L’intervista: Parla la presidente della Fondazione, Gabriella Bascelli. Di presente e futuro
«Il mondo Lazio è un laboratorio che fonde sport e impegno sociale» (Corriere dello Sport)
Il 9 gennaio il 123° anniversario «Sarà un evento straordinario»
di Carlo Roscito
ROMA - Una data da cerchiare sul calendario, un doppio motivo per tenere a mente il prossimo 9 gennaio. Il 123esimo compleanno della Lazio, naturalmente, da festeggiare a mezzanotte. Poi, dalle 15 alle 19, l’appuntamento “Le Ali allo sport: l’Anno che Verrà” in programma alla Regione Lazio, Sala Tevere. «Abbiamo realizzato un calendario speciale», spiega Gabriella Bascelli, presidente di Fondazione Lazio, come sempre in prima linea nell’organizzare eventi solidali.
Presidente Bascelli, come nasce l'iniziativa?
«Vogliamo condividere i frutti con la nostra comunità dopo un anno di abbondante semina. Spesso neanche tra noi laziali ci rendiamo conto di ciò che facciamo. Siamo un'eccellenza a livello europeo. Presiediamo l’EMCA, l’associazione delle Polisportive europee, ci siamo aggiudicati 24 progetti sociali cofinanziati dalla Commissione Europea. È arrivato il momento di comunicarlo e al meglio».
Come si svolgerà l’evento del 9 gennaio?
«Verrà presentato un calendario artistico. Ai vari mesi è associato un personaggio che personifica un progetto sociale realizzato negli scorsi anni. Ogni personaggio manga esprime e identifica un valore. L’insieme formerà il manifesto valoriale della Fondazione che sarà firmato dai presenti e da chiunque vorrà diventare socio aderente. L’evento è aperto a tutti. Ci saranno diverse figure istituzionali, aspettiamo anche il presidente Lotito».
Opere di bene alla luce del sole, più che un lavoro oscuro.
«Siamo fedeli al nostro ideale dello “Sport per tutti”, grazie alle straordinarie sezioni della Lazio, di cui siamo emanazione. I risultati prodotti e i benefici procurati a chi è più in difficoltà sono la testimonianza che lo sport è uno straordinario collante sociale e ha una grande importanza strategica».
Il bilancio del 2022 di Fondazione Lazio?
«Ci sono state tante iniziative. Dagli aiuti materiali alle popolazioni colpite dalla guerra alla realizzazione di progetti di sport per le pari opportunità. Ricordo soprattutto il pomeriggio allo Stadio dei Marmi, 500 ragazzi e ragazze diversamente abili e normodotati, un momento di vero sport integrato e inclusivo».
Progetti in vista nel nuovo anno?
«Ce ne sono 6 in corso, poi molti altri in cantiere che saranno realizzati nel 2023. Li racconteremo proprio il 9 gennaio aprendo al contributo e al sostegno di tutti i laziali che vorranno prendere parte più attivamente alla vita della Fondazione».
Insomma, la Lazio è pronta a confermare la sua vocazione sociale.
«È un motivo di grande orgoglio, la cosa più bella è il metodo di lavoro collaborativo che ci siamo dati all’interno della nostra famiglia. Lavorare con i presidenti Lotito e Buccioni, nel solco del motto dei nostri Padri Fondatori “Concordia parvae res crescunt”, mi ha fatto capire quanto sia straordinaria e unica la storia della Lazio».