La stagione rimarrebbe molto positiva anche in caso arrivassimo, incredibilmente per come si era messa, quinti (cosa che penso ma che prego e spero non avvenga).
Naturalmente questo sarebbe un ragionamento "a freddo", che terrebbe conto dell'intera stagione, dal mercato, all'organico effettivo sulla carta, a ciò che è cambiato stagione in corso (rendimento dei singoli e del Mister compreso), della gestione di una Finale contro chi da anni domina nel calcio italiano, la Juventus, e la conseguente Vittoria di un Trofeo(cosa che per me cambia moltissimo l'essenza di un Club e di un allenatore) del campionato e del cammino nelle coppe.
La Lazio è cresciuta come Club, è cresciuta anche come gestione dei 3 impegni settimanali, ed è uno step che ci fa entrare, se si da seguito come penso a questo tipo di andamento, stabilmente in una dimensione Europea, non certo a livello del Barcelona o Real Madrid, ma in quella di Club Europei che sono costantemente presenti in Europa e che hanno una costante competitività, penso a club come Arsenal, Valencia, Marsiglia, Dortmund, insomma quello che Tare ha sempre auspicato, divenire una realtà solida a livello Europeo, essere competitivi, ed in effetti in questa stagione la Lazio è stata costantemente competitiva, abbiamo dato il massimo in ogni competizione e ce la siamo giocata per arrivare al massimo, per cui la stagione è assolutamente positiva.
Poi, nell'ambito della valutazione dei singoli momenti, e soprattutto nella gestione dei momenti decisivi, che costituiscono poi l'elemento decisivo tra il successo e l'insuccesso ci sono i cosiddetti DETTAGLI, che ad alti livelli dettagli non sono:
siamo arrivati a 3 giornate dalla fine con 4 punti di vantaggio sull'Inter, con 2 partite da giocare in casa ed una in trasferta, Atalanta e Crotone prima dell'eventuale scontro diretto con l'Inter, scontro diretto che se avessimo mantenuto i 4 punti di vantaggio sarebbe stato vano.
Alla vigilia della scorsa giornata di campionato l'Inter sapeva che non dipendeva da se stessa, ma sperare nel passo falso della Lazio che doveva giocare con la settima in Classifica e la quart'ultima.
Ed è su questa fase finale che la mia critica su Mister Inzaghi si fa feroce, in quanto lo riterrei responsabile di un nostro suicidio sportivo, per come, per l'appunto, si erano messe le cose a 3 giornate dalla fine, critiche che elencherò in maniera logica in un post successivo.
Ciò non toglie che, pur essendo ipercritico verso il Mister, oltre a volergli bene, mi auspico una sua lunga permanenza sulla nostra panchina, fondamentalmente per due motivi ben precisi:
-gli errori, seppur pesanti e determinanti, sono cmq tappe del suo percorso di crescita, ricordiamoci che poco più di due anni fa allenava ancora le giovanili;
-la società, cmq, non ingaggerebbe un allenatore Top, tipo Conte o Ancelotti, ma neanche uno a livello di un Klopp o Simeone, motivo per il quale meglio Simone Inzaghi che sicuramente diverrà un grande allenatore, solo che, in questo caso, come avviene per i giocatori, dobbiamo tenerci anche gli errori che sono tappe della sua crescita professionale.
Spero di essere stato esauriente.