Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione

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Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #600 il: 18 Giu 2015, 12:32 »
Lotito indagato: Palazzi in Procura a Napoli (2)

L'incontro tra Palazzi e Piscitelli si è svolto - a quanto trapela - in un clima di massima collaborazione ed è servito a fare il punto sugli atti delle rispettive inchieste. Il procuratore della federcalcio deve tra l'altro decidere nel giro di pochi giorni se deferire per la vicenda Lotito o archiviare l'inchiesta a suo carico.
Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #601 il: 18 Giu 2015, 12:44 »
S'è girato il mondo, Palazzi invece di prendere gli atti da Napoli glieli porta.
Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #602 il: 18 Giu 2015, 15:04 »
A margine, ma non troppo, di questa storia oggi è arrivata in Cassazione l'assoluzione definitiva di Macalli per l'affaire Pergocrema, anche lì c'erano di mezzo i contributi federali che a dire del presidente del Pergocrema non gli vennero erogati in tempo provocando il fallimento della società, solo che quei fondi erano stati bloccati dagli avvocati dell'AIC per conto dei giocatori che vantavano stipendi arretrati, sempre Macalli ha ancora due/tre questioni aperte, l'approvazione del bilancio della Lega Pro, il ricorso contro la squalifica per la storia dei marchi del Pergocrema, ridotta a 4 mesi dagli 8 originali, ed infine la ricusazione di Palazzi per quanto riguarda i processi che vedono coinvolte le squadre di Lega Pro nell'ultimo calcioscommesse per le inchieste della Procura di Catanzaro, in pratica Macalli chiede che il tutto passi alla Procura Generale del Coni.   

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Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #603 il: 18 Giu 2015, 19:29 »
Lotito: Palazzi al lavoro, stringe tempo decisione

Stefano Palazzi è tornato nella 'sua' Napoli, ma non per una visita di piacere. Il procuratore della Figc, infatti, ha incontrato nella procura partenopea il pm Vincenzo Piscitelli, titolare dell'inchiesta sulla telefonata tra Claudio Lotito e il dg dell'Ischia Pino Iodice, per la quale il presidente della Lazio è indagato per tentata estorsione. Al collega e amico ha messo a disposizione gli atti dell'inchiesta sportiva e, con lui, ha fatto il punto della situazione sugli atti delle rispettive inchieste. Il tempo, infatti, stringe ed entro pochi giorni - probabilmente entro metà della prossima settimana - dovrà decidere se deferire il n.1 biancoceleste e consigliere Figc o archiviare il fascicolo aperto nei suoi confronti in seguito alla telefonata resa pubblica dallo stesso Iodice. Palazzi ha già usufruito di tre proroghe (di 40 giorni ciascuna) concesse dal Superprocuratore Coni, Enrico Cataldi, e ora deve tracciare una linea che, visti i recenti sviluppi (con annesse perquisizioni in Figc, Lega Pro e nell'abitazione e nelle sedi delle società di Lotito), appare quasi scontata.

Il patron di Lazio e Salernitana, infatti, sembra destinato ad essere deferito per la violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva ("principi di lealtà, correttezza e probità") e rischia la decadenza dalla carica di consigliere, avendo già accumulato fino ad ora 8 mesi e 15 giorni di inibizione (il limite fissato dalle Noif e' di 12 mesi). Alcuni club avrebbero confermato di aver subito pressioni o promesse di contributi per votare il bilancio consuntivo 2014 della Lega Pro e sostenere, quindi, il presidente Mario Macalli. C'è poi la questione Gubbio: i quotidiani umbri hanno riportato nei giorni scorsi, senza essere smentiti, di un incontro tra i dirigenti del club retrocesso in Serie D e Lotito in cui i rossoblù avrebbero garantito il loro sostegno a Macalli in cambio di alcuni giocatori delle giovanili e di un interessamento del laziale per il ripescaggio della società in Lega Pro.

Roberto66

Roberto66

Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #604 il: 18 Giu 2015, 22:00 »
Lotito: Palazzi al lavoro, stringe tempo decisione

Stefano Palazzi è tornato nella 'sua' Napoli, ma non per una visita di piacere. Il procuratore della Figc, infatti, ha incontrato nella procura partenopea il pm Vincenzo Piscitelli, titolare dell'inchiesta sulla telefonata tra Claudio Lotito e il dg dell'Ischia Pino Iodice, per la quale il presidente della Lazio è indagato per tentata estorsione. Al collega e amico ha messo a disposizione gli atti dell'inchiesta sportiva e, con lui, ha fatto il punto della situazione sugli atti delle rispettive inchieste. Il tempo, infatti, stringe ed entro pochi giorni - probabilmente entro metà della prossima settimana - dovrà decidere se deferire il n.1 biancoceleste e consigliere Figc o archiviare il fascicolo aperto nei suoi confronti in seguito alla telefonata resa pubblica dallo stesso Iodice. Palazzi ha già usufruito di tre proroghe (di 40 giorni ciascuna) concesse dal Superprocuratore Coni, Enrico Cataldi, e ora deve tracciare una linea che, visti i recenti sviluppi (con annesse perquisizioni in Figc, Lega Pro e nell'abitazione e nelle sedi delle società di Lotito), appare quasi scontata.

