Ho attraversato fasi alterne con lo stadio: abbonato da piccolo fino a 18 anni, poi biglietti, poi quasi più niente stadio, poi ancora biglietti.
Da quando ho una capacità economica sufficiente (una quindicina d'anni) mi sono abbonato ogni anno.
Vedevo (e vedo) l'abbonamento come un finanziamento alla SS Lazio (a scatola chiusa, a prescindere dalla campagna acquisti dunque) e al tempo stesso (soprattutto con l tessera del tifoso) come un riservarmi il diritto di opzione di alzarmi la mattina, scrutare il cielo e decidere di prendere la sciarpa ed andare.
Ho fatto così pure 3-4 anni fa, all'apice della contestazione, che mi aveva sfinito a tal punto che assistevo alle partite con le cuffiette dell'iPod ben infilate nelle orecchie per ascoltare Mozart, i Rolling Stones, Van Morrison o Keith Jarrett.
Tutto insomma, tranne quei vomitevoli cori e i conseguenti commenti.
Quest'anno avevo deciso di farlo al rientro dal mio viaggio, il 4 settembre, ed ho trovato 'sto po' po' di ambientino.
Ed allora, precipitosa virata
Dopo oltre trent'anni di abbonamento, tre anni fa ho detto basta. Clima insopportabile in antitesi con la passione cacistca. Ai fautori del diritto di contestazione (contestiamo Lotito, non la Squadra), ricordo i fischi a giocatori ed allenatori alla lettura delle formazioni. Contribuisco e sopperisco con Sky e Lazio Style Channel (che molti schifano).
In sintesi: amo la mia Lazio ma gran parte dei Laziali me li hanno riccamente scassati.
Scusate ma quest'anno non ho la forza.
Sempre Forza Lazio