L'uomo sul palo lontano

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #20 il: 04 Ott 2020, 13:06 »
a me di primo acchitto è venuto in mente questo

Offline paolo71

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #21 il: 04 Ott 2020, 13:36 »
Il tuo amico Laziale ha detto il vero.
Quoto Kurt, WZ e Tarallo.

Offline Laziolubov

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #22 il: 04 Ott 2020, 13:45 »
Per completare il discorso...ne facciamo anche tanti di goal in questo modo. Immobile e Lulic sono maestri nell´attaccare alle spalle le difese. Sono anche conseguenze del calcio attuale che porta ad attaccare lo spazio con piú uomini...piú uomini che devono anche rinculare per fare bene le scalate difensive...serve luciditá e fiato, perché se non hai fiato pensi male e fai cazzate.

Se cambi spesso uomini, é facile andare in confusione...per questo bisogna avere pazienza con Marusic (purtroppo abbiamo beccato l´Atalanta alla seconda).
Sicuramente Inzaghi prova in allenamento la difesa su certe situazioni (visto che come detto, possiamo riprodurla anche come situazione di gioco) ma non sempre sono applicate alla perfezione in partita.

Giusto per chiarire...quelli presi da Callejon sono diversi da quelli presi da D´Ambrosio o dall´Atalanta. Purtroppo Radu é fortissimo in tante situazioni, ma non ha occhi dietro e spesso si coordina male con l´esterno.

Per il resto, una difesa (o meglio una fase difensiva) collaudata e strutturata con una comunicazione efficace (come dice Tarallo) funziona molto meglio di una difesa con difensori forti...ovviamente sarebbe ottimo avere entrambe le cose.
non ha occhi dietro, leggo spesso questa frase, ma che vuol dire? gioca anche col torcicollo? io ho giocato a pallacanestro, li ti girano continuamente tutti dietro oltre a blocchi ecc. e i passaggi sono veloci e precisi perché fatti da pochi metri con le mani eppure devi seguire e marcare anche l'avversario che ti sta alle spalle. Qua si vedono cross telefonati da 30 metri con callejon che sta lì e che fa solo quello nella vita e Radu che guarda avanti? ma che caxxo si guarda avanti se hai Callejon dalal parte tua, se non lo vedi più vuol dire che ti sta dietro, mica si smaterializza e riappare per magia

Offline mdfn

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #23 il: 04 Ott 2020, 13:58 »
Capita spesso, capita a tutti. Forse a 4 capita meno ma dipende sempre dalla superiorità numerica.
Condivido.
Sulla mancanza di comunicazione un po' meno. A volte nel tempo che ci metti a chiamare il compagno, l'avversario ti ha già fregato. Per me contano tanto l'intesa tra i due (preverbale) e l'intelligenza del singolo difensore, il senso della posizione e del pericolo.

Poi c'è la bravura degli avversari. Gosens è una molla. E' superiore a Lazzari nel gioco aereo. Così come D'Ambrosio, che ha tempismo e ha fatto un sacco di gol di testa.

Sul secondo gol dell'Atalanta azzardo un'ipotesi fantasiosa: a me Marusic ha dato l'impressione di volersi nascondere dietro Zapata per evitare l'impatto con Hateboer.

Offline kurt

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #24 il: 04 Ott 2020, 14:56 »
Ho letto che qualcuno ha tirato fuori i gol totti nel famoso 2-2 o il gol di d'ambrosio su Jony, a memoria potrei ricordare un paio di gol del napoli in quasi fotocopia nel 4-3 con il gol-non gol dopo la traversa di Brocchi; ecco in questi casi una bella percentuale di colpa la addosso anche (soprattutto) al portiere. Per me è inammissibile che una palla spiovente nell'area di porta che parte da 30 metri, non sia dell'estremo difensore. E non me ne frega niente che l'avversario sia "marcato" da un mio compagno, se serve mi porto a casa tibie e clavicole di entrambi ma il pallone è mio. Sarò antico ma pochi cazzi: l'area di porta è competenza del portiere.  A me 'sti portieri che ormai hanno il bostik sotto gli scarpini sulla linea di porta, danno l'orticaria, al di là di Marchetti o Strakosha, sembra una pecca abbastanza diffusa negli ultimi anni, una carenza  tecnica dei singoli o poca cura ad allenare determinati fondamentali, più che un deficit  tattico. 
Al contrario quando capita come mercoledì o come con un classico  callejon vs Radu (ho perso il conto) è un problema di movimenti difensivi, di cose che proprio non si imparano.

