Te la do io Boston

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6820 il: 01 Set 2018, 22:58 »
Capello - E' scappato de notte co 'aa Mazda
Ranieri - Minestraro, catenacciaro, er solito romano romanista testaccino.
Luis Enrique - Ma che e' un allenatore? Giovane inesperto e' venuto qui a fare la gavetta? Via a calci in culo (e intanto triplete col Barcellona).
Rudi Garcia - Er classico franzoso irascibile, non ha gioco non ha schemi non ha vinto un cazzo via a calci in culo e subito dentro Conte.
Zeman - Er classico vecchio 'mbriacone sempre co' sto sigaro m'bocca, ancora co' sto quattrotrettre ormai superato, c'ha sempre 'oo stesso modulo e n'ha mai vinto n' cazzo.
Spalletti - Piccolo uomo che ha messo fuori rosa la piu' grande leggenda di tutti i tempi. Fuori a calci nel sedere e chiamiamo subito Conte libero.
Di Francesco - N'ce sta a capi' n'cazzo, n'cia' ggioco, n'cia' schemi, troppo amico dei giocatori, cacciamolo via subito se volemo fa' 40 punti il prima possibile e chiamiamo subito

Offline hafssol

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6821 il: 01 Set 2018, 23:04 »
subito dentro Conte.

chiamiamo subito Conte libero.

chiamiamo subito

Adesso finalmente ho capito: la squadra del regime direttamente con il presidente del Consiglio in panchina. Che non a caso è riommertista.
Giusto?
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6822 il: 02 Set 2018, 00:10 »
Adesso finalmente ho capito: la squadra del regime direttamente con il presidente del Consiglio in panchina. Che non a caso è riommertista.
Giusto?

In effeti, dopo 91 anni, un altro incesto in vista.

