Che poi un altro argomento molto popolare di questi giorni (siamo tutti epidemiologi, ieri tutti pompieri e ora anche un po tutti antropologi) è che si è trattato di un gesto razzista all'incontrario dal momento che la maglia di acerbi è stata esibita come uno scalpo, secondo un rituale tribale.
Ora, a parte il fatto che se ricordo bene erano gli indiani famosi per lo scalpo, ma sicuramente anche qualche tribù africana avraà praticato questa disciplina, il punto è: allora pure gli ultras ragionano in maniera tribale.
Quando si ruba la bandiera avversaria e la si esibisce come trofeo di guerra quello non è un rituale tribale?
Semmai la cosa più brutta di tutte è che le due merde in questione esibiscono come un trofeo di guerra un simbolo che ti è stato donato in segno di pace (tra l'altro dopo aver perso la partita).
A me sembra evidentissimo che questo gesto sia stato dettato dalla superficialità, dalla mancanza d'intelligenza, dalla stronzaggine innata, tutte cose che sono patrimonio dell'umanità tutta a prescindere da razze colori e culture.
kelly solo per la precisione :
l'usanza di fare lo scalpo non era affatto diffusa tra le tribù native,
ma solo in qualche tribù del nord
(dakota et similia, tra l'altro onore riservato a guerrieri nemici molto valorosi)
I primi a fare lo scalpo in maniera metodica furono i cacciatori di indiani,
pagati un tanto a scalpo (dimostrazione di indiano effettivamente ucciso) dalle
agenzie delle ferrovie degli usa, che costruivano sui territori dei pellerossa
che quindi, chiaramente si ribellavano, e attaccavo gli insediamenti
(in seguito lo si faceva per soddisfare un numero di crescente di ricchi collezionisti bianchi)
Poi , ma solo dopo, divenne di uso comune anche tra i pellerossa fare lo scalpo agli yankee