In merito alla vertenza tra Coni e Lazio, sul fatto che Lotito non possa ricoprire incarichi nelle federazioni di appartenenza vorrei riportare quanto prevedono i "Principi fondamentali per gli statuti delle federazioni" dove all'art. 7.4, 7° comma è riportato testualmente:
"Sono, altresì, ineleggibili quanti abbiano in essere controversie giudiziarie contro il C.O.N.I., le Federazioni, le Discipline Sportive Associate o contro altri organismi riconosciuti dal C.O.N.I. stesso".
Il concetto è ribadito nell'ultima parte del 1 comma dell'art. 29 dello statuto FIGC:
"Non possono altresì essere eletti coloro che abbiano come fonte primaria o prevalente di reddito un’attività
commerciale collegata alla FIGC, nonché coloro che abbiano in essere controversie giudiziarie contro il
CONI, le Federazioni o contro altri organismi riconosciuti dal CONI stesso"."
Effettivamente esiste una controversia tra La Lazio, rappresentata da Lotito, e il CONI, quindi Lotito ad oggi sarebbe di fatto ineleggibile.
Il problema è che Lotito non è stato eletto oggi, ma quando la controversia con il CONI non era ancora in essere.
Le norme in questione, se le leggiamo bene, escludono l'eleggibilità a coloro che hanno controversie giudiziarie con il CONI, ma non la decadenza delle cariche in essere.
Non esiste nessuna norma infatti, che impedisca a Lotito di continuare a mantenere la carica ricoperta fino alla sua naturale scadenza.
Io non sono un giurista di professione, ma un po' di diritto l'ho studiato, e a me questa presa di posizione del CONI mi sembra un abbaglio del CONI stesso perchè sta estendendo arbitrariamente la portata di una norma che invece è ben delimitata e si presta a poche interpretazioni.
E' possibile però che il tutto sia finalizzato a sfanculare Lotito, ma a questo punto l'unica cosa che mi preoccupa è la Lazio e i danni che indirettamente avrà, chiunque sarà il vincitore finale.