Stadio della.... (Topic ufficiale)

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Offline trax_2400

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11960 il: 26 Mar 2019, 21:49 »
A mio avviso il passaggio importante è quello tra il progetto presentato a Marino ed il secondo progetto, presentato al M5S.
A fronte di una riduzione delle cubature vengono ridotte le opere per diminuire il traffico.
E' un baratto che serve a giustificare il rapido voltafaccia dei 5S. Però le nuove opere previste non sembrano sufficienti (lo studio del politecnico definisce la situazione catastrofica).
Questo fatto viene coperto perché si persegue un interesse nazionale del M5S (interesse secondo me privato) a scapito dell'interesse dei cittadini. Già questa è una forma di corruzione a mio avviso.
Se poi aggiungiamo che qualcuno è stato corrotto dal costruttore perché filasse tutto liscio e che dei documenti importanti sono stati nascosti per evitare che i consiglieri dei 5S facessero resistenze ...
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11961 il: 26 Mar 2019, 23:03 »
Che merdaio.

Offline Ranxerox

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11962 il: 26 Mar 2019, 23:21 »
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11963 il: 27 Mar 2019, 00:50 »
Che merdaio.

599 pagine che lo definiscono e rivelano .

Ma Noi siamo Laziali .

Mica giornalisti , prefetti , cantanti , attori , conduttori , poliziotti , magistrati ...

PS: ottica stadio , i M5S devono resistere almeno un anno . Deve saltare la CL ai merdosi .
Dopo arriverebbero Gasparri o Giachetti  :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o

Offline sharp

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11964 il: 27 Mar 2019, 02:23 »
Che merdaio.

beh in tema con l'as
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11965 il: 27 Mar 2019, 05:36 »
Passi che in Comune se lo siano effettivamente perso sto parere, roba che puzza da qua a Katmandu, ma mi chiedo come sia mai possibile che all'Avvocatura dello Stato non esista un archivio cartaceo degli atti inviati ufficialmente, ma avoja se esiste regà, esiste eccome...quindi se qualcuno vorrà, vedi come salta fuori il parere ufficiale, la copia agli atti ce deve stà eccome!
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11966 il: 27 Mar 2019, 07:03 »
Il giallo dello stadio, la Raggi in Qatar Troverà Totti e i vertici della Roma (Il Messaggero, 27 Marzo 2019)
IL RETROSCENA

