Lotito rimane dov'è perché nessun investitore forte scenderebbe mai in campo per trattare con una testa dura come la sua, per gareggiare in quella schifezza di campionato che è la serie A (istituzioni comprese) e, duole dirlo, per doversi relazionare a una tifoseria che sta riuscendo nell'impresa di risultare invisa a tutto l'universo sportivo (e sociale) non fascista/neonazi. Direi una gatta molto complessa da pelare.
Però smettiamola pure con la storia della "narrazione": Lotito è un disco rotto ed è un narcisista talmente patologico da sembrare bipolare. Ha sempre e solo ragione lui, lui azzecca tutto, gli altri sono degli idioti. Aggiungo una cosa che mi sta poi a cuore, anche se so che si sta cercando di buttare acqua sul fuoco: il debole intervento post striscione su Mussolini e le parole dette in questa intervista su Salvini stanno ulteriormente aprendoci una botola profonda sotto i piedi. Chiediamoci pure se molta gente poi non abbandoni lo stadio ANCHE per questi motivi: diciamo che creare una narrazione positiva per celebrare la Lazio, di questi tempi, è roba un po' difficile. Meno male che Inzaghi e i ragazzi stanno portando lustro in campo, perché fuori è un macello, altro che narrazione positiva.