CN11,5

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Offline bak

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20168
Re:CN11,5
« Risposta #600 il: 25 Gen 2019, 19:13 »
Poi giuro che accanno:
@jp1900 vero, il problema non vuole risolverlo nessuno. A loro certamente non interessa, più a destra si posizionano, meglio e'. La società già si e' bruciata abbastanza, le fdo sono impegnate in altro, i singoli tifosi hanno paura; che ve devo di, consegniamogli le chiavi dello stadio e amen.
Di certo il problema non te lo risolveranno i giornalisti, a cui manco compete.

@gio l'indifferenza e la pressoché totale assenza di voci dissenzienti da vent'anni a oggi hanno prodotto solo disastri a livello di percezione dall'esterno del laziale medio.
Io manco mi ci incazzo più, perché al di fuori solo quello appare. Io, tu, il resto che non è melma, siamo dei fantasmi al cospetto della pubblica opinione, o, se preferisci maggioranza silenziosa.
Poi per ognuno parla la sua storia e il suo vissuto.

Offline TheVoice

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6444
Re:CN11,5
« Risposta #601 il: 26 Gen 2019, 00:55 »

Per me gli ultras sono sorelle e fratelli laziali finchè fanno i laziali.
E' quando decidono di fare i nazisti in modo del tutto separato dalla Lazio (o addirittura contro) che creano una linea di separazione e allora si fottano.


Fat, ti leggo sempre con molta attenzione e condivido gran parte delle cose che scrivi.

Però io sul passaggio che quoto non sono assolutamente d'accordo perchè ignora un elemento, centrale nella strategia degli ultras della Lazio: il loro camuffarsi dietro la Lazio.

Oggi - è evidente se ascolti per 10 minuti le loro trasmissioni -  il loro ordine di priorità è invertito: prima loro stessi, il gruppo, gli ideali, il sistema valoriale.
Poi la Lazio.

E siccome le due cose (loro sistema valoriale - Lazio) confliggono, tentano di introiettare le prime nel concetto stesso di Lazio, per farne un tutt'uno inscindibile.

Il tutto a scopo autoreferenziale naturalmente, avvelenando il concetto dell'essere di tifoso della Lazio.

Quindi non mi resta che augurarmi che, assieme all'acqua sporca, venga gettato pure il bambino, anche se questo fosse mio fratello, con la speranza che ne nasca, magari fra un lustro o due, un altro.

Offline bak

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20168
Re:CN11,5
« Risposta #602 il: 26 Gen 2019, 13:31 »
Rapine in banca a Roma: 5 arresti, nella banda ultrà e un poliziotto

Sabato 26 Gennaio 2019
Ultrà con la passione delle rapine in banca: 8 arresti tra cui un poliziotto
Li hanno seguiti, intercettati e alla fine in un blitz davanti a una banca li hanno arrestati, proprio mentre tentavano l'ennesimo colpo  Nella banda, sgominata da un'operazione congiunta di carabinieri e polizia, sono finiti in manette anche alcuni ultrà della Lazio e un poliziotto. Al termine di una articolata attività di indagine, un “pool” coordinato dal Gruppo Reati contro il Patrimonio dalla Procura della Repubblica di Roma, composto  da personale del nucleo investigativo dei carabinieri e della squadra mobile della polizia, alle prime ore della mattina odierna ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di cinque persone, smantellando una pericolosa associazione a delinquere finalizzata al compimento di numerose rapine.

GLI INDAGATI
I provvedimenti sono scaturiti dalla spettacolare operazione effettuata il 7 novembre 2017 quando, carabinieri e polizia hanno sventato una rapina in banca a Tivoli arrestando in flagranza Franco Oddo, di 50 anni, residente a Roma, Massimo Mariani, residente a Bassano Romano (Vt) M. e Corrado Ovidi, di Guidonia Montecelio entrambi di 46 anni, tutti romani con precedenti per reati contro il patrimonio, Giuliano Pennese, 41enne incensurato romano, e Stefano Cangelosi di 46 anni già noto alle forze dell'ordine, fino a poco prima poliziotto della Scientifica (era lui che aveva il compito di intercettare le radio delle forze dell'ordine durante i colpi).

