Stiamo parlando di questo.
Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, ha parlato anche a Radio Punto Nuovo spiegando ancora: “Imbrogliare Lotito? Ci sono state delle spinte per interessi diversi. Lotito è una garanzia per i tifosi della Lazio, difenderà gli interessi della società. Tommasi si è svegliato storto e voleva impedire che si giocasse anche Juventus-Inter perché c'erano degli interessi affinché quella partita potesse essere rinviata e chissà come sarebbe andata a finire, ma non voglio andare oltre.
Fino a qua nulla da dire.
Detto ciò, la mia impressione è che c'è una drammatizzazione: si parlava di semplice influenza, adesso c'è una drammatizzazione che trova nel calcio un accentuamento.
Questo è grave, se si crede agli esperti e si ritiene quindi che non è una semplice influenza e che la drammatizzazione sia perlomeno una cautela opportuna.
Fermare il campionato significa che in un Paese come l'Italia dove lo sport, il calcio, è una parte importantissima del Paese, vuol dire che siamo in uno stato di emergenza tale da non sopportare le attività normali.
E' esattamente la realtà che si sta facendo tanta fatica a far capire e accettare. Questi interventi di persone che hanno una loro autorevolezza sono ovviamente deleteri
Parlo da analista politico di lunga esperienza, la mia impressione è che si tenti di drammatizzare tutto per poter avere facilitazioni da parte dell'Unione Europea sullo sforamento del deficit. Aumentare il deficit significherebbe che le risorse prese non potranno mai pareggiare i danni. Per combattere bene il virus, bisognerebbe potenziare al massimo le strutture sanitarie, stiamo applicando il metodo cinese che può funzionare in un Paese totalitario come la Cina, ma c'è da dire che lì in una settimana hanno creato un ospedale, qui non accadrà mai. Bisognerebbe di ridurre i decessi potenziando al massimo le strutture sanitarie, ormai il contagio è diffuso".
Idem con supercazzola, visto che non possiamo fare alcune cose che fanno in Cina non dovremmo fare niente...
E su un possibile caso di coronavirus nel calcio: "Trovare un calciatore positivo non sarebbe motivo per bloccare l'intero sistema, sicuramente bisognerebbe correre ai ripari e garantire i controlli. I calciatori sono dei professionisti e dei ragazzi responsabili, sanno benissimo come devono comportarsi. Decidere di non giocare? Il blocco del calcio significherebbe far saltare i diritti televisivi con cui campano la maggior parte delle squadre medio piccole"
E anche questo ci può stare. Ma dipende sempre da quanto sia prioritaria la riduzione della probabilità di diffusione del contagio.
Spesso in messaggi che aborriamo se si va a vedere si è d'accordo con l'80% del messaggio, la differenza e l'eventuale pericolosità stanno proprio nei dettagli.