La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno

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Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #40 il: 27 Nov 2019, 21:49 »
Manzini era della Lazio da ben prima che esistesse. Quando è nata aveva infatti già ben 76 anni, ed era bisnonno di personaggi illustri, come Peppino Prisco o Domenico Garibaldi (padre del noto Giuseppe)

Su Lulic, tanto per fare un esempio, si chiede che abbia SIA una riserva affidabile, non che lasci.

Mò càrza

Offline vaz

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Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #41 il: 27 Nov 2019, 22:43 »
Bel topic. Vorrei contribuire ed essere provocatorio.
A me le bandiere non piacciono , l’idea di bandiera non la condivido. E diró di più, mi piace pensare che la Lazio abbia dato di più a tutti i giocatori del topic in questione piuttosto che il contrario.
L’idea di associare un giocatore ad una squadra non mi fa impazzire. Viceversa, pensare che grazie alla Lazio un Immobile, un Radu ecc. siano arrivati a certi livelli mi rende ancora di più orgoglioso.

Offline paolo71

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Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #42 il: 28 Nov 2019, 02:32 »
Bel topic. Vorrei contribuire ed essere provocatorio.
A me le bandiere non piacciono , l’idea di bandiera non la condivido. E diró di più, mi piace pensare che la Lazio abbia dato di più a tutti i giocatori del topic in questione piuttosto che il contrario.
L’idea di associare un giocatore ad una squadra non mi fa impazzire. Viceversa, pensare che grazie alla Lazio un Immobile, un Radu ecc. siano arrivati a certi livelli mi rende ancora di più orgoglioso.

questo un pò rappresenta anche il mio pensiero...la bandiera in cameretta mia è sempre stata la Lazio e pure oggi prima viene Lei.
Ma concordo pure con chi ha scritto che aldilà dei trofei vinti le bandiere sono quelle che che hanno determinato un'icona, un simbolo, che nell'immaginario un tifoso in lui si possa identificare.
Ebbene, per me lo sono stati in ordine cronologico
Bruno Giordano
Giuseppe Signori
Roberto Mancini
Alessandro Nesta

La sensazione è che Ciro Immobile si destinato ad entrare di diritto fra quelle bandiere.

P.S.
Simone Inzaghi?
L'auspicio è che da allenatore possa superare quello che è stato da calciatore, ma per come la vedo io la bandiera è un giocatore, e seppur è stato un vincente, non era al livello di Mancini e Nesta.
Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #43 il: 28 Nov 2019, 11:31 »
P.S.
Simone Inzaghi?
L'auspicio è che da allenatore possa superare quello che è stato da calciatore, ma per come la vedo io la bandiera è un giocatore, e seppur è stato un vincente, non era al livello di Mancini e Nesta.

però tuttora miglior bomber europeo della Lazio, e 4 gol in una sola partita di Champion's non è roba da tutti, io c'ero allo stadio e non dimentico!  :love2:

Offline FatDanny

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Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #44 il: 28 Nov 2019, 19:22 »
Bel topic. Vorrei contribuire ed essere provocatorio.
A me le bandiere non piacciono , l’idea di bandiera non la condivido. E diró di più, mi piace pensare che la Lazio abbia dato di più a tutti i giocatori del topic in questione piuttosto che il contrario.
L’idea di associare un giocatore ad una squadra non mi fa impazzire. Viceversa, pensare che grazie alla Lazio un Immobile, un Radu ecc. siano arrivati a certi livelli mi rende ancora di più orgoglioso.

Ma la storia collettiva è fatta anche di storie individuali.
C'è il movimento operaio e poi ci sono i Lenin, i che Guevara, i di Vittorio.
C'è l'unità d'Italia e i Garibaldi, i Mazzini.
La storia sportiva non prescinde da questo discorso.
Se la storia individuale oscura quella collettiva (e l'imprescindibile ruolo dei gregari) sono d'accordo con te, chiaro che la seconda resta la più importante. ma non vedo perchè negare un aspetto comunque presente.

