La vicepresidente del Pd a favore del progetto, in controtendenza con l’ala romana
Assist per Tor di Valle (Corriere dello Sport, 9 Novembre 2019)
Serracchiani: «Roma merita uno stadio nuovo». Pelonzi replica: «Vero, ma con un iter corretto»
di Guido D’Ubaldo
inviato a Parma
Lo stadio della Roma continua a far discutere e crea divergenze anche nel Pd. Ieri Debora Serracchiani, vice-presidente dei dem, è intervenuta sulla questione di Tor di Valle, per la quale il Pd romano, capeggiato da Giulio Pelonzi, è sempre stato contrario. La Serracchiani ha detto: «Penso che Roma meriti uno stadio nuovo, bello. Con grande coraggio a Udine è stato realizzato dall’Udinese uno dei più grandi investimenti fatti in Italia nello sport, che tra l’altro ha permesso di recuperare il vecchio stadio senza costruirne un altro e lasciare quello vecchio in abbandono come abbiamo visto qui a Roma al Flaminio. Un grande investimento che ci ha dato uno degli stadi più belli dove giocare. Mi domando: come mai Roma, Lazio e poi dopo Milan e Inter per San Siro non possono pensare ad avere uno stadio fatto bene, serio con tutti i crismi della sicurezza che ci permettano di andare a vedere le partite con grande serenità e anche di tifare nel modo giusto? Io penso che lo sport deve star fuori da tutte queste dinamiche che riguardano la politica, ma deve essere messo nelle condizioni di fare e non deve essere una mangiatoia. Secondo me il nuovo stadio della Roma dobbiamo vederlo. Dopo di che, sono una persona con i piedi per terra e credo che Roma debba risolvere un sacco di problemi prima dello stadio», ha detto a Radio Radio.
POSIZIONI. Parole che hanno il significato di un’apertura, in controtendenza rispetto alla linea espressa dal Pd romano. Ieri Giulio Pelonzi ha commentato le parole della vice-presidente: «Condivido l’auspicio che Roma e Lazio debbano avere il loro stadio e che vada fatto in fretta, per fare in modo che la Capitale sia all’altezza delle grandi città europee. Inoltre gli impianti di proprietà renderebbero i due club più forti e competitivi. Per avere gli stadi in fretta ci vuole un’amministrazione che marci spedito, invece questa ha messo in campo una progetto lacunoso. La bozza di delibera ha mille difetti, soprattutto per il trasporto e la sicurezza. Gli stadi si possono fare in tanti modi, ma sempre nel rispetto delle leggi. Trovo difficile che questa delibera possa andare in porto. Non credo che ci sia divergenza tra le nostre posizioni, la Serracchiani ha espresso un auspicio, ma anche lei sa che ci sono anche altri problemi. Questa amministrazione è così affannata da altri problemi che lo stadio non può essere una priorità. Bisogna usare le procedure corrette».
SCENARIO. Intanto all’interno del M5s si punta a ricompattare la maggioranza sullo stadio, superando molte perplessità. In questa direzione si sta muovendo Giuliano Pacetti, capogruppo del M5s in Campidoglio, fedelissimo della Raggi. Lui è convinto che si possa garantire la maggioranza, in aula deve arrivare la precisa indicazione politica. I summit tra Comune e proponenti vanno avanti. Nel frattempo anche la giustizia fa il suo corso. Virginia Raggi è stata chiamata dalla Procura a testimoniare per ricostruire le vicende di corruzione sorte attorno al progetto di Tor di Valle. Con la sindaca anche alcuni ex assessori e il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni. Gli imputati sono 13, Parnasi compreso, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al traffico di influenze o di semplice corruzione.