Dal 1927 la maggica è un esperimento sociale, è l'oppio delle menti deboli, dei perdenti, di quelli che arrivano sempre ultimi e che, come diceva Goethe, non sanno darsi conto dei tremila anni di storia su cui sono seduti e rimangono nel buio vivendo alla giornata e fluttuando nel vuoto.
Come disse tempo fa un illuminato netter, a Roma c'erano i riommisti e gli fu data la maggica per sognare universi paralleli di vittorie e riscatti sociali.
Noi che apparteniamo alla the other side of the moon leggiamo ed ascoltiamo stupiti e divertiti le loro amenità ma non ne percepiamo la vera essenza, la disperazione, la tristezza; non comprendiamo che nelle loro semplici menti realtà e fantasia si fondono, la scatola interna svuota quella esterna e quella esterna svuota l'interna ed il destino è un cavolfiore che cresce uguale da tutti i lati e gli finisce sempre nel deretano.
La loro vita è fatta di sliding doors che ruotano sempre nel verso sbagliato, di Humprey Bogart che salgono sull'aereo, di Capitani Butler che li abbandonano sulle scale, di tesi che non sostengono le ipotesi.
Gli articoli dei loro cantori sono dei cammei; ciascuno a proprio modo sono rigurgiti di bile verdasta, smottamenti intestinali, grida di Munch per l'yin che non incontra mai lo yian.
Questa è arte!