Aggiungo una cosa sempre in merito a questo rispetto a quanto detto da Adler sulle bandiere ammainate.
Non so se questo può consolarti, probabilmente no, ma il tempo cicatrizza le ferite e soprattutto alle generazioni che non le hanno vissute resta la parte positiva.
Resta il dito di chinaglia, la sua giusta arroganza nel trattare quell'altri, i gol di Giordano più che la storiaccia delle scommesse, resta l'immagine di fiorini più che la strizza della retrocessione. le storie individuali che sorreggono quella collettiva e che per questo sono così importanti.

Per questo oggi dico: proviamo a immaginare quello che sarà il ricordo di questa Lazio un domani, perché ci aiuta a capire quello che rischiamo di perderci concentrandoci troppo su quello che non arriva dal mercato, le scomodità dell'olimpico o simili.
Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #45 il: 28 Nov 2019, 19:38 »
Ma la storia collettiva è fatta anche di storie individuali.
C'è il movimento operaio e poi ci sono i Lenin, i che Guevara, i di Vittorio.
C'è l'unità d'Italia e i Garibaldi, i Mazzini.
La storia sportiva non prescinde da questo discorso.
Se la storia individuale oscura quella collettiva (e l'imprescindibile ruolo dei gregari) sono d'accordo con te, chiaro che la seconda resta la più importante. ma non vedo perchè negare un aspetto comunque presente.

Aggiungo una cosa sempre in merito a questo rispetto a quanto detto da Adler sulle bandiere ammainate.
Non so se questo può consolarti, probabilmente no, ma il tempo cicatrizza le ferite e soprattutto alle generazioni che non le hanno vissute resta la parte positiva.
Resta il dito di chinaglia, la sua giusta arroganza nel trattare quell'altri, i gol di Giordano più che la storiaccia delle scommesse, resta l'immagine di fiorini più che la strizza della retrocessione. le storie individuali che sorreggono quella collettiva e che per questo sono così importanti.

Per questo oggi dico: proviamo a immaginare quello che sarà il ricordo di questa Lazio un domani, perché ci aiuta a capire quello che rischiamo di perderci concentrandoci troppo su quello che non arriva dal mercato, le scomodità dell'olimpico o simili.

Mi sono ricordato che ti devo rispondere. Ci :beer: :beer: :beer: :beer: :beer: leggiamo sabato!
Re:La Lazio di oggi e le "Bandiere" nel calcio moderno
« Risposta #46 il: 28 Nov 2019, 20:07 »
Ma la storia collettiva è fatta anche di storie individuali.
C'è il movimento operaio e poi ci sono i Lenin, i che Guevara, i di Vittorio.
C'è l'unità d'Italia e i Garibaldi, i Mazzini.
La storia sportiva non prescinde da questo discorso.
Se la storia individuale oscura quella collettiva (e l'imprescindibile ruolo dei gregari) sono d'accordo con te, chiaro che la seconda resta la più importante. ma non vedo perchè negare un aspetto comunque presente.

Aggiungo una cosa sempre in merito a questo rispetto a quanto detto da Adler sulle bandiere ammainate.
Non so se questo può consolarti, probabilmente no, ma il tempo cicatrizza le ferite e soprattutto alle generazioni che non le hanno vissute resta la parte positiva.
Resta il dito di chinaglia, la sua giusta arroganza nel trattare quell'altri, i gol di Giordano più che la storiaccia delle scommesse, resta l'immagine di fiorini più che la strizza della retrocessione. le storie individuali che sorreggono quella collettiva e che per questo sono così importanti.

Per questo oggi dico: proviamo a immaginare quello che sarà il ricordo di questa Lazio un domani, perché ci aiuta a capire quello che rischiamo di perderci concentrandoci troppo su quello che non arriva dal mercato, le scomodità dell'olimpico o simili.
Hai ragione FD. Grazie
 

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