Il patron di Lazio e Salernitana, infatti, sembra destinato ad essere deferito per la violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva ("principi di lealtà, correttezza e probità") e rischia la decadenza dalla carica di consigliere, avendo già accumulato fino ad ora 8 mesi e 15 giorni di inibizione (il limite fissato dalle Noif e' di 12 mesi). Alcuni club avrebbero confermato di aver subito pressioni o promesse di contributi per votare il bilancio consuntivo 2014 della Lega Pro e sostenere, quindi, il presidente Mario Macalli. C'è poi la questione Gubbio: i quotidiani umbri hanno riportato nei giorni scorsi, senza essere smentiti, di un incontro tra i dirigenti del club retrocesso in Serie D e Lotito in cui i rossoblù avrebbero garantito il loro sostegno a Macalli in cambio di alcuni giocatori delle giovanili e di un interessamento del laziale per il ripescaggio della società in Lega Pro.

Però come è sollecito questo Palazzi, un vero magistrato velocissimo... poi sai è importante capire se Lotito ha chiesto voti per Macalli, in tal caso i campionati sono falsati e bisogna intervenire subito a livello di giustizia sportiva, invece tutti gli impicci che sono successi ultimamente in lega pro con tanti arresti e con la necessità di compilare i campionati e quindi istruire processi e dare subito penalizzazioni e retrocessioni non è prioritario...
Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #605 il: 18 Giu 2015, 22:09 »
Ma gli articoli chi glieli detta? Marione?
Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #606 il: 21 Giu 2015, 09:51 »
"Avvertimento" in stile mafioso a Pala**i.

LA REPUBBLICA (M. MENSURATI, F. TONACCI) - «Palazzi insabbia i fascicoli, le sue inchieste siano avocate dal Coni». L’accusa nei confronti del procuratore della Figc è pesantissima. E lo è ancor di più se si considera che a muoverla non è un soggetto qualunque, ma il vice presidente della stessa Figc - oltre che presidente della Lega Pro - Mario Macalli che, nelle oltre 30 pagine in cui richiede l’avocazione di tutte le inchieste riguardanti la Lega Pro, sostiene, argomentando nel dettaglio, che Stefano Palazzi negli ultimi dieci anni abbia tenuto ferme svariate indagini: da pezzi importanti dell’inchiesta sul calcio scommesse fino alle presunte irregolarità amministrative della Lega Pro. In tutto una decina di fascicoli. Di fronte a un atto tanto clamoroso, il presidente federale Carlo Tavecchio e quello del Coni, Giovanni Malagò non hanno mosso un dito né proferito parola.

Ieri, dopo che Repubblica.it ha pubblicato il documento firmato da Macalli, non si è smosso nulla nei palazzi dello sport italiano. E così non è rimasto altro da fare che cercare di capire cosa si sia mosso dietro le quinte. Un compito piuttosto complesso considerata la fitta rete di conflitti di interesse su cui si regge tutto il sistema. Basti pensare a questo: Palazzi sta decidendo in queste ore se deferire o meno Claudio Lotito per la telefonata, secondo i pm di Napoli estorsiva, pubblicata da Repubblica. E Lotito, come si è capito proprio da quella telefonata, è l’uomo che ha garantito a Macalli il controllo della Lega Pro. Insomma,vista così, la sparata di Macalli potrebbe sembrare un avvertimento. E invece, a quanto pare, Lotito, per una volta non c’entra. Non direttamente, almeno. Palazzi ha le mani legate dai pm di Napoli e il deferimento del presidente della Lazio e della Salernitana, con relativa decadenza da consigliere federale, è dato quasi per scontato. Più probabile che a motivare la richiesta di avocazione - richiesta tra l’altro destinata al cestino visto che l’avocazione può essere disposta dal procuratore del Coni e non richiesta; senza considerare che Macalli, interdetto, non poteva nemmeno firmarla - sia un certo nervosismo per alcuni dei fascicoli che lo riguardano e sui quali Palazzi sembrerebbe intenzionato ad andare fino in fondo. Si tratta del fascicolo nato dall’esposto che l’ex direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha mandato in procura sulle presunte malefatte e sui difetti gestionali della presidenza Macalli, un documento nel quale si faceva riferimento esplicito a «somme che avrebbero dovuto essere distribuite come contributi ai club e che (...) sono invece rimaste nella disponibilità della Lega» all’interno di uno schema «configurabile come illegittima appropriazione ». Una copia di quelle carte, è stata presa anche dai pm di Napoli che hanno deciso di inserire nell’indagine penale sul “sistema Lotito” anche un capitolo molto promettente sulle prodezze della Calcio Servizi Srl, la società di natura privatistica il cui amministratore unico era lo stesso Macalli. Nel corso delle perquisizioni di dieci giorni fa i magistrati si sono fatti consegnare molti documenti relativi a quella che ritengono essere la cassaforte del calcio minore. Il tutto, inoltre, va letto alla luce dell’imminente assemblea di Lega Pro (in programma il 30 giugno) nella quale l’approvazione o meno del bilancio di gestione farà da sparti acque tra la continuazione dell’era Macalli e un commissariamento della Lega Pro che potrebbe sconvolgere tutti gli assetti. Quali che siano le motivazioni reali del gesto di Macalli, comunque, resta agli atti che un vice presidente federale ha «ravvisato» mancanza «di serenità nell’inquirente federale». Ma soprattutto resta agli atti l’assordante silenzio di chi dovrebbe vigilare.

