questo silenzio imposto e ipotizzo pure condiviso, è ostentazione di distacco e spregio nei confronti dei tifosi.
No, è che sanno che presterebbero totalmente il fianco alle critiche.
Stavolta il conflitto non riguarda il giudizio sulla qualità dei singoli, che è per natura soggettivo, ma proprio una serie di decisioni che nulla hanno a che vedere con programmazione e progettualità. Oltretutto scelte che vanno contro alle cose sbandierate più volte nelle dichiarazioni precedenti e che li costringerebbero ad ammettere che le motivazioni fossero extra sportive.
Staranno in silenzio sperando che tutto fili liscio per il solito redde rationem appena arriverà qualche risultato importante.
Io avrei trovato corretto e dignitoso presentarsi ai microfoni e spiegare il perché di determinate scelte, più che altro per non farci percepire che si è in difficoltà e che ciò che sta avvenendo sia frutto di decisioni ponderate e valutate.
Almeno avremmo potuto illuderci che al netto delle nostre preoccupazioni la situazione fosse sotto controllo.