mi spiegate per quale motivo lo sfogo legittimo di un tifoso Laziale nonché stimato netter, debba diventare il solito enorme calderone dove finisce di tutto?
l'articolo postato da erlikkhan è il pretesto, l'aggancio per condividere con tutti noi un proprio malessere rispetto a una pratica consolidata che indubbiamente può creare fastidio.
la stampa asservita, l'autolesionismo della tifoseria Laziale, stabilire quale sia il confine tra razzismo e goliardia, il mettersi lì a cercar di dividere minuziosamente il grano dal loglio (napoli in quanto tale o napoli in quanto tifosi?), che senso ha?
io sono solidale con te, erlikkhan. che dire? essere Laziale evidentemente è una corsa ad ostacoli, uno non può esserlo solo perché istintivamente portato.
ad esempio, essere napoletano, ebreo, africano, deve costare un 'automediazione culturale extra del tutto non richiesta, una cosa che in qualsiasi altro ambito sarebbe letteralmente inaccettabile, boh vabbe'...
(fermo restando il discorso sulla stampa ecc. ecc. che può anche essere condivisibile)