IL COLPO
Tutti e cinque venivano braccati mentre erano intenti, con il volto travisato da parrucche, occhiali e cappelli, armati di pistole e coltelli, a consumare la rapina, ciascuno ricoprendo il proprio ruolo ben definito: chi garantiva la “copertura di fuoco” all’esterno della banca, chi era pronto ad allertare i complici ascoltando le comunicazioni radio delle Forze dell’Ordine captando le loro frequenze, ed altri  mentre si accingevano a fare ingresso all’interno per mettere a segno il “colpo”.

L'ARRESTO
In particolare l’arresto scattava nel momento in cui alcuni operatori braccavano uno dei malviventi che si stava accingendo a fare ingresso nella banca per raggiungere uno dei complici già posizionato all’interno della filiale davanti alla cassa, entrambi travisati, con indosso delle fascette stringi-cavo e dei coltelli, pronti da utilizzare per minacciare ed immobilizzare clienti e dipendenti dell’istituto di credito.

Nella circostanza altri due complici, anch’essi travisati e posizionati all’esterno della banca con il ruolo di “pali” a bordo di un’autovettura rubata, avendo assistito alla scena, nel tentativo di guadagnare repentinamente la fuga, investivano un carabiniere che provava ad arrestarne invano la marcia.

LA SPARATORIA
Le concitate fasi dell’arresto terminavano nel momento in cui la corsa dei malviventi veniva interrotta poco più avanti da due equipaggi della polizia che, posizionati a breve distanza dalla banca, sebbene avessero intimato l’alt all’autovettura che procedeva ad elevata velocità, riuscivano a sbarrare la strada frapponendo i loro mezzi, esplodendo alcuni colpi a scopo intimidatorio.

La preziosa e meticolosa opera della procura, attraverso la creazione di un unico “team” composto da carabinieri e polizia, ha permesso dapprima di riunire vari procedimenti facendo confluire tutte le rapine in un’unica grande indagine, consentendo quindi di raccogliere i numerosi elementi probatori a carico degli arrestati, responsabili a vario titolo del reato di associazione a delinquere finalizzata al compimento di una serie indeterminata di rapine aggravate dall’uso delle armi in danno di istituti di credito.

I RUOLI DELLA BANDA
All’esito delle indagini sono stati delineati con precisione i ruoli ricoperti dai singoli componenti del sodalizio criminoso, individuando in Franco Oddo detto "lo zio" il capo, dirigente organizzatore e promotore dell’organizzazione - ed i partecipanti in Massimo Mariani ("il matto") in diverse occasioni ha svolto il ruolo di “palo” assicurando la copertura di fuoco ai sodali, talvolta compiendo materialmente le rapine, in Corrado Ovidi ("l'oste")  anch’egli talvolta con funzioni di “palo” e custode degli strumenti per consumare le rapine,  Stefano Cangelosi ("il ciccione"), quale vero e proprio “basista” con l’incarico di intercettare le frequenze radio in uso alle Forze dell’Ordine e allertare in anticipo i sodali dell’arrivo delle forze dell'ordine, e Giuliano Pennese ("il soldato"). in qualità di esecutore materiale dei “colpi”.

GLI ISTITUTI RAPINATI
Nel complesso sono state ricostruite otto rapine aggravate delle quali tre tentate, avvenute tutte ai danni di Istituti bancari dei quartieri romani di Monteverde, Ponte Milvio, Olgiata, Cecchignola e Montesacro, nel periodo compreso tra i mesi di marzo e novembre 2017, ad eccezione di una avvenuta in località Alba Adriatica (Te).

