Dal sito LLSN:
Se da bambino hai scelto di tifare Lazio, se il bianco e celeste sono la prima cosa che ti ha fatto battere il cuore, sei consapevole che la sventura è sempre dietro l’angolo. Se da bambino hai scelto di tifare Lazio, perché tuo padre, tuo nonno, tuo fratello maggiore ti hanno tramandato l’affetto per il primo club della Capitale, sei consapevole che dalle sventure ne esci sempre e comunque a testa alta. Anche quando si tratta di salutare la persona che con te ha condiviso una vita intera, ancora prima di venire alla luce. Esattamente un anno, 28 novembre 2011, ci lasciava Maurizio Maestrelli. Il cognome dice molto della grave perdita per il popolo biancoceleste, la qualità della persona dice tutto. Maurizio & Massimo, Massimo & Maurizio: i gemelli del primo Scudetto, gli eredi dell’unico vero grande Maestro, Tommaso. Insieme hanno vissuto l’epopea della Lazio, che dopo più di settant’anni si prendeva con gli interessi quanto la Storia gli aveva fin lì tolto. Insieme, hanno visto spegnersi il padre, vigoroso e vitale come solo chi ha conosciuto l’orrore della guerra poteva essere. Insieme, hanno subito lo strazio di vedersene andare la sorella Patrizia Maria, a soli cinquant’anni. Poi, lo scorso anno, Maurizio ha giocato uno scherzo a Massimo: la malattia che lo aveva colpito sembrava avergli concessa un tregua duratura, ma il male è traditore per definizione. Massimo ha salutato Maurizio, mentre stringeva a sé mamma Lina. E’ trascorso un anno, Maurizio sta nell’altra camera, insieme a papà Tommaso e a Patrizia. Una camera biancoceleste, come i colori del Cielo che li ospita. Massimo, intanto, sta cercando di regalare alla sua famiglia un sorriso speciale, come quelli che solo Giorgio Chinaglia sapeva far sbocciare in Tommaso. Giorgio e la famiglia Maestrelli per sempre insieme, questo l’obiettivo. A testa alta sempre e comunque, come Massimo. Come Maurizio.
Ciao Maurizio.............