Spunto di riflessione: credo che chi vive la quotidianità di Roma sia meno impattato dagli aspetti "extra-risultati", chi vive in città invece vive in prima persona l'avanzata di questo "deserto", a svantaggio della Lazio e dei Laziali, il mondo Lazio si sta "desertificando", a prescindere dai risultati sportivi. Chi vive la Lazio da lontano è comprensibile che basi tutto sul risultato e non sia preoccupato da un problema che non vive
Sicuramente hai ragione. Ma credo che un peso fondamentale nella "desertificazione" sia rappresentato da elementi esterni ed interni.
Elementi esterni sono, per me, la scarsa considerazione che la Lazio ha a livello di media Nazionali e locali (scandaloso il CdZ - corriere del lazzarone).
Elementi interni sono proprio la comunicazione laziale, intesa come radio varie, siti, sitarelli, gruppi ed individui social. Tutta 'sta roba la vediamo anche noi che viviamo la Lazio da fuori Roma.
Proprio per il sistematico "attacco", la demonizzazione, la depressione costante, il voler sottolineare i lati negativi e minimizzare quelli positivi, dopo il sostegno sportivo, il tifo, la passione per i nostri colori, io metto al secondo posto la DIFESA DELLA NOSTRA LAZIO. A prescindere da Lotito che si addormenta, dal falconiere microcefalo, dall'inventario dei Lazio Store, da Annarita Jacobini o dalle tante altre cose della Lazio che non funzionano.
Per questo io, e credo che come me ce ne siano pochi altri, ascolto Lazio Style Radio e non Radio Laziale o quel "grande Laziale" un po' deprimente che è Guido De Angelis.
Tra un mesetto, mia moglie compirà 65 anni. I segni del tempo, da fuori, ne hanno offuscato quell'aspetto di cui mi sono innamorato 40 e passa anni fa. Ma da dentro, per me, lei è la donna perfetta, la donna della mia vita, la più bella del mondo. La mia migliore amica. E guai a chi me la tocca, anche quando lo vedo benissimo che mi sfracagna le palle con le sue piccole fissazioni.