Offline Dissi

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #25 il: 04 Ott 2020, 21:42 »
Oggi ci abbiamo segnato così  :=))

Offline kurt

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6796
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #26 il: 04 Ott 2020, 22:26 »
Oggi ci abbiamo segnato così  :=))
Infatti è una mezza cappella di Handanovic.  :=))




Gran capocciata di Sergione nostro.
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #27 il: 04 Ott 2020, 23:13 »
A mio avviso questa è una nostra pecca a livello difensivo, ma anche offensivo.
Mi spiego meglio: fatto salvo il gol di Cagliari (Marusic per Lazzari), non riusciamo quasi mai a chiudere le azioni fra quinti, mentre spesso ci prendiamo il gol quando giochiamo contro squadre schierate a specchio.
Siamo molto bravi (anche perché effettivamente è una trama di gioco che proviamo spesso) a chiudere le azioni quinto/interno o interno/interno, ma non capita quasi mai fra quinti.
Se riusciamo a migliorare in questa specialità, oltre a diversificare il gioco, abbiamo la possibilità di segnare qualche golletto anche con i quinti, che escluso San Lulic, dal punto di vista realizzativo sono piuttosto stitici.
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #28 il: 04 Ott 2020, 23:27 »
Senza andare troppo lontano, mi vengono in mente due gol fotocopia presi lo scorso campionato quando avevamo appena preso il volo, e per poco non ci fanno scendere.
Tutti e due su calcio d'angolo mi pare
Il pareggio del Lecce all'Olimpico poco dopo il bel gol di Correa che l'aveva sbloccata, e la domenica dopo l'1-1 del Sassuolo a fine primo tempo, e meno male che poi Caicedone fece un Caicedo allo scadere

Offline asteN_A.

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #29 il: 05 Ott 2020, 08:08 »
A me sembra una costante da anni: beccare il gol di testa o piede o subire l'assit al centro (quasi sempre decisivo) da parte dell'esterno sinistro, mezz'ala o punta che taglia da sinistra su cross dalla nostra 3/4 destra, è un must che non ci facciamo mancare dai tempi di Reja che non era propriamente un allenatore da calcio-champagne; la tradizione è proseguita con Pioli e Inzaghi continua nel solco dei predecessori. Le uniche costanti sono il buon Radu (da centrale sx o terzino a 4 non importa) o chi per lui e gli esterni di centrocampo acquistati nel corso degli anni (Lulic compreso, sempre sia lodato). Più che di moduli o tattica vedo un problema di uomini non adatti a certi movimenti. E non ce l'ho con nessuno in particolare, men che meno con Radu, per carità, a cui auguro di centrare il record di presenze con la Lazio per l'attaccamento che ha per i nostri colori; ciò che mi lascia perplesso è questa tassa che paghiamo diverse volte all'anno e come non si lavori sui propri errori che vengono riproposti sempre uguali, non si impara mai. Ormai mi sono rassegnato.

Ok, ottima analisi, dunque è una costante fissa anche col susseguirsi degli allenatori.
Proprio una grossa lacuna tecnica individuale più che di tattica.
A me sta roba, era più o meno sfuggita, nel senso che avevo il sentore di goal presi spesso in questa fattispecie, ma non avevo proprio legato i casi ad una vera e propria falla tecnica.
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #30 il: 05 Ott 2020, 08:09 »
Oggi ci abbiamo segnato così  :=))

Sì, ma sms era marcato non era solo.

Offline spook

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10803
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #31 il: 05 Ott 2020, 08:13 »
Oltre alle lacune giá citate mi permetto di menzionare i calci di punizione ma soprattutto quelli d'angolo battuti a cazzo sull'estero della rete o sparati nel nulla cosmico con traiettorie improbabili.

Offline asteN_A.

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12666
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #32 il: 05 Ott 2020, 08:13 »
Il gol sul palo lontano invoca responsabilità del quinto o del centrale laterale.

