...la settimana precedente al 26 maggio 2013 fu una delle più nervose e surreali della mia vita... "è solo calcio,pensa alle cose serie, la famiglia,il lavoro,la salute.." me dicevano i "miei".."Grazie ar c.azzo che penso alla famiglia,alla salute e al lavoro,ma la Lazio e Laziali fanno parte della mia famiglia,della mia vita" rispondevo io.
E poi,il calcio e il tifo per molti sono delle passioni,per me no,per me è una Fede,e la Fede non è una parte integrante e importante della nostra vita?o sbaglio? E soprattutto,anche se parliamo di calcio,io sono Romano,abito a Roma,e come sarebbe stato, continuare ad abitare a Roma,se il MALE avesse vinto?se i Barbari avessero preso con la forza i nostri villaggi,come sarebbe stata la vita di tutti i giorni per un bambino tifoso della Lazio,che già si deve fare le ossa, essendo sempre in minoranza, forgiando il loro carattere... però sarebbe stato troppo.. perciò non esageravo per niente,facevo bene a non dormire e a stare in ansia tutta la settimana precedente a quella partita,la sera prima di respirava un aria rarefatta,una specie di friccicorio tipico delle serate Romane che precedono il derby della Capitale,ma in quale caso la posta in palio era molto più alta di un derby normale,in quel caso era in gioco l'onore e oa gloria,la supremazia Totale,altro che loro,che in un derby di campionato anni 90' come coreografia scrissero ".... Delenda Est",rifacendosi alla famosa affermazione di un generale Romano prima di attaccare e distruggere Cartagine; noi l'avevo davvero distrutta "Cartagine".. " as roma DELENDA EST" ... Abbiamo cosparso il sale sopra i resti,e per parecchio tempo non è ricresciuto nulla.
È stato troppo importante rega'.. troppo..26 MAGGIO 2013: LO SCUDETTO DI ROMA