Dal Mag: Brividi di stelle

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Dal Mag: Brividi di stelle
« il: 13 Mag 2014, 10:42 »
amori«Ho tutta l’anima incrinata
di brividi di stelle».
(Salvatore Quasimodo)


E' successo. Fare pace con il passato, fare un passo avanti tutti, uscire dalle rispettive trincee. E un unico motivo ad unirci: l'amore per la Lazio che è più forte, più grande di qualunque odio. Di padre in figlio. Il padre di Gabriele Sandri e il figlio di Vincenzo Paparelli, di madre in figlia. Cuori in alto e brividi forti. Quanto è bello l'Olimpico che ha il cielo per bandiera, quanto è bella questa città nostra. Quanto è bella questa lazialità coi…

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porgascogne

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Re:Dal Mag: Brividi di stelle
« Risposta #1 il: 13 Mag 2014, 11:07 »
grande, Scura Signora
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Re:Dal Mag: Brividi di stelle
« Risposta #2 il: 13 Mag 2014, 12:44 »
Serata stupenda: ecco dove sono i Laziali...a chi diceva in questa città sempre più "inclinata" verso trigoria "nun superate i 20mila", io rispondo Lazio Patria Nostra non sarai mai sola!!!
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porgascogne

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Re:Dal Mag: Brividi di stelle
« Risposta #3 il: 13 Mag 2014, 14:31 »
peraltro, noi stiamo sottovalutando la mediaticità di quanto accaduto, nel peso fra diverse tifoserie sia nei confronti delle istituzioni che dell'informazione

questi (i fratelli) vengono da un campionato fantasmagorico, che glielo hanno rubato conte & chiellini, no?, so' tornati in CL dalla porta principale e colpi de garsia', sgervigno e mai con meglio senza

e se credevano de ave' sotterrato non solo i Laziali sotto 30 e passa punti, ma proprio l'annata demmerda dell'anno passato chiusa con la coppa in da face

ed invece: riflettori accesi sulla loro curva e su uno stadio che loro, in 4 anni di nuovo corso, non hanno MAI riempito con 65mila tifosi

ficcatevelo bene in testa (tanto spazio c'è)
I LAZIALI CI SONO, CI SARANNO, SEMPRE
Re:Dal Mag: Brividi di stelle
« Risposta #4 il: 13 Mag 2014, 16:09 »
E’ pazzesco, ma mentre mi emozionavo fino quasi alle lacrime vedendo quarant’anni di ricordi riaffiorare tutti assieme, centinaia di uomini con loro le loro storie, fatte di gioie (tante) e dolori (tanti anche questi), mentre accadeva tutto ciò mi è venuta in mente (sarò matto…) la canzone dei Vianella “semo gente de borgata”. L’accostamento non è in relazione alla nostra provenienza geografica (e non ci sarebbe niente di male), bensì da alcune frasi della canzone che, a memoria, mi sembrano calzare a pennello
“Da domani comincia er calvario
nun ce altro da fa'
finira' 'sto calendario
e quarcosa cambiera'
semo ricchi de volonta'...
Core mio,core mio
la speranza nun costa gnente
quanta gente c'ha tanti sordi
e l'amore no...

“Core mio,core mio
la speranza nun costa gnente
se potrebbe sta' pure mejo
ma che voi fa'..
per ora ce stai tu
er resto arivera'...”
AVANTI LAZIO, SEMPRE!

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