Pero' dovete, per me, capire che se c'e' la superiorita' numerica (per esempio nel caso di perdita di palla a centrocampo e relativa ripartenza) si deve partire da li'.
Allora cosa accade?
Il quinto, o il centrale laterale, possono vedere avanti ma non dietro.
Esistono 3 casi:

Esempio 1, Patric col Cagliari fa una chiusura bellissima al centro, appena dopo aver sbagliato un lancio in impostazione, perché dietro non ha nessuno. Se ci fosse stato l'esterno Patric avrebbe esitato, forse, a chiudere al centro. Ne ha fatte molte anche Lulic in carriera.
Esempio 2 opposto, Marusic on l'Atalanta. Lui davanti ha Zapata con già due uomini, decide di chiudere al centro, Il quinto loro resta solo.
Poi c'è l'esempio 3 di Jony a Milano, lui a chiudere ci prova pure ma D'Ambrosio se lo magna e se lo ricaca.

E qui entro in quello che secondo me e' il colpevole cruciale, e cioè' la comunicazione. Nel giudicare i portieri dovremmo ricordarci (anzi dovremmo ricordarcelo in generale) che esistono decine di altri aspetti che a noi non arrivano. Questo potrebbe essere un punto debole di Strakosha. Io non lo sento molto strillare, a me piace molto la sua calma serafica mentre ciancica, ma non vorrei che alcuni di questi gol fossero da attribuire a lui (che sapete essere un mio protettissimo).

Concordo alla grande.
Una volta alla scuola calcio, c'era il libero, dietro a tutti che richiamava gli uomini liberi avversari quando i marcatori erano usciti e saltati e rincorrevano dando le spalle all'azione.
Il libero rimaneva sempre (o quasi frontale all'azione) facendo da ultimo baluardo, entrando in seconda battuta.

Il libero non c'è più e questo ruolo (di cacacaxxo), con la zona, è passato al portiere.

Offline Ghido

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #33 il: 05 Ott 2020, 08:42 »
Anche ieri in una azione difensiva si vede Marusic che stringe verso il centro dell'area e si sente nitidamente Inzaghi che gli urla ADAN, DIETRO. Io non credo che sia una cosa difficile da capire, probabilmente sbaglio.

Offline Deckard

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1088
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #34 il: 18 Ott 2020, 10:56 »
Nel topic partita samp-Lazio, è stata postata quest'immagine. Includo, per correttezza, l'intero post



La partita di Hoedt è stata racchiusa in questa immagine, che spopola su "sozial" e "uatsap'.

Una foto esclude il movimento; dunque, si perde tutto il contesto dell'azione, il cui peccato originale è: Augello 10 metri alle spalle di Parolo, che crossa tutto indisturbato.

Augello corre, prende la mira e passa sulla testa di Quagliarella; contro-movimento dell'attaccante, che arriva lanciato guardando la porta, in completo dominio della situazione; mentre il difensore corre all'indietro e finisce per trovarsi nella terra di mezzo tra la zona e la marcatura a uomo.
(Non parliamo di una marcatura "statica", su calcio da fermo).

Gol. Hoedt è 'na pippa: 4.5.
(Pretesto per sottolineare il mercato fallimentare della società).

Tutto questo non mi piace.
Perchè l'ho sentito dire anche da opinionisti "tecnici" e giornalisti "lazziali"; dal tifoso, invece, l'accetto, pur non condividendo.

Tuttavia capisco che dove c'è l'odore del sangue...

Sempre sullo stesso topic, una risposta di Tarallo che mi ha fatto riflettere, e con la quale mi trovo fondamentalmente d'accordo:
Noi difendiamo a zona e Acerbi non commette alcun errore.
Acerbi indietreggia e si mette nella sua zona. L'azione si svolge a sinistra quindi è naturale che tutto l'asse della difesa si posizioni scalato in quella direzione. Quello che Acerbi non fa, e che invece fa Hoedt, è avanzare per coprire un attaccante inesistente. Se gli attaccanti si schierano tutti sul secondo palo, non è Acerbi a doverli prendere, ma Hoedt e il quinto. Ma la cosa veramente inspiegabile sono i passi verso il primo palo (Acerbi non li fa) quando non c'è nessuno su cui chiudere e gli unici avversari sono dietro. Dice ah ma l'attaccante fa la finta di andare sul primo palo. E sticazzi. Se va sul primo palo lo deve prendere Acerbi e se vuoi sì, puoi provare a chiudere.