Offline Palo

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6823 il: 08 Set 2018, 08:26 »
“Monchi ha disintegrato l’anima di questa Roma
"Questa Roma è costruita male, molto male e gestita peggio. Smontata pezzo a pezzo nella sua anima forte e farcita di doppioni”
di Giancarlo Dotto
martedì 4 settembre 2018 08:45
Cos’è? Un incubo o solo uno scherzo di pessimo gusto? Il tifoso romanista si stropiccia, preso a schiaffi e morsi dal sadico di turno. Cambia canale per dimenticare e incappa nei gol di Salah, Pjanic, Nainggolan, i due, dico due, di Defrel, nelle imprese persino di Gervinho, dico Gervinho, dato per estinto, e in quelle di Alisson(che, anche quando fa la cavolata, la fa per eccesso di sicumera e sai che da lì in poi diventerà un portiere migliore perché lui è un uomo migliore). Cambi e ti ritrovi il tuo amato Strootman dentro la maglia del Marsiglia, man of the match subito vincente a Monaco. Cosa fai, quando l’incubo è un nodo scorsoio? Metti la testa sotto l’acqua fredda, lasci sbollire rabbia e frustrazione, e tutto diventa all’incanto limpido. Chiaro come la faccia della tua mamma.
Ramon Rodriguez Verdejo, detto Monchi. Bel tenebroso di Andalusia appena smentito da una voce che inclina allo squittire (capitava anche a Marlon Brando, senza che questo ne intaccasse il carisma). La doccia gelida strappa il velo di Maya e ora vedi le cose nella loro nuda e cruda verità, Come quando, da ragazzo incline ai confessabili peccati di onanista, sognavi d’inforcare gli occhiali miracolosi per vedere le donne sotto gli abiti. Eccolo Monchi, una bella e abile donna, una fama che la precede, e tu che lo ospiti a casa tua come fosse una dea, con tutti gli onori, la ricopri di tutto, soldi, premure e attenzioni, perché lei ti porterà in paradiso, e poi un giorno ti svegli e scopri che sei finito in cantina, gli stracci addosso appena per una dignitosa esistenza.
Improvvisamente lucido e verace, fuori dal potente narcotico che ti aveva indotto a trasfigurare le fattezze della tua bella, passi in rassegna i due anni di Monchi alla Roma e metti in fila: le cessioni di Salah, Rudiger e Paredes, uno dei cinque più forti attaccanti al mondo, il giovane, amatissimo centrale difensivo titolare della Germania e un talento che è molto più una promessa. Arrivano Moreno, Schick, Kolarov, Gonalons, Defrel, Ünder, Pellegrini e Karsdorp. Funziona solo il trentatreenne serbo, quello che oggi sembra invecchiato di colpo. L’olandese è bravo ma ha un ginocchio molto inguaiato, più di quanto la Roma sappia o mostri di sapere. Non giocherà mai. Moreno transita, fugace come un clandestino a bordo, Gonalons e Defrel restano fantasmi, Pellegrini va e viene, Ünder gioca da talento una decina di partite, anche meno. Schick vale due anime in pena. La sua e quella di Di Francesco che non sa che farne. A tal punto che la cessione di Dzeko a gennaio è cosa fatta, con tanto di comunicazione a Pallotta. Ma i Dzeko puntano i piedi, lui e la moglie. Grazie di esistere! Con Dzeko (e con Alisson e Perotti) si arriva in semifinale di Champions. Eccitante ma quanto mai fuorviante favola. La Roma vince il girone con la marziana performance da buttafuori di Alisson all’Olimpico contro l’Atletico, a sua volta suicida nell’irripetibile impresa di non vincere due volte due con gli azeri del Qarabag. Pessimi in Coppa Italia, mediocri in campionato e nella doppia sfida con lo Shakhtar (la perdi fuori e stiracchi l’1 a 0 a Roma, grazie ancora a Perotti di esistere). Strabella due volte con il Chelsea e una volta con Barcellona e Liverpool, ma chi può negare che questa Roma, con i suoi undici, possa battere chiunque nei novanta minuti, avendo talento a quintali e smisurato orgoglio?
In quegli undici, titolari e leader, in campo e nello spogliatoio ci sono Alisson, Nainggolan e Strootman. Tutti e tre allontanati dalla Roma, in cambio di vaporose plusvalenze. Abbiamo capito bene? Si, avete capito bene. Ma, allibite! I tifosi romanisti non si rivoltano. Non scendono in piazza (a parte la Sud con il suo impeccabile striscione). Monchi è ancora una bella donna. Nel frattempo, all’Anfield Road fanno ogni volta 3 minuti di cori per Momo Salah, si fanno proni per Alisson, a Milano e a Marsiglia si spellano per ninja e lavatrici. Udite! A Roma arriva un perticone vichingo, un eccellente ragazzo ma fallato in almeno due fondamentali, sta incollato tra i pali e non gioca con la squadra, non legge il calcio che accade, caso straziante le due qualità principali di Alisson. Si può prendere Areola, ma Monchi vuole solo Olsen. Arrivano per cifre molto corpose Pastore e la sua elegantissima evanescenza (a Parigi era da un pezzo scivolato tra le ombre). Arriva Nzonzi, più caro e più vecchio di Strootman, e ci si chiede se potrà mai giocare con De Rossi, stesso passo monumentale ma lento, arriva Marcanoche sembra la copia in minore di Fazio. Arriva, strapagato, Cristante, che è stato grande per un girone e mezzo solo con Gasperini. Arriva Santon e i tifosi non la prendono niente bene. Arrivano tre belle promesse, Kluivert su tutte, che però ha due peccati da mondare, è giovane e un po’ anarcoide. Come con Mahrez l’anno prima, si replica la farsa. Malcom, questa volta, sfiora il volo per Ciampino. Resta impraticabile l’enigma Schick per il povero Eusebio. I dolori del giovane Patrick continuano ad ammorbare Trigoria.
Ci vuole il crudo gong dei risultati per svegliare la ferocia di piazza. Hai 4 punti dopo 3 partite, ma solo perché due solisti si sono inventati a fine partita una vittoria dal nulla a Torino e perché l’Atalanta, in quel primo tempo, ne ha fatti solo tre invece che cinque a fronte dell’irripetibile singolarità del tacco di Pastore. Questa Roma è costruita male, molto male e gestita peggio. Smontata pezzo a pezzo nella sua anima forte, De Rossi e Florenzi a parte (Dzeko, pure lui era stato venduto). Farcita di doppioni e giocatori declinanti o di difficile collocazione.
Passi in rassegna la storia romanista di Monchi e non puoi non chiederti. Si poteva fare di peggio? Un debuttante avrebbe potuto fare di peggio? Un nemico della Roma si sarebbe disfatto con tanta leggerezza dei pezzi cardiaci della squadra? Di tutti i giocatori più amati, con tanto scientifico puntiglio? Quanto è rimasto a Siviglia Monchi e quanto di lui ha imparato ad amare Roma? “State certi, se non vincerò nulla salirò sul primo aereo e me ne andrò, non resterò un minuto di più”, detta in una conferenza stampa del precampionato e spacciata, anche a se stesso, come un’ostentazione di dignità. E che, invece, suona solo cinica e irrispettosa: “Io sono qui di passaggio, la valigia pronta. Fallirò? Pazienza. Ne troverete un altro, non sarò certo io a dovermi bendare le ferite”. A Roma, nella Roma, caro Monchi, non funziona così. A costo di fingere, devi saper dire che, se capiti qui, puoi viverlo in un solo modo, come fosse per sempre, anche sapendo che non sarà così.
E di Eusebio, mi direte, che si dice di lui? Dopo la doccia gelida e illuminante, Eusebio diventa un capitolo minore. “Minore” dice tutto. Anche e soprattutto quel difetto di personalità che mi è sempre apparso lampante, almeno quanto è buio il suo sembiante. Ho provato a innamorami della sua dedizione, della sua volontà, della sua applicazione. A quanto pare non bastano. Questa Roma è troppo (poco) per lui. La sua unica speranza? Quattro nomi. Kluivert, Coric, Zaniolo e Riccardi. Che diventino subito, qui e ora, le dirompente stelle di cui ha urgenza la Roma. Come fu, 25 anni fa, e allora si chiamava Totti.