I TRAVESTIMENTI
Tutti i “colpi” sono stati messi a segno secondo le medesime modalità: due/tre soggetti che, travisati con parrucca molta folta brizzolata, occhiali con lenti scure ed un abbondante trucco in volto per alterare i tratti somatici, dopo aver immobilizzato i dipendenti della banca, talvolta servendosi di un coltello, hanno asportato complessivamente oltre mezzo milione di euro dai vari istituti di credito rapinati.

I REATI CONTESTATI
Ai componenti della banda, tutti romani dall’età compresa tra i 40 ed i 50 anni, con vari precedenti sia contro il patrimonio che in materia di stupefacenti, alcuni tra i quali gravitanti negli ambienti degli ultrà del tifo laziale ed un poliziotto attualmente sospeso dal servizio, sono stati già contestati in giudizio a vario titolo i reati di tentato omicidio, tentata rapina pluriaggravata in concorso, porto e detenzione di armi clandestine, lesioni e ricettazione, tutti commessi in occasione della tentata rapina commessa a Tivoli.

ALL'ALBA GLI ULTIMI ARRESTI
I provvedimenti sono stati notificati a tre malviventi presso le Case Circondariali di Rebibbia e Velletri, dove stanno scontando le condanne per l’arresto in flagranza, mentre Pennese e Cangelosi sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni in cui si trovavano ristretti agli arresti domiciliari ed associati anch’essi al carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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E vai che continuano a farsi riconoscere  :((

Offline Buckley

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5287
Re:CN11,5
« Risposta #603 il: 26 Gen 2019, 13:49 »
comunque questo e' il solito modo di merda di fare informazione. Gravitano nell'area degli ultras laziali...avessero frequentato i boy scout o la comitiva di arco di travertino avrebbe fatto parte della notizia? A sto punto ci dicessero pure chi e' il loro cantante preferito o il politico di riferimento. Essere laziali ha influenzato il loro grado di criminalita'? Merde loro e merde i giornalisti.

Offline pentiux

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18582
Re:CN11,5
« Risposta #604 il: 26 Gen 2019, 13:52 »
(ha due anni questa notizia)
Re:CN11,5
« Risposta #605 il: 26 Gen 2019, 13:56 »

Offline carib

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30355
Re:CN11,5
« Risposta #606 il: 26 Gen 2019, 14:11 »
(ha due anni questa notizia)
ma l'articolo è di oggi. La notizia - se non ho capito male - sarebbe che ai 5 autori della rapina di due anni fa - già in carcere - è stato notificato - in carcere - un ulteriore provvedimento di custodia cautelare. Ma gli autori dell'articolo fanno un po' a cazzotti con la lingua italiana. Me pare

Rapine in banca a Roma: 5 arresti, nella banda ultrà e un poliziotto

Sabato 26 Gennaio 2019
Ultrà con la passione delle rapine in banca: 8 arresti tra cui un poliziotto
Li hanno seguiti, intercettati e alla fine in un blitz davanti a una banca li hanno arrestati, proprio mentre tentavano l'ennesimo colpo  Nella banda, sgominata da un'operazione congiunta di carabinieri e polizia, sono finiti in manette anche alcuni ultrà della Lazio e un poliziotto. Al termine di una articolata attività di indagine, un “pool” coordinato dal Gruppo Reati contro il Patrimonio dalla Procura della Repubblica di Roma, composto  da personale del nucleo investigativo dei carabinieri e della squadra mobile della polizia, alle prime ore della mattina odierna ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di cinque persone, smantellando una pericolosa associazione a delinquere finalizzata al compimento di numerose rapine.
Il direttore del merdaggero, l'autore del titolo e il giornalista che ha firmato l'articolo andrebbero denunciati all'ordine dei giornalisti...
Re:CN11,5
« Risposta #607 il: 26 Gen 2019, 17:42 »

Il direttore del merdaggero, l'autore del titolo e il giornalista che ha firmato l'articolo andrebbero denunciati all'ordine dei giornalisti...

