La curva è stata complice di favoreggiamento dello scempio di ieri.
Complice perché decidendo senza alcun preavviso di non esserci ha abbandonato la Lazio e tutti i suoi tifosi nelle grinfie di Irrati che ha potuto indisturbato adempiere al compito assegnatogli.
A tutti umanamente dispiace della morte del tifoso interista, che però è deceduto travolto da un'auto durante una guerriglia urbana premeditatamente organizzata dagli stessi interisti.
Ci potevano essere tanti modi per manifestare la solidarietà, anche senza il famoso striscione, ma quello scelto dalla curva ha avuto il solo effetto di danneggiare ulteriormente la Lazio.
La vera differenza tra noi e loro è questa: quando parliamo di calcio noi amiamo solo la Lazio e faremo di tutto per difenderla; loro amano sopratutto loro stessi e la Lazio, che amano ma in misura minore rispetto alle loro idee, nel tempo è diventata un mezzo e lo stadio un palcoscenico per affermare la loro esistenza ed il loro pensiero. Noi andiamo allo stadio e seguiamo la Lazio perché l'amiamo, loro vanno allo stadio e la seguono per fare vedere che esistono.
Sono come quel coniuge che tradisce di continuo la sua compagna e si giustifica dicendo che lo fa perché la ama troppo.