Tratto da [...].it a firma di Roberto Arduini, finalmente qualche giornalista sta iniziando a scrivere cose sensate
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Se il pm di Cremona e di conseguenza il procuratore federale Palazzi hanno intenzione di fare una bella tombolata stile calcipoli lo facciano sapere chiaramente a tutti gli appassionati di calcio.
Perchè lavorare per sconfiggere definitivamente il cancro dei calciatori che combinano le partite è sacrosanto, farlo aprendo la pentola e tirando fuori più o meno a casaccio qualche nome di presunti coinvolti da offrire in pasto all'opinione pubblica, invece, è vergognoso.
E in questo senso hanno fatto veramente pensare le parole del pm di Cremona, Roberto Di Martino, che ha detto lunedì: "L'inchiesta non può mica durare all'infinito, siamo a corto di personale, anzi ringrazio tutti quelli che si stanno impegnando per portare avanti questo lavoro".
E no, caro Di Martino, così non va mica tanto bene. Perchè pulizia o la si fa per bene o non la si fa per niente, perchè il rischio di essere pressappochisti e sommari sarebbe decisamente troppo alto. Vogliamo parlare poi del blitz effettuato alle prime luci dell'alba nel ritiro di Coverciano? Una roba da film di Clint Eastwood, secondo molti più a favore di telecamere e giornalisti che altro
Giornalisti che, molte volte, vengono in possesso di atti che dovrebbero restare segreti. Con somma sorpresa, ad esempio, abbiamo visto nel primo pomeriggio di oggi che diverse testate giornalistiche erano in possesso del documento con cui la procura di Cremona, lo scorso tre maggio ha disposto l'iscrizione del difensore della nazionale Leonardo Bonucci nel registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva e alla truffa.
E infine, l'ultima considerazione. Assassini condannati in via definitiva come Luigi Spaccarotella e Annamaria Franzoni sono stati condotti in carcere soltanto dopo il terzo grado di giudizio, perchè fortunatamente, in Italia, si è innocenti fino alla fine di ogni iter giudiziario. Calciatori accusati di combinare incontri di calcio (reato odioso, ma non certo paragonabile ad un omicidio) sono già reclusi da cinque giorni. Qualcosa non torna e molti iniziano a pensare che qualcuno, da questa vicenda, stia cercando di trarre pubblicità e notorietà.
Bisogna dare un calcio alle scommesse illegali che rovinano il gioco più bello del mondo. Non un calcio alla giustizia. Che nessuno lo dimentichi. Mai.
Roberto Arduini