La mitologia della Lazio riporta spesso questa frase, una volta su tutte all'inizio della stagione del -9.
Di solito ci si riferisce ai giocatori, oggi però mi sembra che siano i tifosi a dover riflettere in merito.
Abbiamo perso l'ennesimo derby e messo in discussione quanto di buono fatto sinora.
Ma il campionato non è finito.
Mancano più di due mesi e siamo ancora in piena corsa per la Champion's League, così come siamo, cosa da non sottovalutare, due punti sopra le merde.
Due punti che, calcolando due scontri diretti persi, la dicono lunga su quale sia stato il nostro e il loro cammino.
Adesso non dico ce non si debba essere incazzati, ma per una volta, proviamo a tirar fuori il meglio della lazialità.
I piagnistei, i lamenti, i necrologi sul campionato della Lazio sono irritanti, addirittura ridicoli.
Pretendiamo che i nostri mostrino le palle in campo, quando devono comunque confrontarsi con il valore di un avversario, e noi non siamo capaci di mostrarle nemmeno allo stadio, per strada, in un forum.
Campionato finito un cazzo.
Mannamo via questo e quello un par de palle.
Magari lo si farà, ma solo alla fine.
Mancano nove partite, non poche. la classifica è, onestamente, incoraggiante. Siamo in zona europa, vicini alla CL, con sotto una squadra che l'anno scorso ci ha dato trenta punti. Quello attuale è tra l'altro il picco più basso di tutto il campionato, che mai eravamo scesi sotto il quarto posto. Siamo stati protagonisti e potremmo continuare ad esserlo, ma no!, restiamo a leccarci le ferite, che abbiamo perso il derby e moriremo tutti.
Invece di serrare i ranghi e fare l'unica cosa che può davvero tirarci fuori dai guai: vincere. Arrivare sopra le merde, dopo tanti anni, e magari andarci a prendere con un posto in CL quelle risorse economiche di cui noi abbiamo bisogno, togliendole proprio a loro.
Alla fine si faranno i conti, e chi dovrà pagare pagherà.
Ma metterci a sparare contro la Lazio oggi è fare il gioco dei romanisti.
So bene che ognuno è libero di scrivere quel che vuole, aprire i topic che crede e buttare il bambino con l'acqua sporca, magari per corroborare una presa di posizione (ah, la mediocrità!) che porta avanti da mesi.
Ma in questo momento la Lazio ha bisogno di laziali.
Mostriamoci tali, se ne siamo capaci, sennò staimocene a casa.
Alè, Lazio alè.