Quella stagione, caro Reflex, me la ricordo benissimo (e sì che avevo 14 anni...).
Fu la stagione delle rimonte subite.
Subimmo rimonta
- al derby d'andata (Rizzitelli che si ingroppa Bergodi in elevazioni e Fiori che si tuffa al rallenty)
-al derby di ritorno (punizione di quel nano malefico di Hassler)
-in casa col Parma (gol di Osio)
-in casa con l'Atalanta (Caniggia)
-in casa con l'Ascoli (Benetti)
-in casa con la Fiorentina (Branca, credo)
-ovviamente con il Napoli...
UN INCUBO! 
Mi provochi con l'amarcord, il mio cavallo d battaglia.

Branca fece un gol da paura: stop di petto e tiro al volo dal limite dell'area. Talento mica male, il ragazzo. Forse era un po' scapocciato, non lo so, ma ha raccolto poco.
Il nano malefico segnò nel derby in cui Maurizio Neri fece il panico nel primo tempo. Altro che Krasic.

Però fu una rimonta digerita bene, nel secondo tempo smettemmo di giocare e il pareggio arrivò dopo una ventina di minuti.
Invece il derby di andata per poco non lo perdiamo pure. Dopo il pareggio ebbero un'occasione clamorosa.
Altra rimonta che non hai segnalato, Lazio-Genoa: 1-1. Era il Genoa di Aguilera-Skuhravy, con l'uruguayano in forma strepitosa. Lo marcò in maniera esemplare Gigi Corino fino a cinque minuti dalla fine, quando s'impappinò su un cross innocuo consentendo a Pato Aguilera di controllare e sparare in rete con una rapidità sconcertante.
Infine un Juve-Lazio 1-1 che pochi ricordano. Passammo in vantaggio immeritatamente -bisogna essere onesti- a cinque minuti dalla fine con Riedle, pareggiarono loro con uno Schillaci ormai lontano anni luce dalle notte magiche. Ero in cucina, radiolina attaccata all'orecchio, e nemmeno esultai dopo il vantaggio. Anzi, pensai: "ma non poteva fini' 0-0? mo' questi pareggiano e io rosico." E infatti.. Ammazza come eravamo messi male.
