Tornato allo stadio domenica sera, dopo lunga astinenza interrotta solo al derby, uscendo ho salutato gli amici, vicini di abbonamento, segnati dall'amarezza della stagione conclusa, appena alleviata dal commiato al vecchio e glorioso panzer.
Pudicamente, nessuno quest'anno ha pronunciato il consueto a rivederci a settembre, che poi ormai sarebbe agosto.
Confesso che, avendo saltato quasi l'intero girone di ritorno per salvarmi il fegato, sono quasi certo di non rinnovare, ma voglio - per gioco, s'intende - dettare comunque le mie condizioni (e leggere le vostre) per il rinnovo del fu ambito carnet.
In fondo, è pur sempre un contratto, ergo astenersi quelli che "io (non) lo faccio comunque".
I nomi non mi interessano, li lascio al collaudato magnagement.
Non negoziabili:
1. Allenatore nuovo di zecca, emergente ma esperto, imbevuto di garra fino al midollo, inflessibile preparatore atletico, Temutissimo dai calciatori.
2. Trapianto di una colonna vertebrale nuova di zecca: Portiere, centrale difensivo, regista e centravanti.
3. Cessione di Candreva il alle 00.01 del 31 giugno, a qualunque prezzo, pure ai dirimpettai.
Eventuali:
4. Costo dell'abbonamento proporzionale all'appeal attuale dello spettacolo: dimezzato o quasi.
5. Cuccioloni arigratis, perchè per portarli in quel clima bisogna ormai trascinarli allettandoli coi popcorn e il volo dell'aquila.
Altrimenti sto a casa e manco la vedo, lascio distrattamente diretta serie a.