Non parlo di Lotito nè di Tare.
Mi riferisco a quei giornalisti prezzolati che forse, vista la grande armonia che si respirava nell'ambiente e i conseguenti pochi click ricevuti dai loro sitarelli, hanno trovato modo stasera di ringalluzzire nuovamente le loro tasche.
L'occasione era ghiotta, la necessità di una punta e di sfoltire un esubero, Tare che urla al telefono, Lotito che litiga con Ferrero, Ederson che addirittura non risponde al telefono. In tutto questo ambaradan alcuni ci sono cascati con tutti e 2 i piedi, sono ripartiti gli auguri di morte a Lotito che fino ad oggi nessuno quasi più si inculava, le richieste di dimissioni di Tare e si è arrivati addirittura le minacce di morte per Ederson.
Il risultato è un ambiente di nuovo spaccato che nei prossimi giorni vedrà gonfiarsi ancora di più le polemiche e i malumori a meno che...
Si inizi TUTTI già da stasera a pensare solo al calcio giocato, a quello che fino ad ora ci interessava, a non credere che, errori o no della società, si faccia ogni volta un teatrino. Io non credo a tutto questo l, non credo a Tare che urla, Lotito che litiga al telefono ed Ederson che non risponde, potrebbe anche essere vero, ma non è quello che serve ora alla Lazio e non è quello che serve ora a noi.
Non lasciamoci tirare di nuovo dentro, non lasciamo che decidano gli altri che ambiente deve esserci, riprendiamo a tifare e a scannarci sugli infortuni, sul ruolo di Mauri e sui passaggi sbagliati di Candreva, ma non diamo adito a LORO di separarci di nuovo, non permettiamoglielo.
Forza Lazio.