ROMA Il viaggio, segretissimo, è rimasto in sospeso fino alla fine: troppi i preparativi in Campidoglio per la visita del Papa. Poi alla fine ieri mattina Virginia Raggi ha detto sì. E, come anticipato dal sito del Messaggero, è partita nel pomeriggio con due componenti del suo staff alla volta del Qatar. Oggi a Doha arriveranno i vertici dell'As Roma: Fienga, Calvo, Baldissoni e anche Totti. Nell'emirato infatti va in scena il «Together AS Roma», un workshop organizzato dal club, a cui sono invitati i premium partner della società giallorossa. Una coincidenza che ha messo subito in «imbarazzo» il Campidoglio.
Balla infatti lo stadio di Tor Di Valle sul quale Raggi ha più di un dubbio, tanto che sta cercando il modo per mollare la pratica. Su questo punto anche i vertici M5S sono più che cauti. Stefano Patuanelli, capogruppo in Senato del M5S, giusto ieri si è sfogato un collega (romanista): «Dopo quello che è successo, mi dispiace, va bloccato tutto, occorre attendere gli esiti della magistratura non si possono commettere ulteriori forzature o accelerazioni». La vicenda è molto complicata: in ballo c'è un parere dell'Avvocatura che prevede penali milionarie in caso di naufragio del progetto. James Pallotta, patron del club, dice che vuole «iniziare i lavori entro il 2019». Ma i dubbi, oggi come non mai, regnano in Campidoglio. Ecco perché appena ieri si è diffusa la notizia della visita di Raggi in Qatar è scoppiato il caso. La grillina prima di imbarcarsi ha messo subito le mani avanti: «La mia visita è già stata tutta scalettata con impegni istituzionali e bilaterali. Non ci sarà modo e spazio per altro, nemmeno per un caffè».
La visita della pentastellata, con ritorno previsto a Roma giovedì notte, è il secondo tempo del 20 novembre 2018. Quando l'emiro del Qatar S.A Sheikh Tamim Bin Hamad Al Thani fu ricevuto da lei, dal vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Bergamo e dall'allora presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito in Campidoglio. In quell'occasione - all'interno di una più corposa visita istituzionale in Italia con tanto di pranzo di Stato al Quirinale - si gettarono i presupposti per un'azione di mecenatismo nei confronti delle mille bellezze dell'Urbe da ristrutturare. Oggi Raggi parteciperà all'inaugurazione del museo nazionale del Qatar ed è pronta a «rafforzare scambi» con i musei capitolini.
LA POLEMICA
Ma il caso è nato intorno alla presenza dei vertici giallorossi, con l'emiro (e suo fratello) da sempre particolarmente attento al business del calcio, come dimostra anche l'accordo tra la Roma e Qatar Airways, anche in vista dei Mondiali del 2022 che si giocheranno nell'Emirato. La missione della grillina, che si porta nel trolley tutti i problemi per l'inchiesta di Tor di Valle, è diventata subito un caso. Con tanto di polemiche. Il Pd, con il consigliere Marco Palumbo, va subito dritto al problema: «Perché la Raggi incontra in Qatar e non nelle sedi opportune i dirigenti del Club dopo tutto quello che è successo?». E anche il deputato dem Roberto Morassut batte su questo tasto: «Cosa va a fare? Mentre Roma è paralizzata, con tre fermate della metropolitana del centro storico chiuse e non ha più impianti per il compostaggio dei rifiuti, la sindaca se ne va in Qatar per rafforzare sedicenti rapporti di collaborazione in ambito culturale».
La risposta del Campidoglio, colto un po' in contropiede, è sulla difensiva: «Gli incontri con i referenti del progetto dello stadio a Tor di Valle si svolgono esclusivamente nelle sedi istituzionali proprio per evitare qualsiasi tipo di interpretazione».
Bisognerà dunque capire se la linea «nemmeno un caffè» con i vertici giallorossi terrà. Di sicuro, il Campidoglio deve prendere una decisione complicata. Anche perché la seconda parte dell'inchiesta non ha messo solo fuorigioco De Vito. Al momento, si cerca di capire anche il futuro di Daniele Frongia, assessore allo Sport «congelato» in quanto indagato per corruzione per presunti favori chiesti al costruttore Luca Parnasi. La sua posizione, come trapela dai suoi legali, volge verso l'archiviazione. E così regna la cautela. Che fa il paio con quella sullo stadio, la grande opera su cui anche Luigi Di Maio inizia ad andare con i piedi di piombo.
Simone Canettieri
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11967 il: 27 Mar 2019, 07:06 »
Roma che caos
Attacco M5S, stadio in bilico. Ma Pallotta: «Lavori nel 2019» (Gazzetta dello Sport 27 Marzo 2019)


Lombardi e Ruocco: «Raggi annulli la delibera». Il club: «No, si vada avanti»

Alessandro Catapano

Con sincera inconsapevolezza, la Raggi e la Roma volano nello stesso posto, nelle stesse ore, per missioni non dissimili – la sindaca per rafforzare gli scambi culturali della città, il club per incontrare i propri partner –, generando una ridda di voci, alcune surreali – vuoi vedere che sono andati fino in Qatar per fare il punto sullo stadio? –, che comunque ad un certo punto della giornata costringe ilCampidoglio a diramare una nota ufficiale, in cui si precisa che «la Sindaca incontra i referenti del progetto dello stadio a Tor di Valle esclusivamente nelle sedi istituzionali, proprio per evitare qualsiasi tipo di interpretazione».

