nella giunta comunale ci sia una frattura fra tifosi e avversari dello stadio di Tor di Valle. Piuttosto, l’assessore se la prende con un «sistema», mettendoci dentro anche i giornali, che spingono per la realizzazione dell’opera senza ridimensionarne l’impatto ambientale, cioè i famosi «mostri», le torri su cui aveva avuto da ridire anche il ministero dei Beni Culturali, ma che rappresentano evidentemente una «voce» importante del progetto per la sostenibilità della spesa.




Tor di Valle, lo scoglio delle cubature (Il Messaggero, Cronaca di Roma)

Si tratta sulle cubature dell'«ecomostro» di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere sì lo stadio della Roma ma soprattutto tre grattacieli. Ieri mattina ennesimo incontro tra il Campidoglio (sindaca Raggi, vice Bergamo, gli assessori Berdini e Frongia e il presidente dell'Aula De Vito) e la Roma con il dg Mauro Baldissoni e l'imprenditore Luca Parnasi. Nel corso del faccia a faccia, che è stato aggiornato ai primi giorni di gennaio, la sindaca ha chiesto di rivedere in parte il progetto. E cioè le cubature dell'operazione immobiliare. Lo scontro dunque è sulle torri, che da tre potrebbero diventare due o che oppure sarebbe destinate ad abbassarsi. Il problema però è lo strumento per apportare queste modifiche. Il Comune è intenzionato a perseguire la cura dimagrante in conferenza dei servizi, senza riportare in giunta e poi in Aula la vecchia delibera approvata nel 2014 dall'amministrazione Marino. La posizione di Berdini è netta: devono saltare 600mila metri cubi affinché non ci sia una variante al prg. Frongia: «Sullo stadio c'è un interesse convergente». Il problema, semmai, è il resto, cioè il grosso: le cubature dei grattacieli.

 

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