Per me non è una questione di mentalità, ma di strategia. Se andiamo in guerra armati di fucili e il nemico schiera i carri armati, un generale, pur avendo tantissima voglia di vincere, è OBBLIGATO a studiare una strategia diversa. Non puoi assalire i carri armati con i fucili, vai al massacro. Se i Viet Cong avessero affrontato la guerra con la stessa strategia di Pioli, la guerra sarebbe durata un giorno e mezzo. Io capisco che Tare voglia imporre alla Lazio lo stile del Borussia Dortmund, ma per poterci riuscire contro i squadroni, allora devi portare pure gente come Reus, Lewandoski, Hummels, Gotze, Subotic, Gundogan ect.
Lo stesso Atletico Madrid, che è arrivato in finale di Champions e ha vinto la Liga, giocava in maniera totalmente diversa contro le squadre che reputava superiori, rispetto a quelle che riteneva alla propria portata.
Certo, l'errore strategico di Pioli non deve nel modo più assoluto distogliere l'attenzione dalle colpe di chi ha permesso che nella Lazio, ripeto LA LAZIO, non nel Pergocrema, possano giocare ancora titolari difensori impresentabili come Cana o Novaretti, dopo anni di disastri. Hanno ampiamente dimostrato i loro limiti con qualsiasi tipo di atteggiamento avuto dalla Lazio in questi anni, anche con allenatori diversi per filosofia di gioco.
Mi auguro che la società intervenga seriamente a Gennaio, perché questo campionato, per quanto riguarda dal terzo posto in giù, aspetta tutti e la Lazio con un centrale forte vero e con un altro Biglia a centrocampo potrebbe dire la sua.