Offline Palo

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6824 il: 08 Set 2018, 08:26 »
Stavolta Dotto l'ha toccata pianino ...

Offline galafro

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6825 il: 08 Set 2018, 09:00 »
Dotto ha fatto un bel pezzo, ma come al solito i merdaioli non guardano lontano e non si chiedono perché. Il perché si chiama rientro. Si è giocato abbastanza in 7 anni perdendo 40 milioni l’anno, ma il grande business non arriva, anzi forse non arriverà più. E allora l’americano non parla a vanvera quando dice che in tal caso lo dovranno andare a trovare a Boston.
Nel frattempo comincia a spicciare casa. Non solo facendo plusvalenze ma anche riducendo gli ingaggi. Insomma rientro e ridimensionamento, il tempo delle vacche grasse è scaduto, non c’entra nulla Monchi, lui è un semplice esecutore di ordini.

Offline Palo

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6826 il: 08 Set 2018, 19:19 »
In vero ci sarebbe anche un bond da rimborsare

Offline seagull

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6827 il: 08 Set 2018, 23:10 »
Un ammasso di merda scritta, per difendere la merda, comunque.
Con Tare non sono così ‘soft’, mai.
 :asrm :asrm :asrm

Offline PARISsn

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6828 il: 09 Set 2018, 12:12 »
mah...pezzo divertente e vero per quanto riguarda lo smantellamento ormai sotto gli occhi di tutti e i conseguenti risultati...pero' si guarda bene dal toccare il problema di fondo...cioe' la necessita' di Pallotta di fare cassa...Monchi obbedisce semplicemente a quelli che sono gli ordini di scuderia...vendere il vendibile e acquistare belle speranze sperando esplodono e farci plusvalenze tra un anno o due...l'ammeregano ha capito che  lo stadio non lo faranno...o se lo faranno sara' pronto tra 5 anni...nel frattempo sono 10 anni che chiudono i conti in rosso pesante...devono rimborsare bond e prestiti e ogni anno bisogna aggiungere decine di milioni al capitale...hanno gia' dato in garanzia i soldi derivanti dalla partecipazione alla champion da qui al 2022...e se non ci vanno ? Pallotta ha dato come garante per i suoi prestiti la AS Roma...se non paga li deve cacciare la roma quei soldi...ma la roma non è di Pallotta ? quindi Pallotta si fa garante da solo senza avere una breccola ? ( un inchiestuccia pure se questo non sarebbe male....ammesso avessimo giornalisti veri in Italia e non gente pagata per andare ad aspettare Malcon a fiumicino che non arriva  8) )....io non credo li faranno fallire mai...ma credo sia possibile gia' da quest'anno il fallimento sportivo....a quel punto si vedranno le conseguenze...magari finiscono in mano a un nuovo Anzalone... ;)