LA GUERRA Il guaio, per la tenuta della giunta Raggi e, conseguentemente, per il destino del progetto, è il fuoco amico che ha acceso la nuova inchiesta penale sullo stadio, alimentato dal vento di mal di pancia sempre più acuti, vuoi per gli sviluppi dell’inchiesta penale – le ultime intercettazioni imbarazzano ulteriormente Daniele Frongia –, vuoi per il calo vertiginoso di popolarità che l’azione di governo, a Roma e nel Paese, sta portando ai Cinque stelle. Un crollo verticale che rischia di trascinare con sé le ambizioni dei romanisti, che James Pallotta ieri ha provato comunque a rinverdire. «Vogliamoiniziare i lavori entro il 2019 e dare alla Roma lo stadio che merita», ha detto il patron rispondendo agli ascoltatori di Teleradiostereo. Un orizzonte dai contorni di nuovo sfumati. «I tifosi vogliono lo stadio per loro e per stare più vicino alla squadra», ha aggiunto Pallotta. Ambizione più che legittima, che l’incertezza politica generata dalla seconda ondata dell’inchiesta rischia di svilire o quantomeno ulteriormente ritardare. Ieri, mentre la città annaspava come ogni giorno nei suoi deliri – rifiuti in fiamme, stazioni della metro chiuse, aggressioni nei quartieri bene – e la sindaca volava in Qatar, apostrofata anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini – «I romani meritano una città migliore » –, il progetto Tor di Valle tornava ufficialmente terreno di scontro politico, stavolta tutto interno al Movimento. Inequivocabile Roberta Lombardi, intervistata da Repubblica. «La Raggi non può continuare come se nulla fosse – ha detto la capogruppo M5S alla Regione Lazio –, sullo stadio il Consiglio comunale dovrebbe annullare in autotutela la delibera, perché, come ha detto la Procura, è possibile ci sia stato un vizio nell’individuazione dell’interesse pubblico». Allusione grave, fino a ieri rimasta sottotraccia, comel’eventualità che il costruttore Parnasi, pur sotto processo, incassi una ricca plusvalenza a conclusione dell’iter amministrativo. «Si può lavorare con l’As Romaper individuare un nuovo sito – ha spiegato la Lombardi –. Sarebbe un danno per Parnasi che invece alla firma della convenzione tra Eurnova e Comune realizzerebbe una plusvalenza di 80 milioni di euro». Parole rilanciate da un tweet della collega di partito Carla Ruocco, presidente della Commissione Finanze della Camera. «#Stopstadioroma. La politica difenda i cittadini. Il parere del Politecnico dipinge scenari catastrofici: arresti per corruzione, interesse pubblico forse viziato, viabilità paralizzata. Una domanda alla Giunta capitolina: chi ci guadagna da tutto ciò?! #azzeriamo #ripartiamo».

LA PROPOSTA Azzerare non si può, non per la Roma, che a dispetto delle teorie amministrativiste continua a ritenere il via libera a costruire il nuovo stadio a Tor di Valle un «diritto acquisito », per cui ha investito già poco meno di 80 milioni. Ed è improbabile che a Trigoria sposino il nuovo invito del sindaco di Fiumicino Esterino Montino. «Facciamolo qui, abbiamo duecento ettari edificabili».
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11968 il: 27 Mar 2019, 07:08 »
Il retroscena

La non risposta della sindaca Dire «sì» adesso non è conveniente (Gazzetta dello Sport 27 Marzo 2019)

Siamo onesti: l’unica preoccupazione che governa questa vicenda non è l’utilità pubblica dell’opera – che altrimenti l’arresto dell’ex presidente del Consiglio comunale avrebbe dovuto rimettere pesantemente in discussione –, ma la convenienza politica che autorizzarla o meno garantisce.