Eh vabbe' mo lo fanno.. pure te, daje tempo

Offline genesis

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23776
Re:CN11,5
« Risposta #608 il: 28 Gen 2019, 09:48 »
Si sono schierati contro la politica del vivacchiare.
Bene.
Re:CN11,5
« Risposta #609 il: 28 Gen 2019, 09:50 »
In generale ieri molto bene, anche il sollecito a Lotito senza tornare agli insulti che furono.
Re:CN11,5
« Risposta #610 il: 28 Gen 2019, 11:56 »
Che dicevano gli striscioni di ieri sera?

Offline orchetto

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12951
Re:CN11,5
« Risposta #611 il: 28 Gen 2019, 12:27 »
Saluti ad un certo Arturo

Poi quello sull'alibi delle cessioni che non giustifica il mancato acquisto di campioni per entrare in Champions,

poi uno ad inizio partita che non ricordo

Online arturo

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14660
Re:CN11,5
« Risposta #612 il: 28 Gen 2019, 12:41 »
Re:CN11,5
« Risposta #613 il: 28 Gen 2019, 13:46 »

Online arturo

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14660
Re:CN11,5
« Risposta #614 il: 28 Gen 2019, 13:49 »
 :p

Offline Achab77

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12855
Re:CN11,5
« Risposta #615 il: 28 Gen 2019, 20:24 »
La Curva Nord giovedì non parteciperà alla trasferta di Milano di Coppa Italia in occasione di Inter-Lazio. La decisione, resa nota durante la trasmissione ‘La voce della Nord’ in onda su Radiosei, è stata presa per solidarietà nei confronti dei supporter interisti, che hanno la curva momentaneamente chiusa dopo Inter-Napoli. Questa la motivazione: "Considerando l'amicizia che ci lega agli ultras interisti, gli Irriducibili Lazio salteranno la trasferta di Coppa Italia prevista per giovedì. Esprimiamo così la nostra vicinanza alla Curva Nord di Milano squalificata. Con grande rammarico non saremo presenti sugli spalti per sostenere la Lazio. La nostra mentalità va aldilà di ogni risultato. "Dede" vive per sempre nel cuore dei suoi ultras! Irriducibili Lazio".

Offline cippolo

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3932
Re:CN11,5
« Risposta #616 il: 28 Gen 2019, 20:33 »
La Curva Nord giovedì non parteciperà alla trasferta di Milano di Coppa Italia in occasione di Inter-Lazio. La decisione, resa nota durante la trasmissione ‘La voce della Nord’ in onda su Radiosei, è stata presa per solidarietà nei confronti dei supporter interisti, che hanno la curva momentaneamente chiusa dopo Inter-Napoli. Questa la motivazione: "Considerando l'amicizia che ci lega agli ultras interisti, gli Irriducibili Lazio salteranno la trasferta di Coppa Italia prevista per giovedì. Esprimiamo così la nostra vicinanza alla Curva Nord di Milano squalificata. Con grande rammarico non saremo presenti sugli spalti per sostenere la Lazio. La nostra mentalità va aldilà di ogni risultato. "Dede" vive per sempre nel cuore dei suoi ultras! Irriducibili Lazio".

Che bravi.
Meglio non commentare sennò vengo bannato a vita

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:CN11,5
« Risposta #617 il: 28 Gen 2019, 20:34 »
Bros b4 hoes
Re:CN11,5
« Risposta #618 il: 28 Gen 2019, 20:38 »
La nostra mentalità va aldilà di ogni risultato.

Al netto della vicinanza e del  gemellaggio (cazzi loro non discuto)... L'avevamo capito

Offline FeverDog

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15051
Re:CN11,5
« Risposta #619 il: 28 Gen 2019, 20:55 »
La Lazio prima di tutto, come sempre...
 

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