e non trascurerei....
http://www.asinazionale.it/uploads/rs/20150225.pdfDopo i tagli della Federcalcio gli arbitri si
allenano di meno...
Senza arbitri non esiste il campionato di calcio: su questo non ci sono dubbi. Ogni anno si giocano
decine di migliaia di partite ma gli ultimi tagli della Figc, conseguenza dei meno soldi arrivati dal Coni,
hanno messo in fortissimo allarme l'Aia, l'Associazione italiana arbitri. Il presidente Marcello Nicchi, che
domani sarà a Roma per una riunione, è preoccupato perché la stagione è ancora lunga e bisogna
finire i campionati nel migliore dei modi. I conti sono presto fatti: il settore arbitrale costa 51 milioni di
euro all'anno. Vero che gli arbitri di serie A di fatto sono professionisti e chi va a fare l'arbitro d'area
(inutile secondo qualcuno) prende 1.000 euro a partita. Poi, ci sono le migliaia di arbitri che dirigono i
dilettanti, i campionati giovanili: loro prendono un rimborso di 0,21 euro a chilometro, magari pagato
pure in ritardo e mai adeguato negli ultimi anni, per l'utilizzo dell'auto (al Coni, fanno notare dall'Aia, il
rimborso è di 0,30, alla Lega Nazionale Dilettanti 0,40....).
Il taglio della Figc agli arbitri è stato di 3,9
milioni di euro più 1,2 che riguarda la struttura centrale. Totale, 5,100 (fonte Aia). Nicchi sta cercando
uno sponsor (mica facile di questi tempi) ma intanto sono stati ridotti già gli allenamenti degli arbitri (da
3 a 2 alla settimana), anche di serie A, e gli stages a Coverciano (da 22 a 16 a stagione).
Un taglio drastico. Speriamo non influisca sul rendimento dei nostri direttori di gara. Sono persone
perbene, molti si allenano anche a livello Fifa e Uefa ma quello che preoccupa di più all'Aia sono gli
arbitri-ragazzini, quelli che rischiano le botte (ma ora, grazie alle nuove norme Figc, sono più tutelati).
Tavecchio ha suggerito all'Aia di ridurre le distanza dei chilometri delle designazioni. Esempio: per la
Figc in una gara di terza categoria si può mandare un arbitro che risiede a 50 chilometri e non a 100
(come adesso) dal luogo dell'incontro, con un risparmio notevole. Ma la Figc, oltre ai suggerimenti,
lascia ovviamente all'Associazione arbitri la massima autonomia nei tagli. Questa situazione
incandescente si innesta nel rapporto, non facile, fra Nicchi e Carlo Tavecchio.
Gli arbitri, come noto,
l'11 agosto scorso avevano votato per Albertini e si ritengono poco difesi dal presidente federale in
occasione delle sfuriate dei vari Pozzo, De Laurentiis, Lotito (patteggerà con Palazzi dopo aver
strapazzato Stefano Farina, che peraltro non c'entrava nulla...).
Nicchi e gli arbitri sono sul piede di
guerra: brutta situazione.