Ma caro Gesulio, cosa vuoi che ti risponda, sappiamo benissimo tutti e due di cosa si ta parlando, di un coro cantato da un gruppo di "tifosi" in un contesto limitato sia dal punto di vista dello spazio che temporale.
Qualsiasi avvenimento estrapolato da questo contesto e riportato nella realtà sociale sarebbe ridicolo, già solo per il fatto che vi siano persone di una certa età che si abbardano come fosse il palio cittadino e sacrificano tempo alle rispettive famiglie per andarsi ad accalorare nel vedere i famigerati "22 cretini in mutande che rincorrono un pallone"...
Il problema in questa occasione è che si tende a prendere una posizione e a difenderla contro ogni logica, sai benissimo (o almeno spero) cosa intendessi dire nello sminuire la "gravità" di quanto esposto in apertura di topic, riconducendo il tutto ad una semplice contrapposizione campanilistica che da quando "il calcio è calcio" vede e sente negli stadi una contrapposizione ed un atteggiamento che nulla hanno a che vedere con il comportamento ed il pensiero di molti singoli al di fuori di quello spazio chiamato stadio.
Sono io a non capire tutto questo scandalo e questo stracciamento di vesti per un coro che va in "controcanto" ad altrettanti atteggiamenti ed epiteti avversari.
Oltretutto mi poni l'esempio di un coro (lavali col fuoco) che va ben oltre l'intonazione di cui si parlava e che estremizza il confronto; per non parlare di quando mi esponi a supporto la descrizione di "un popolo che ha sofferto epidemie tremende e catastrofi naturali anche in tempi recenti" e subito dopo ti auguri di "veder soffrire pene sportive in eterno".
Perchè privare di una gioia (seppur solo sportiva) un popolo che già tanta sofferenza deve sopportare nella vita di tutti i giorni ? O forse il contesto è malleabile in funzione della posizione che si è assunta inizialmente nel topic e che va difesa a tutti i costi per non ammettere di aver esagerato ?
Chi non ha imprecato almeno una volta allo stadio contro un romanista ad un derby ? Magari in qualche occasione arrivando addirittura ad intonare il "devi morire" ad un avversario dopo un contrasto duro oppure "romanista pdm", eppure sapessi quante persone conosco che sono socialmente frustrate e sfortunate nella vita di tutti i giorni e che sono tifose della roma...
Questo è quello che intendevo dire, l'errata decontestualizzazione dei fatti.
Poi sono stato fatto oggetto di accuse di razzismo e "romanità esasperata" da parte della professoressa di turno e dal censore di turno che reputa "teste di c@zzo" tutti coloro che non sono omologati al suo personale pensiero.
Prova tangibile di quanto sia diffuso uno snobismo preconcetto che fa perdere di qualità allo stesso spazio in cui stiamo discutendo.
IO SONO CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE MA ALLO STADIO CANTO DI NON ESSERE UN NAPOLETANO, CHE GLI JUVENTINI SONO TUTTI CALABRESI, CHE I SAMPDORIANI PUZZANO TUTTI DE PESCE E CHE I ROMANISTI SONO PEZZI DE MERDA
PS: Professoressa Fiammetta, in effetti il trasporto era significativo, spero che nella sua vita abbia provato almeno la metà di quanto personalmente abbia avuto la fortuna di vivere, anche se l'acidità di base che traspare mi porta a pensare ad una vita personale molto meno "passionale", piuttosto cosa ha da dire ripetto alla zona sotto le cave di Caserta ? Perchè la denigra così tanto ? Perchè la ritiene una zona così poco appetibile ?
Ciao AR, che dirti? di solito, quando vedo mettere parecchia carne al fuoco, come in questo caso, mi vien da pensare che lo scopo sia quello di rendere difficile se non impossibile la discussione sull'argomento.
che ribadisco (togliendo dalla griglia tutte le bistecche di tua produzione) è uno solo, molto semplice: può un napoletano (inteso come nativo) sentirsi offeso o soltanto infastidito dai cori che spesso si sollevano dalla nord? qui non è in discussione altro, se non la legittimità dello sfogo di erlikkhan, tifoso Laziale.
ora (e rimetto a cuocere le tue bistecche), mi sembra assurdo il fatto che, stando così le cose, tu pretenda che sia addirittura io a dover giustificare la mia posizione, quando dici "
visto che hanno sofferto, non si meritano una gioia?"
questo si chiama inversione della prova, su basi fantasiose, peraltro. non sono io infatti che debbo giustificare quella che è una presa di posizione puramente campanilistica (
spero che soffrano pene sportive) e di conseguenza scinderla dal contesto di un discorso più ampio, che è quello sul razzismo latente della curva nord, nelle sue esternazioni canore.
ti conosco abbastanza e ti leggo con interesse perché le tue prese di posizione, anche quando in aperto contrasto con quelle degli altri, non sono mai appiattite su slogan e concetti pret a porter, non sono mai banali, mai scontate, mai superficiali.
proprio per questo, sono pressoché sicuro che, in cuor tuo, conosci la differenza tra un
romanista pezzo di merda e un
asroma juden club, o tra
juvejuve vaffankulo e
siete tutti calabresi, e sai distinguere in maniera netta quale sia lo slogan che rientra nell'ambito prettamente campanilistico e quale no.
proprio per questo, ritengo che la tua attuale sia una presa di posizione in evidente malafede (senza offesa), quando pretendi di schiaffare tutto dentro lo stesso calderone del campanilismo.
il campanilismo, così come nel caso di giallorosso ebreo è la foglia di fico che giustifica il razzismo, che tenta goffamente di mimetizzarlo. ma la sostanza è una: la curva nord, di proposito o meno, quando possibile (e a volte anche quando non) tende a legare a doppio filo l'avversione campanilistica a un'esternazione di stampo razzista, come se (imho) il tentativo fosse quello di renderla più salda, più persuasiva.
ma a parte le valutazioni personali (qui entriamo in un campo minato, se se ne accorge kg, poi, non ne usciamo più...
), resta un dato di fatto inoppugnabile, di un'evidenza solare e credo sia impossibile tentare di dimostrare il contrario senza cadere costantemente in contraddizione.
per il resto, credo che nessuno qui dentro stia su posizioni completamente acritiche, l'arroccamento su una posizione di rifiuto totale di qualsiasi manifestazione provenga dalla nord non è di questi lidi, e nel caso, sarebbe una posizione altrettanto indifendibile, almeno per quello che mi riguarda.
a me sembra che ognuno degli intervenuti abbia la sua sana dose di disincanto e di senso del realismo nel momento in cui giudica quanto avviene sui nostri spalti: del fatto che la curva nord faccia quello che fa, come, quando e perché, ce ne siamo fatti una ragione tutti indistintamente, nessuno escluso, in maniera più o meno pacifica, ma così è.
questo non vuole assolutamente dire che si abdica alle nostre capacità di distinguere: un coro campanilistico è una cosa, un coro razzista invece è tuttaltro.