Errore simile a quello di Marusic sul gol di Hateboer. Adam almeno ha deciso di chiudere su Zapata, che però aveva già due laziali addosso, e non su un attaccante immaginario.

Io non ho assolutamente nulla contro Hoedt né sono il difensore di Acerbi. Ma questo è ciò che è accaduto. Ripeto, incazzarsi con Hoedt è sciocco, è normale che oggi sia un pesce fuor d'acqua. E chi usa questo errore per le sue campagne lazialunte è un romanista demmerda.
Vedremo in futuro se Wesley saprà adattarsi al nostro livello. Ieri male.
Perdonate la lunghezza delle citazioni. Detto tutto questo, a me questa immagine ricorda svariati altri gol citati in questo topic: hateboer, d'ambrosio, callejon...
Secondo me, ne possiamo discutere anche qui.
Che ne pensate?

Offline Lux67

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #35 il: 18 Ott 2020, 11:18 »
A me non sembra che Acerbi fosse in condizione di coprire il primo palo. In quella posizione, secondo me, poteva intercettare solo un cross sbagliato. Un cross/movimento sul primo palo fatto bene lo avrebbe tagliato fuori. In questo gol, secondo me preparato a tavolino da Ranieri, ci sono una sequenza di errori concatenati. Non è giusto prendersela solo con un giocatore. Se Hoedt se faceva li cazzi sua e restava sul secondo palo forse non prendevamo gol o forse lo prendevamo sul primo. La prossima volta forse é meglio che fa il compitino suo. Penso.

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Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #36 il: 18 Ott 2020, 13:43 »
Nel topic partita samp-Lazio, è stata postata quest'immagine. Includo, per correttezza, l'intero post
Sempre sullo stesso topic, una risposta di Tarallo che mi ha fatto riflettere, e con la quale mi trovo fondamentalmente d'accordo:Perdonate la lunghezza delle citazioni. Detto tutto questo, a me questa immagine ricorda svariati altri gol citati in questo topic: hateboer, d'ambrosio, callejon...
Secondo me, ne possiamo discutere anche qui.
Che ne pensate?

Hai fatto bene a citare tutto qui, Deckard!

Ma per comodità la discussione s'è sviluppata tutta dellà  :=))


 :beer:

Offline Deckard

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1088
Re:L'uomo sul palo lontano
« Risposta #37 il: 18 Ott 2020, 15:02 »
Hai fatto bene a citare tutto qui, Deckard!

Ma per comodità la discussione s'è sviluppata tutta dellà  :=))


 :beer:
E' che, a vedere quell'immagine, mi è tornato in mente questo topic...
 :beer:

Tornando più in generale al tema dell'uomo sul palo lontano, mi sono andato a rivedere alcuni dei gol citati.

Su callejon in napoli-Lazio 2-1 del 2018, lo spagnolo scatta su un lancio dalla nostra trequarti destra, bucando la difesa a sinistra. Il quinto in quell'occasione era Lulic, che da fermo accenna ad uno scatto; si arresta quasi subito quando si rende conto che callejon è troppo lontano e veloce per riacchiapparlo.

Su d'ambrosio con l'inter all'andata dell'anno scorso, il quinto era jony, che è ancora una volta troppo distante per fare qualcosa.

Su hateboer con l'atalanta in questo campionato, Marusic è addirittura più accentrato di Radu, avendo stretto su zapata.

Ieri, la vaccata la fa Hoedt, con tutte le attuenanti del caso. Ma Djavan Anderson è ben lontano dallo scalare al centro verso il cuore dell'azione.

Da assoluto profano, non avendo mai tirato calci ad un pallone se non da ragazzino in cortile con gli amici, o in qualche sporadica partita di calcetto: sul quinto a sinistra mi sembra che ci sia un problema, che però non è solo di uomini. In tre dei quattro gol presi, è vero che in quel ruolo c'erano giocatori adattati; ma considerato anche il gol di callejon, subìto con il quinto titolare, sembra che il problema sia proprio dei movimenti del quinto stesso.
Del resto, a rileggere il topic, credo che a queste conclusioni ci sia arrivato anche qualcun altro...
Se poi sto a di' un sacco de vaccate, correggetemi pure! :)

 

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