Online trax_2400

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6829 il: 09 Set 2018, 12:27 »
....a quel punto si vedranno le conseguenze...magari finiscono in mano a un nuovo Anzalone... ;)
Mah ... non lo so ... gli ammeregani dopo tutti questi anni sembrano dare garanzie certe di "attaccarsealca...".
Perché cambiare?
 :) :)

Offline anderz

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6830 il: 09 Set 2018, 14:17 »
Capello - E' scappato de notte co 'aa Mazda
Ranieri - Minestraro, catenacciaro, er solito romano romanista testaccino.
Luis Enrique - Ma che e' un allenatore? Giovane inesperto e' venuto qui a fare la gavetta? Via a calci in culo (e intanto triplete col Barcellona).
Rudi Garcia - Er classico franzoso irascibile, non ha gioco non ha schemi non ha vinto un cazzo via a calci in culo e subito dentro Conte.
Zeman - Er classico vecchio 'mbriacone sempre co' sto sigaro m'bocca, ancora co' sto quattrotrettre ormai superato, c'ha sempre 'oo stesso modulo e n'ha mai vinto n' cazzo.
Spalletti - Piccolo uomo che ha messo fuori rosa la piu' grande leggenda di tutti i tempi. Fuori a calci nel sedere e chiamiamo subito Conte libero.
Di Francesco - N'ce sta a capi' n'cazzo, n'cia' ggioco, n'cia' schemi, troppo amico dei giocatori, cacciamolo via subito se volemo fa' 40 punti il prima possibile e chiamiamo subito

A occhio e croce se ne so' scordati uno  8)
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6831 il: 09 Set 2018, 14:20 »
A occhio e croce se ne so' scordati uno  8)

Er Clásico Coppainfacciato?????  :pp :pp :pp :pp :pp :pp :pp :pp

Offline BomberMax

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19963
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6832 il: 17 Set 2018, 09:51 »



 :poof: :poof: :poof:

 :srm:
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6833 il: 17 Set 2018, 10:33 »
Oggi sara scempio totale.

Offline BomberMax

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19963
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6834 il: 17 Set 2018, 11:43 »
Oggi sara scempio totale.


no, sono molto soft, critiche durissime  ma con  toni soft  (immagino per via del funerale della moglie di Sensi)

Offline robylele

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36633
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6835 il: 17 Set 2018, 13:35 »
ho sentito per caso uno che prevedeva un justin kluivert più forte di CR7 entro 3 anni perché era del settore

 :sisisi:

Offline ES

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6836 il: 18 Set 2018, 14:01 »
Oggi ha detto chiaramente:
"ascoltate chivvepare, tranne er bidone demmerda".
Immagino si riferisse al poro galopeira, nevvero?
Belle guerre interne...😁

Oggi godibilissimo, purtroppo con radio Olympia a questi magnifici livelli rimango su Salomone e mi perdo molto di Marione.
Già è difficile lavorare con un orecchio solo, figuriamoci senza.
Ma ci sto provando, una radio a destra, una a sinistra, nel mezzo lavoro. Posso farcela 😎

Offline BomberMax

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19963
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6837 il: 18 Set 2018, 14:41 »
Oggi ha detto chiaramente:
"ascoltate chivvepare, tranne er bidone demmerda".
Immagino si riferisse al poro galopeira, nevvero?
Belle guerre interne...😁

Oggi godibilissimo, purtroppo con radio Olympia a questi magnifici livelli rimango su Salomone e mi perdo molto di Marione.
Già è difficile lavorare con un orecchio solo, figuriamoci senza.
Ma ci sto provando, una radio a destra, una a sinistra, nel mezzo lavoro. Posso farcela 😎

cioe' Salomone sta su radio Olympia?   orario? 

Offline zorba

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Re:Te la do io Boston
« Risposta #6838 il: 18 Set 2018, 17:46 »

Offline ES

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20560
Re:Te la do io Boston
« Risposta #6839 il: 18 Set 2018, 21:02 »
cioe' Salomone sta su radio Olympia?   orario?
Dalle 10:00 alle 14:00 Salomone co-conduce estremaLazio.
Grandi bordate ai lazialunti, finalmente una radio che ha alcune ( alcune) fasce godibili. Anche alle 14:00, Artibani, pezzo da 90 della contraerea contro il mondo dei non-vivi. Per finire dalle 21 Daniele Magliocchetti ( tranne oggi, il martedì) un serale da bersi in un sorso.

Dopo 14 anni di zombies, un avamposto di vivi schierati a battaglia.



 

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