GIRAVOLTA Alla fine del 2014, il dossier Tor di Valle ottenne dalla maggioranza Marino il bollino di interesse pubblico con il fiero e sdegnato «no» dei quattro consiglieri d’opposizione del M5S, De Vito, Frongia, Raggi e Stefàno. «È una speculazione, in quell’area non si può fare», denunciarono. Due anni fa, la Giunta Raggi soffiava sul progetto riveduto e corretto – tre torri e qualche opera pubblica in meno lo avevano reso improvvisamente digeribile – perché ottenesse rapidamente un nuovo ok dall’Assemblea capitolina, il costruttore Parnasi era assurto a nobile mecenate con cui scendere a patti, gli ortodossi grillini venivano messi o tacere o in qualche caso espulsi. L’hashtag di tendenza era diventato #lostadiosifa. Era cambiato il contesto, d’altronde: il M5S era al governo, aveva già detto di no alle Olimpiadi e alla Metro C, ed era già esploso il bubbone Marra. Dire di no anche allo stadio della Roma, poteva risultare politicamente sconveniente. Oggi – è fin troppo facile comprenderlo –, l’imbarazzo sta nel farlo andare avanti. Il consulente Lanzalone a processo per corruzione, il presidente del Consiglio comunale De Vito in carcere e il fedelissimo Frongia indagato. Intercettazioni che potrebbero inguaiare qualcun altro. Mentre la città collassa quotidianamente tra montagne di rifiuti, buche sempre più grandi e trasporti sempre meno efficienti. Quanto basta per indebolire la sindaca e riaccendere il fuoco amico, dalla Lombardi alla Ruocco; per immobilizzare i funzionari e terrorizzare i consiglieri che dovrebbero votare variante e convenzione urbanistiche. Ma chi si prende questa responsabilità, oltretutto con le Europee all’orizzonte, mentre a Palazzo Chigi sul tema è calato un silenzio raggelante? Perfino la Raggi, qualche sera fa in tv, è apparsa per la prima volta titubante, incapace di rispondere ad una domanda che evidentemente semplice non è più: lo stadio si farà? Come la rivoluzione in quella canzone di Gaber: oggi, no. Domani, forse. Ma dopodomani, sicuramente.
a. cat.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11969 il: 27 Mar 2019, 07:09 »
Lo stadio di Tor di Valle è un fattore decisivo per le sorti future della squadra. E il boss lo sa
 
Ecco perché Pallotta non molla (Corriere dello Sport)
 
L’impianto di proprietà può fruttare tra i 50 e i 60 milioni di introiti annui. E tanti altri vantaggi, anche sul piano dell’immagine
 
di Marco Evangelisti
ROMA

 
Ma poi, è così importante costruirlo davvero questo stadio? A dispetto dei santi, dei critici d’arte, degli osservatori di volatili e dei magistrati inquirenti? In effetti nessuno di tali settori della società è per principio contrario alla realizzazione dell’impianto - Tor di Valle che diventa improvvisamente un’oasi naturalistica fa parte delle bizzarrie dell’epoca - e comunque i numeri dicono di sì: per la Roma sarebbe una svolta. Del resto farsi le partite in casa propria è stata una svolta anche per la Juventus, che adesso si trova dove la vedete ed è partita all’inseguimento della top class europea quadruplicando i ricavi nelle prime cinque stagioni di Stadium.
 
Se la Roma rimane senza l’impianto di Tor di Valle, e non è da escludere ad annusare l’aria, rischia di restare imprigionata nell’illogico ciclo commerciale vendi i giocatori migliori e spera di trovarne altri. Un meccanismo che a un certo punto porta l’entropia del sistema a livelli insopportabili: un buon esempio delle conseguenze si rintraccia già in questa stagione. Avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni del club, il modo sano di sbarcare il lunario prima che lo stadio facesse scorrere latte e miele. Nell’attesa, la Roma gira nel deserto da sei anni e tre mesi, anche sette anni se andiamo alle radici dell’idea.
Ora, non esageriamo: non è che lo stadio sia una medicina universale a a effetto immediato. Dipende anche da come lo gestisci e da come investi le risorse. Non esiste, neppure nelle analisi condotte dalla Roma stessa, una valutazione puntuale di quanto frutterebbe possedere un impianto e di conseguenza di quanto costerebbe non vederlo realizzato. Qualche valutazione sensata però è lecita. Nel più recente rapporto Deloitte sugli introiti dei maggiori club europei i ricavi da stadio dei giallorossi sono stimati in 35,4 milioni di euro, in coda a un’annata particolarmente felice. Quelli della Juventus, che ha un budget complessivo di quasi 150 milioni superiore, valgono invece 51,2. La differenza di 15,8 praticamente coincide con quella calcolata attraverso un altro sistema: moltiplicando la differenza di redditività dei singoli posti per le presenze effettive allo stadio.
Possono sembrare pochi spiccioli, ma se li consegnate all’amministratore di una società di calcio pure di fascia alta vedrete i suoi occhi accendersi. Senza contare che bisogna aggiungere qualcos’altro al calcolo. Per esempio il contributo dello sponsor che darebbe il nome al nuovo stadio. Nel caso di Juventus e Allianz sono 6,25 milioni all’anno. Inoltre il progetto della Roma comprende, oltre a qualche spesa supplementare (a partire da quelle di uso e gestione, circa 3 milioni annui), ricavi ulteriori. Per esempio una percentuale del 10% su eventi organizzati da terzi, tipo i concerti. E gli accresciuti introiti dagli esercizi commerciali. E la prevista maggiore affluenza di pubblico: se oggi all’Olimpico è di circa 38.000 spettatori, in un impianto più accogliente e moderno il cui scopo sarebbe di essere riempito a ogni giornata (52.500 la capienza) non è imprudente alzare l’asticella di almeno 10.000 presenze a gara. Lasciamo stare l’appeal, il richiamo per partner internazionali, la crescita di valore del marchio.
Del resto il presidente James Pallotta ha garantito che il surplus di ricavi sarebbe investito per la maggior gloria della squadra. Fino a prova contraria vale la parola. Per farla breve, alcuni analisti stimano in 50-60 milioni l’introito annuale di Tor di Valle. Distanti, per dire, dai 144,8 del Barcellona come dai 103,8 del Bayern, ma si sa che l’Italia è un animale calcistico diverso. Si capisce a questo punto perché Pallotta abbassi la testa e tiri dritto, dicendo a Teleradiostereo: «Vogliamo iniziare i lavori entro il 2019 e dare alla Roma lo stadio che merita. I tifosi desiderano lo stadio per loro e per stare più vicino alla squadra». E si capisce perché il club mediti una causa arcimilionaria. Ma questa strada è impervia, come raccontiamo accanto.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11970 il: 27 Mar 2019, 07:10 »
La situazione - L’Assemblea Capitolina è spaccata
 
