tutto quello che viene descritto e la contestualizzazione rispetto all'esperienza internazionale o al livello tecnico e tattico delle due rose, chi è più forte di chi o chi invece non c'è a disposizione, moduli, interpreti ecc. ecc. non arriverà mai a descrivere esattamente quello che manca.
perché quello che manca paradossalmente c'entra poco e niente col calcio.
è un qualcosa che ha a che fare col derby, in maniera intima e specifica.
supera il concetto stesso di gioco, abbiamo a che fare con un'entità superiore e sfuggevole, almeno per noi, visto che la roma negli ultimi anni è stata semplicemente e soltanto una macchina efficace per spaccarci il culo (tranne per fortuna negli unici due derby che avevano un po' più di importanza specifica, se non altro perché qualificavano a una finale e soprattutto perché passare quel turno ci ha fatto vincere ad agosto '17 il nostro 14simo trofeo).
la roma in questi ultimi cinque anni non ha combinato niente, la roma dell'era pallotta calcisticamente (almeno fino a questo punto della storia) verrà ricordata soltanto perché ci ha spaccato il culo una fracca di volte.
mi trovo molto in disaccordo sull'analisi fatta riguardo gli scontri diretti dello scorso anno: la Lazio invece ha giocato molto bene in molte occasioni, con l'inter fino al 75' e all'episodio del rigore è stata l'autentica dominatrice del match. così a salisburgo, prima dei 5 minuti di blackout (complici anche quel paio di gol ultrasculati degli austriaci). la juventus l'abbiamo ripresa e superata a casa loro, nonché gli abbiamo strappato un trofeo che avevano appena riacciuffato all'ultimo respiro. chi cazzo può riprendere la juve in quella maniera? ditemi voi una squadra che negli ultimi anni ha sventrato la juventus due volte ed ha perso il terzo incontro, dopo essere stata in controllo per tutta la partita, grazie a un'invenzione al 93'.
contro il napoli all'andata eravamo meritatamente in vantaggio e senza gli infortuni a raffica forse sarebbe potuta essere un'altra partita. anche al ritorni, in vantaggio per tutto il primo tempo, siamo stati castigati da un gol quasi regalato e un paio di giocate stratosferiche (di una squadra oggettivamente superiore, peraltro). col milan all'andata non c'è stata storia e al ritorno hanno segnato di mano, altrimenti finiva in pari.
insomma, questa è una squadra che, pur con tutti i suoi limiti, lo scorso anno è stata in CL fino all'85' dell'ultima partita. una squadra a cui sono stati defraudati punti pesantissimi, che ha giocato il miglior calcio della serie A, a detta di quasi tutti gli esperti, e che ha avuto la classifica che ha avuto grazie a questo.
ripeto, una squadra che ribalta la juve a casa loro non esiste, semplicemente.
ma questa non è la squadra che deve andare in campo al derby. semplicemente perché il derby non è calcio.
la Lazio per l'ennesima volta ha pensato di poter vincere la partita "giocando a calcio". ha fatto il suo onesto compitino che tante altre volte è riuscito a portare punti, ha innescato Immobile che infatti ha timbrato, insomma ha fatto tutto quello che doveva fare ed è bastato lo scorso anno per arrivare dove siamo arrivati e quest'anno per presentarci al derby da quarti in classifica dopo 4 vittorie consecutive.
ma il derby invece è altro, tuttaltro: il derby è l'esaltazione spietata del singolo episodio, il derby è chi segna per primo vince, il derby è psicologia spicciola, è l'avversario che ti guarda e tu non lo guardi, sono le migliaia di spintarelle, trattenute, provocazioni, giochetti sporchi, proteste continue per qualsiasi cosa, è una gara a chi riempie di meno il pannolino quando l'altro supera il centrocampo, è il catenaccio senza vergogna quando l'altro ha la fase del sopravvento e gioca un po' più il pallone, è lo schema imprevedibile o il gesto fantasioso che vale regolarmente di meno della deviazione fortuita, del rimbalzo inatteso dentro una pozzanghera, del fallo fatto per pochi millimetri di differenza tra il piede che scivola e la palla in possesso dell'avversario.
è una questione di gesti immorali e provocatori spesso ammessi dagli arbitri ma solo da una singola parte. è la var che non interviene o interviene quando cazzo gli pare. certo. è anche (come dice biafra) una questione di ambiente schizofrenico e tarato, pure se dall'altra parte non è che stavano meglio, visto come arrivavano al derby loro, dopo carrettate di gol al passivo e due sole vittorie per puzza in tutta la stagione.
ma in realtà tutto questo, arbitraggi compresi, vale sempre un po' di meno rispetto al fatto che il derby, ribaltando uno degli aforismi più famosi del presidente, è pallone e non calcio. e sta roba non la può certo insegnare un mister: chi potrebbe spiegare razionalmente per quale motivo, con due diversi allenatori seduti sulla nostra panchina, negli ultimi derby in cui, una volta passati in svantaggio abbiamo pareggiato, poi abbiamo preso il 2-1 dopo 3 minuti di orologio?
come si spiega sta cosa? non è calcio suvvia. eppure è una regola. specifica del derby, di questi ultimi derby, anzi di questo ultimo ciclo di derby.
il derby prima di tutto devi voler non perderlo. e fare di tutto affinché ciò accada. cascasse il mondo io sta partita non la posso perdere e attuerò tutti i mezzi, calcistici o meno affinché ciò non succeda. un mister può spiegare questo? chiaro che no. non lo fa inzaghi e non lo fa manco di francesco, se è per questo. è un'aria, un profumo, non so come altro definire una cosa così sfuggevole eppure rispondente evidentemente a delle regole, che respiri collettivamente, che percepisci appena entri dentro lo spogliatoio, e che a trigoria, evidentemente, visto che la roma pare votata a questo unico scopo calcistico, spaccarci il culo, si sente molto meglio che a formello.
non sarà un caso che hanno match winner di solito improponibili, gente che non vede la porta manco con le mani, tipo balzaretti, yanga mbingwa (o come cazzo se scrive), iturbe (pd, iturbe...), pellegrini, florenzi, fazio... noi se non segnano i pezzi da 90 (SMS, Immobile, Keita) non segnamo proprio. non sarà un caso che, dopo l'espulsione di Radu, l'unico derby recente in cui abbiamo giocato soltanto per non perdere alla fine non abbiamo perso. e l'altro è quello di Reja redivivo del 2014, con le barricate per tutti i 90 minuti di gioco. ecc. ecc. ecc.
di regole valide solo al derby ne possiamo tirare fuori molte altre. nessuna di queste fa parte del calcio. al limite, come già detto, del pallone.