Lo stadio.
La magia di stare insieme a migliaia di persone ed avere lo stesso battito del cuore, nello stesso momento. La stessa epressione, nello stesso momento. Alzarsi tutti insieme, nello stesso momento. Mettersi le mani in testa, dopo un gol mangiato, tutti nello stesso momento.
Una persona sola formata da migliaia di persone.
Ogni tanto mi giro a guardare chi vede la partita insieme a me e mi sembra di conoscerli tutti.
Quando segni e ti trovi uno sconosciuto appeso al collo, o sette file più giù a gambe per aria.
Quando vinci uno a zero, e manca poco alla fine, e c'è un calcio d'angolo per gli altri e tu preghi, fai fioretti e daresti il mondo per vedere quella palla spazzata via dall'area.
Poi c'è sempre quello che tiene il tempo esatto e vedi, sul display del suo telefonino, i minuti di recupero che non passano mai o sono velocissimi.
E quando finisce la partita non te ne vai subito. Aspetti che i giocatori ti vengano a salutare, ed è bello quel momento.
Poi inizi a scendere le scale..."Pe' Torino se sentimo in settimana" urli al tuo amico quando lo saluti davanti agli Esteri.
Prendi il motorino e torni a casa e ti senti come se avessi giocato anche tu.
Credo che nulla possa sostituire una giornata allo stadio, nemmeno un televisore da 1000 pollici ai raggi laser.
Se ami la tua Lazio, le stai vicino e glielo dici.
E' semplice.
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