La partita più bella della mia vita da tifoso, la più epica, l'inizio di tutto.Il 26 maggio la goduria è stata il dopo ma la partita fu nervosa non bellissima, a Montecarlo nonostante l'1-0 abbiamo sempre avuto il match in pugno, a Birmingham me la sentivo talmente calla che il gol di Nedved mi sembrò più un atto dovuto che altro.
Ma quella coppa Italia ragazzi, con un Milan che aveva fatto un campionato ridicolo e che aveva buttato tutte le sue fiches sulla Coppa, la Lazio in netto debito di ossigeno dopo aver passato i turni in tutte le competizioni e aver lottato per il titolo per almeno tre quarti del campionato - dopo sbracammo clamorosamente - e che aveva perso in malo modo la finale di andata.. Mamma mia, il gol di Albertini ad inizio secondo tempo mi uccise, ma quando mai una squadra si riprende in quella maniera sotto di due gol e con un solo tempo da giocare? E l'uomo della svolta diventa un panchinaro, uno che manco era chiaro in che ruolo giocasse, un terzino che va a fare l'uomo ovunque e te li ritrovi sia in difesa a lottare che in attacco a ridicolizzare il secondo più grande difensore della storia del calcio italiano. Dico il secondo perché il primo ce l'avevamo noi, era uno di noi, e segnò il gol della vittoria sotto la curva.
Io se penso a quella partita ancora mi commuovo.