Il voto è diventato una trappola La Raggi e la Roma vanno in Qatar (Corriere dello Sport, 27 Marzo 2019)
 
Smentito ogni incontro, ma gli sponsor del posto aspettano notizie
 
di Marco Evangelisti
ROMA
 
Si marcano da vicino. Magari avviene per puro caso. La tesi che sia la Roma sia il Campidoglio propugnano è quella dell’incrocio imposto dal fato, oh, ma guarda che combinazione, anche voi in Qatar? Sono andati ieri a Doha la sindaca Virginia Raggi e il suo staff per parlare con l’emiro di un progetto culturale e anche un’ampia delegazione della Roma per un workshop con gli sponsor. Tutti i vertici, Pallotta a parte: Baldissoni, Fienga, Totti, Calvo.
 
Rapide e implacabili sono calate le prese di posizione degli oppositori dell’amministrazione. Tanto da spingere il Campidoglio a rilasciare una nota: «La missione istituzionale in Qatar della sindaca di Roma Virginia Raggi è finalizzata esclusivamente alla definizione e al rafforzamento di rapporti di collaborazione in ambito culturale. La visita della sindaca è già definita da giorni con impegni istituzionali e incontri bilaterali. Durante il viaggio non è previsto alcun incontro della prima cittadina con i dirigenti dell’A.S. Roma, come invece riportato erroneamente da alcune notizie stampa. Si precisa, inoltre, che la sindaca incontra i referenti del progetto dello stadio a Tor di Valle esclusivamente nelle sedi istituzionali proprio per evitare qualsiasi tipo di interpretazione».
Stiamo alle comunicazioni ufficiali, anche se la combinazione e il qui e l’ora restano davvero sorprendenti. Per buona misura ci sono anche i rappresentanti della Qatar Airways, sponsor titolare della Roma e principale candidata ad acquistare i diritti sul nome dello stadio, se mai lo costruiranno. Il futuro dell’impianto galleggia su una situazione politica quanto mai fluida e in ebollizione. C’è la questione del parere dell’avvocatura sulla possibilità da parte della Roma di avviare una causa di risarcimento, parere prima esplicito, poi in una seconda versione reso segreto e ora perduto chissà dove, come registrava ieri Il Fatto Quotidiano. C’è soprattutto un clima politico sempre più confuso e una città in cui si vive nell’attesa di ulteriori sviluppi delle indagini per corruzione che sfiorano la vicenda dello stadio.
Oggi come oggi su 48 membri dell’Assemblea Capitolina (più la Raggi) che dovrebbe votare (ma quando?) il via libera definitivo i consiglieri del Movimento 5 Stelle sono 27. La Grancio è passata al gruppo misto, il presidente De Vito è agli arresti. Due (la Montella e la Guerini) si sono detti contrari allo stadio. almeno altri due sono su posizioni di attesa. Ma vanno prese in considerazione le pressioni che arrivano da altre zone della politica (l’influente capogruppo alla Regione Lazio, Roberta Lombardi, su Repubblica ha ribadito il suo no invitando la Roma a una ricerca comune di siti alternativi), le difficoltà nazionali del Movimento, la voglia delle opposizioni in Campidoglio di dare una spallata definitiva alla giunta Raggi. Non è difficile far saltare, se non la maggioranza relativa, almeno il numero legale al momento del voto sullo stadio. Che infatti l’amministrazione continua a far slittare, sperando che il tempo galantuomo inventi una via d’uscita.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11971 il: 27 Mar 2019, 07:11 »
Il parere legale
 
