ti racconto la mia esperienza che non è recente, i primi anni del dopo Lenzini, mio padre lavorava al Paese Sera e a tutti i giornalisti sportivi veniva dato un biglietto invito, anche se non erano accreditati per seguire la partita, Mimmo De Grandis lo regalava spesso a mio padre che poi lo girava a me, io e mio cugino steccavamo un altro biglietto, mi pare all'epoca costasse 30mila lire ma potrei ricordare male, e cmq con una spesa di 15 a testa ci vedevamo la partita in Monte Mario in due, adesso non so se è rimasto questo sistema ma credo che alle redazioni dei giornali, delle tv ect di biglietti omaggio/invito ne diano ancora che appunto spesso vengono girati a parenti e amici ed ecco fatto...
Si parla di 40 anni fa, quando si entrava con il biglietto comprato al botteghino ufficiale in legno dipinto di verde posizionato di fronte agli ingressi
Si entrava anche in 4 o 5 con lo stesso biglietto, controllato all'ingresso, poi passato all'amico attraverso le inferriate, che con lo stesso biglietto entrava e poi lo passava all'amico al di fuori delle inferriate
E così via
Lo stesso avveniva con gli abbonamenti a "blocchetto", infatti da lì a qualche anno si inventarono la "punzonatura" dell'abbonamento (formato tessera)
Oggi il biglietto è nominativo, una volta che lo hai scannerizzato ai tornelli è "bruciato"
Le merde fanno sordaut perchè hanno una "politica di fidelizzazione" del tifoso, hanno una tribuna family, fanno sconti agli under 26, lavorano con le grandi aziende nazionali stipulando convenzioni, coccolano i loro tifosi di merda con i gadget spediti a domicilio, li "abituano" a frequentare lo stadio facendo prezzi stracciati nelle partite di basso profilo, etc etc
Poi il nostro mondo si divide tra chi apre gli occhi e si chiede "perchè noi non prendiamo spunto da queste iniziative", e quelli che invece rimangono sulla posizione ortodossa del "la nostra strategia è la mejo delle mejo strategie posssibili, la colpa è solo del tifoso Laziale che è pigro"