..eccone n'artro...
questa storia mi sta cominciando veramente ad infastidire.
Rocchi ed il bonton decuberiano, Stendardo con il mocco al naso..
...non lo sò, quanto durera ancora tale sfoggio di inadeguatezza al contesto appena vissuto ed alla maglia che indossano??
sù, ragazzi, un pò di dignità. per dinci!
abbiamo perso pur impegnando"ci". Capita. FA male.
Ok.
ma il dolore , se così si può chiamare, si può vivere in diversi modi.
Questa sequela di piagnistei mi sembra il peggiore possibile. é da rosiconi...altro che stile.
ma quale stile. Lo stile potrebbe essere il silenzio o parole intelligenti. Questi sono pianti.
E francamente a me non và di sentire frignare.
Prendo spunto da questo post di KG, nel topic su Stendardo, per chiedervi cosa pensate di questa nuova ed inaspettata veste assunta da Roberto Baronio (non sono iscritto a FB quindi non posso verificare quanto riportato da uno dei siti di tifosi della Lazio, che trascrivo di seguito, la cui fonte è però indicata come "La Repubblica").
Mi sembra che l'atmosfera pre, durante e post derby stia dando un pò alla testa a diverse persone che ritenevo un pò più equilibrate.......
Una foto e sulle spalle una maglietta: “Chi non salta è della Roma”. Baronio ultrà: “Cinque mila euro, ancora più orgoglioso di essere laziale”. Commenta così, dalle pagine di facebook, la punizione comminatagli dal giudice sportivo Tosel per aver “rivolto ad un calciatore avversario un'espressione minacciosa al termine del derby”. Il numero 33 non si è ancora ripreso dalla sconfitta nella stracittadina: “So’ avvelenato”. Lui, che ha vissuto dalla panchina novanta minuti di pura agonia, rilancia fiero: “Sino alla fine per questa maglia”. I tifosi nei forum ne apprezzano lo spirito: “Tanto bistrattato, eppure è un vero laziale, uno che non si è mai tirato indietro”. Per Baronio non sono stati mesi facili dall’arrivo di Reja. Il playmaker, punto fermo della Lazio targata Ballardini, ha disputato appena 4 minuti ( Lazio-Siena) con la nuova direzione tecnica. Il reintegro di Ledesma, infatti, lo ha relegato in panchina o addirittura in tribuna. Ma l’argentino mancherà per squalifica due turni e ora Roberto avrà le chance per far ricredere Reja, convincere Lotito a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno e condurre la Lazio alla salvezza. Sarà fondamentale la trasferta di Genova, probabilmente l’ultima stagionale per i tifosi laziali: a rischio quella di Livorno. Intanto ieri il CASMS ha dato via libera - un biglietto per ogni tifoso - per quella a Marassi. Lì servono i tre punti, poi ci sarà la compagine di Mourinho. E nonostante tutti i biancocelesti, compreso Baronio ( “Avanti Inter”), non vorrebbero agevolare la scalata della Roma allo scudetto, contro i nerazzurri ci sarà da lottare. Intanto, complice la squalifica di Kolarov, contro i grifoni in campo anche Simone Del Nero, all’esordio con Reja. “Toccherà a loro”, ha annunciato il mister domenica sera. Non cambierà idea. Neppure sul modulo. Sarà ancora 3-5-2 nonostante l’ulteriore assenza di Stendardo e la tallonite di Radu: pronto l’ex genoano Biava con Dias al centro e il romeno , o uno fra Diakité e Siviglia. Da valutare se, al fianco di Rocchi, agirà ancora il depresso Floccari. Oggi pomeriggio nell’amichevole contro il Formia i tifosi biancocelesti proveranno a rincuorarlo. Preziosi consiglia Reja: “Io metterei Zarate. Floccari ha vissuto a Genoa e magari potrebbe risentirne in questo difficile momento dal punto di vista psicologico. Ad ogni modo, al di là del rigore, che rimarrà una macchia indelebile perché fallito in un derby, Sergio è un grande goleador: da noi ha segnato 5 gol, alla Lazio 7”. Proprio per questo Reja non vorrebbe rinunciarci adesso. E a giugno Lotito? Preziosi non si sbilancia: “Il prezzo del riscatto è fissato ( 9,5 milioni, ndr). Credo che, una volta salva, la Lazio vorrà ripartire da questo grande centravanti". Da Saragozza, il “nuovo” Eliseu avverte: “A Roma ero sempre triste. Mi piacerebbe tornare al Malaga a luglio”.
La Repubblica