«Una causa al Comune? Effetti modesti» (Corriere dello Sport, 27 Marzo 2019)
 
Roma - (m.e.) Qualora lo stadio di Tor di Valle si arenasse sulle secche della politica, il club sarebbe pronto a intentare una causa all’amministrazione comunale con relativa richiesta di risarcimento. Marcello Clarich, professore ordinario di diritto amministrativo presso l’università di Roma La Sapienza, non ritiene però che gli effetti sarebbero particolarmente significativi: «La Roma può certamente ottenere un ristoro, visto che il progetto è passato attraverso la conferenza dei servizi decisoria. Impossibile però pretendere il risarcimento per i mancati introiti derivanti dalla gestione dello stadio, visto che non è stato firmato alcun contratto. Vale il principio di buona fede, quindi il club aveva tutti i motivi per andare avanti. Ciò che può ragionevolmente chiedere è il riconoscimento delle spese sostenute ed eventualmente qualche danno supplementare, non di più. In caso di successo della Roma, la Corte dei Conti potrebbe aprire un procedimento nei confronti di chi ha firmato gli atti. Ma si dovrebbe riscontrare dolo o colpa grave».
Sulla stessa linea, ma più duro nel giudizio politico, l’avvocato Gianluigi Pellegrino, esperto di diritto amministrativo: «Un indennizzo sì, un risarcimento no. Roba da poco. Tengo a dire però che il Comune non ha alibi, che decida di fermarsi o di andare avanti. Se esistevano le condizioni politico-amministrative per costruire lo stadio quando è stato approvato l’interesse pubblico, ora vale lo stesso. Legittimo cambiare idea, non appellarsi a uno spauracchio legale che non c’è. Neppure se si teme un harakiri politico».

Offline galafro

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2617
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11972 il: 27 Mar 2019, 07:27 »
Beh in un paese dove i ladri chiedono risarcimenti ai derubati, ci sta che Pallotta chieda il suo risarcimento
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11973 il: 27 Mar 2019, 07:48 »
Chi vive Roma quotidianamente tra buche, immondizia e trasporti non non può non rendersi conto che negli ultimi due anni la situazione è precipitata...

Stiamo diventando una metropoli di terzo mondo... Che schifo

E tutti gli sforzi sono dedicati allo stadio???

Offline scintilla

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2626
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11974 il: 27 Mar 2019, 08:03 »
La Raggi a Doha come Marino a Boston, troppe cimici a Roma.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11975 il: 27 Mar 2019, 08:31 »
LIMORTACCIDOHA.

Offline Slasher89

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15603
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11976 il: 27 Mar 2019, 08:37 »
Raggi, Roma e Qatar Airways (lo sponsor più interessato a dare il nome al merdodromo) tutti insieme a Doha.

Nuove vette di mafiosità.

Offline BomberMax

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20051
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11977 il: 27 Mar 2019, 09:05 »

 
mortaccci vostra mafioosi demmerda

Offline pan

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11978 il: 27 Mar 2019, 09:42 »
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #11979 il: 27 Mar 2019, 10:23 »
Mar1 attacca pesantemente il fatto e in particolare Padellaro, che avrebbe scritto nel suo fondo che la truffa l'avrebbe subita Pallotta. Parte lesa, povero Pallotta.
Anche stavolta tocca dare ragione all'ex nar: travaglio e il fatto scandalosi.
 

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