Non è stata una grande partita della Lazio, ma a parte che abbiamo vinto mi lascia perplesso che solo la partita di ieri sera diventi paradigma per indicare la statura europea della Lazio. Non ne capisco nè la logica nè la ragione. Dopo un girone sorvolato come sparvieri distribuendo mazzate a destra e a sinistra (incrociando squadre con un certo blasone come Ajax in casa loro, Porto e real Sociedad), scopriamo che la partita di ieri addirittura certifica la statura europea della Lazio. Solo quella di ieri.
Ogni volta che si perde, ma addirittura da ieri sera anche quando si vince, c'è sempre questo approccio millenaristico alle cose di Lazio. Una sconfitta certifica, una vittoria mai (a parte ieri sera).
Confrontare, ma anche avvicinare la partita di ieri alla sconfitta subita contro il Midtjylland di 2 anni fa, mi sembra un'affermazione, nella migliore delle ipotesi bizarra. Stramba diciamo. In danimarca abbiamo subito 5 reti giocando con la formazione quasi titolare. Ieri abbiamo vinto in 9 su un campo di patate con parecchi giocatori importanti fuori forma o fuori proprio. A parte che una delle reti che hanno determinato il risultato l'ha segnata Isakssen, non vedo altri punti di contatto.
Anche questo concetto di statura europea lascia sempre il tempo che trova. Come se a Empoli o a Lecce ci vai anche in ciabatte e vinci lo stesso. Ieri la Lazio ha giocato una brutta partita, ma alla fine, invece di andare buttare la palla nelle campagne boeme, abbiamo giocato l'ultimo pallone e abbiamo vinto. Se non c'è migliore dimostrazione che questa squadra mozzica fino all'ultimo millisecondo di partita non vedo cosa si possa fare di meglio.