Il solito dilemma dei trasporti e la convenzione urbanistica: il piano del club non decolla
Nuovo stadio Roma tutto in autunno (Corriere dello Sport, 30 Agosto 2019)
L’assemblea comunale ne riparlerà da ottobre E così Pallotta rinvia il suo viaggio nella Capitale
di Marco Filacchione
ROMA
Non sarà la ripresa settembrina a portare novità sostanziali sulla vicenda dello stadio giallorosso. La questione non sembra infatti tra le priorità attuali dell'Assemblea capitolina che, dopo la pausa estiva, tornerà a riunirsi probabilmente il 5 settembre. A tenere banco nei prossimi giorni saranno altri temi, primo fra tutti il possibile ritorno in Consiglio del presidente Marcello De Vito, dopo che la Cassazione ha in parte smontato le accuse che, proprio nell'ambito della vicenda stadio, ne avevano provocato l'arresto nel marzo scorso. L'udienza davanti al tribunale del riesame, che dovrà confermare o meno gli arresti domiciliari per De Vito, è fissata per il 10 settembre.
trasporti. Gli ultimi sussulti sul fronte stadio si sono registrati ai primi di agosto, quando il dipartimento regionale urbanistica ha firmato un parere secondo cui i privati hanno l'obbligo di potenziare la ferrovia Roma-Lido, ma in caso di ritardo rispetto alla inaugurazione dell'impianto, «sarà compito del Comune risolvere il problema del trasporto, con la predisposizione di una rete su gomma». Dell'argomento si ricomincerà a parlare concretamente ai primi di ottobre, quando (a meno di rivolgimenti sempre possibili) si affronteranno gli ultimi due step che separano il progetto dal definitivo via libera: la convenzione urbanistica (l'atto attraverso il quale si distinguono le opere pubbliche da quelle a carico dei privati) e la variante al piano regolatore generale.
attesa. Nell'attesa sempre più impaziente che la via crucis abbia fine, James Pallotta ha deciso di procrastinare una visita a Roma che manca dal 2 maggio 2018, giorno di Roma-Liverpool. Nella sua lunga lettera ai tifosi del 31 maggio scorso, il presidente giallorosso aveva fatto mea culpa: «Avrei dovuto essere di più a Roma. Questo è stato un grave errore, la prossima stagione ci sarò». Nei suoi piani il viaggio doveva coincidere con concreti sviluppi sul fronte stadio, previsti ottimisticamente per settembre. Vista l'assenza di novità, ha deciso di far slittare il ritorno almeno di un mese.