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Offline Tarallo

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Re:Perquisita Federcalcio: indagato Lotito per tentata estorsione
« Risposta #607 il: 21 Giu 2015, 12:10 »
"Avvertimento" in stile mafioso a Pala**i.

LA REPUBBLICA (M. MENSURATI, F. TONACCI) - «Palazzi insabbia i fascicoli, le sue inchieste siano avocate dal Coni». L’accusa nei confronti del procuratore della Figc è pesantissima. E lo è ancor di più se si considera che a muoverla non è un soggetto qualunque, ma il vice presidente della stessa Figc - oltre che presidente della Lega Pro - Mario Macalli che, nelle oltre 30 pagine in cui richiede l’avocazione di tutte le inchieste riguardanti la Lega Pro, sostiene, argomentando nel dettaglio, che Stefano Palazzi negli ultimi dieci anni abbia tenuto ferme svariate indagini: da pezzi importanti dell’inchiesta sul calcio scommesse :sisisi:  chissa quali, n.d.T. e quindi.... (vedi prossimo grassetto) fino alle presunte irregolarità amministrative della Lega Pro. In tutto una decina di fascicoli. Di fronte a un atto tanto clamoroso, il presidente federale Carlo Tavecchio e quello del Coni, Giovanni Malagò non hanno mosso un dito né proferito parola.

Ieri, dopo che Repubblica.it ha pubblicato il documento firmato da Macalli, non si è smosso nulla nei palazzi dello sport italiano. E così non è rimasto altro da fare che cercare di capire cosa si sia mosso dietro le quinte. Un compito piuttosto complesso considerata la fitta rete di conflitti di interesse su cui si regge tutto il sistema. Basti pensare a questo: Palazzi sta decidendo in queste ore se deferire o meno Claudio Lotito per la telefonata, secondo i pm di Napoli estorsiva, pubblicata da Repubblica. E Lotito, come si è capito proprio da quella telefonata, è l’uomo che ha garantito a Macalli il controllo della Lega Pro. Insomma,vista così, la sparata di Macalli potrebbe sembrare un avvertimento. E invece, a quanto pare, Lotito, per una volta non c’entra. Non direttamente, almeno. Palazzi ha le mani legate dai pm di Napoli e il deferimento del presidente della Lazio e della Salernitana, con relativa decadenza da consigliere federale, è dato quasi per scontato. Più probabile che a motivare la richiesta di avocazione - richiesta tra l’altro destinata al cestino visto che l’avocazione può essere disposta dal procuratore del Coni e non richiesta; senza considerare che Macalli, interdetto, non poteva nemmeno firmarla - sia un certo nervosismo per alcuni dei fascicoli che lo riguardano:lol:  e come te sbaji :lol: e sui quali Palazzi sembrerebbe intenzionato ad andare fino in fondo. Si tratta del fascicolo nato dall’esposto che l’ex direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha mandato in procura sulle presunte malefatte e sui difetti gestionali della presidenza Macalli, un documento nel quale si faceva riferimento esplicito a «somme che avrebbero dovuto essere distribuite come contributi ai club e che (...) sono invece rimaste nella disponibilità della Lega» all’interno di uno schema «configurabile come illegittima appropriazione ». Una copia di quelle carte, è stata presa anche dai pm di Napoli che hanno deciso di inserire nell’indagine penale sul “sistema Lotito” anche un capitolo molto promettente sulle prodezze della Calcio Servizi Srl, la società di natura privatistica il cui amministratore unico era lo stesso Macalli. Nel corso delle perquisizioni di dieci giorni fa i magistrati si sono fatti consegnare molti documenti relativi a quella che ritengono essere la cassaforte del calcio minore. Il tutto, inoltre, va letto alla luce dell’imminente assemblea di Lega Pro (in programma il 30 giugno) nella quale l’approvazione o meno del bilancio di gestione farà da sparti acque tra la continuazione dell’era Macalli e un commissariamento della Lega Pro che potrebbe sconvolgere tutti gli assetti. Quali che siano le motivazioni reali del gesto di Macalli, comunque, resta agli atti che un vice presidente federale ha «ravvisato» mancanza «di serenità nell’inquirente federale». Ma soprattutto resta agli atti l’assordante silenzio di chi dovrebbe vigilare.

bibi' e  bibo' SERVI.
 

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