Tre punti di differenza, all’ottava giornata, non sono nulla.
io dico che quell’avversario sarà il Napoli.
Non la Lazio, né l’Inter che ora gli sono appresso per la semplice ragione che il Napoli ha più struttura, più soluzioni e, in almeno uno scontro diretto (con la Lazio), ha stabilito una gerarchia netta e precisa.
Il terzo posto e i numeri dicono che il lavoro di Stramaccioni è stato buono (è innegabile) e che le prospettive di classifica sono almeno da Champions League
Sono tra i molti che si sorprendono per la marcia della Lazio. Colpa mia se, non conoscendolo, ho sottovalutato Petkovic. Non che l’allenatore croato-bosniaco abbia portato una ventata di novità (gioca con il 4-5-1) , però le sue squadre hanno un’identità che aiutano i giocatori a esprimersi al meglio. Battere il Milan non è stata un’impresa memorabile
questi passaggi a vuoto – più mentali che tecnici o tattici – tolgono alla Lazio l’allure da possibile candidata allo scudetto. Vero che può migliorare, ma la sconfitta interna con il Genoa resta, da questo punto di vista, emblematica. Mancava solo la possibile rimonta del Milan
Per ora avanza la mediocrità: non è una squadra, ma una tendenza.
(giancarlo padovan)A Padovà, te posso toccà?
questo tizio vive nell'incubo Roberto Mancini, di cui soffre i successi, arrivando a sminuirlo anche come calciatore.
Poi ultimamente ha una rubrica fissa su Retesport, emittente romaiola anti-laziale.