Intanto allucinante articolo di Sconcerti sul Corsera di oggi.
Ve lo riporto integralmente.
Icardi-Dzeko, l’evoluzione del gol Sono davvero tra i migliori al mondo?L’interista è l’inaspettato, il romanista il colpitore: alla fine sono simili ma in modi diversi.Tre reti al Milan uno, due al Chelsea l’altro:
sono tra le migliori punte del mondodi Mario SconcertiCredo che
Icardi e
Dzeko aprano e chiudano lo spettro del gol, la sua gamma di colori. Sono molto diversi ma hanno caratteristiche finali che li avvicinano.
Dzeko è un puro colpitore, calcia di collo pieno, è monumentale e classico, quando corre, quando tira, quando salta, sembra sempre in posa. È il suo modo per concentrare la forza. Non ha dribbling, anche se è un giocatore tecnico, semplicemente gli interessa poco. Ha potenza e geometria. Abbiamo parlato spesso di geometria per gli attaccanti. Non intendo il teorema di Pitagora, intendo l’uso dello spazio, sapere trovare a occhi chiusi la traiettoria meno banale, la più angolata.
Dzeko ha questa dote. E ha un formidabile senso dell’equilibrio in corsa, nel momento del tiro. Difficilmente calcia alto: o a terra o a mezza altezza, le cose più complicate per un portiere. È della nuova stirpe di attaccanti, quella cominciata da
Ibrahimovic e dagli africani, attaccanti cioè di grande forza e tecnica, arrivati tra la fine del secolo scorso e gli anni duemila.
Dzeko è un seriale del gol, è come sapesse molto lingue.
Icardi è più personale, è improvviso, è un pupazzo che salta fuori dalla scatola e spaventa i bambini.
Dzeko è più universale,
Icardi è un ragazzo prodigio, anche questo va messo nel conto. Uno ha 31 anni, l’altro 24, è ancora in formazione. Ed è sempre andato migliorando. I gol di
Icardi assomigliano a quelli di
Dzeko quasi soltanto sui calci d’angolo, sui cross radenti, quando si anticipa di testa l’avversario. In tutto il resto Icardi è un inventore di gol. L’esempio migliore è la seconda rete segnata al Milan colpendo solo un angolo del pallone mentre era a mezza altezza dentro un movimento incongruo.
Opinione personale: a me piace più
Dzeko ma non significa niente. Poche volte non partecipa al gioco,
Icardi è l’opposto. Per questo segna spesso tre gol e poi per qualche giornata si acquieta. Ma
Dzeko ha una squadra che gioca per lui,
Icardi gioca in un’Inter complessa proprio nella sua zona del campo. Anche questo lo aiuta a cercare l’idea impropria.
Resta adesso un’ultima domanda: dove vanno collocati nell’orizzonte dei centravanti? Tenendo fuori
Messi e Ronaldo direi che
come completezza personale siamo al top.
È diverso Immobile che più dei due ha capacità di partire da lontano e tenere il pallone, sa incrociare da un lato all’altro, campo-porta, come nessun altro, ma ha bisogno di stile, di geometria, direi quasi che è troppo esatto. Diventa appena più prevedibile, per questo in campo internazionale ha difficoltà. Il migliore in assoluto mi sembra ancora
Suarez che ha fisico, classe e cattiveria. Poi
Cavani, poi
Kane, che assomiglia sia a
Immobile che a
Dzeko. Ha 24 anni, vedremo che piega prenderà.
Morata è un contropiedista, un
Salah dell’area di rigore.
Gabriel Jesus ha numeri eccezionali ma non è un professionista del ruolo, diventerà un numero dieci.
Aubameyang risente della crisi del Dortmund, ma è un attaccante completo. Tre reti al Milan uno, due al Chelsea l’altro: sono davvero tra le migliori punte del mondo del Manchester United, un’evoluzione ultima, grande forza e velocità, un po’ di furia e un po’ di confusione, come sempre quando la forza è troppa. Ma
Dzeko ha già giocato in Premier e
Icardi può giocare dove vuole.
Dovessi fare una
Top five metterei
Suarez, Dzeko, Cavani, Icardi e Lukaku. Ma è quasi un gioco.
Aspettando Higuain.ah Sconce', ma te posso tocca'?