Ottimo il tuo post, aggiungerei solo una cosa, che mi sembra comunque determinante, la nostra tifoseria é sempre stata catastrofista, anche quando si dovevano lanciare strali a Veron. Un problema oggettivo che, a mio avviso, ha stinto anche nel paragrafo che dedichi alla mancanza di smarcamento della società é stato che abbiamo avuto una leadership della nostra tifoseria che é entrata in rotta di collisione con la società per questioni strettamente commerciali e ne ha, in qualche modo, avvelenato le relazioni.
La "guerra" a Lotito, leitmotif fondante dei suoi primi 10 anni di gestione sono un peso non indifferente che ci portiamo appresso e dalle cui scorie abbiamo difficoltà a liberarci. Anche solo per alleggerire le legittime critiche alla società da tutto l'armamentario dialettico obsoleto che ne appesantiscono il percorso.
Per me è diventato un luogo comune, principalmente fra noi laziali, dire che la nostra tifoseria è catastrofica.
Tutte le tifoserie in Italia ma anche fuori criticano, si lamentano, sono pessimistiche quando le cose vanno male. E come la nostra, si esaltano, incitano, applaudono quando le cose vanno bene.
Ad esempio a Milano, sia sponda milanista che interista, basta che un giocatore sbaglia 3, 4 passaggi di seguito e viene subito sommerso di fischi e critiche.
E' invece vero quando si dice che la lunga contestazione a lotito, portata avanti da 4 personaggi solo per interessi personali, ha avuto molto seguito e ha coinvolto numerosi tifosi portando come risultato l'allontanamento di svariati sostenitori.
Ora sta alla società recuperare quei tifosi e far si che ritornino allo stadio.
Non è facile ma lotito è il presidente della Lazio ed è lui che deve intervenire.