I dettagli sono importanti nella vita.
Forse no ma i dettagli sono importanti per il ruolo che Diaconale ricopre.
Diaconale é il portavoce del presidente della Lazio. Ogni sua preposizione articolata deve essere analizzata e sviscerata decine di volte prima di essere inviata agli organi di stampa o sui social.
Diaconale non puo' dire "lo dico a titolo personale" e poi scoreggiare. Perché quando Diaconale scoreggia scoreggia il presidente della Lazio e quindi scoreggia la Lazio.
Ripeto la metafora, se voi andate a mangiare a casa di Cracco e Cracco vi serve la pasta scotta con la marmellata sopra poi non puo' dirvi "si ma stiamo a casa mia, al ristorante cucino meglio".
Voi al ristorante di Cracco non ci mettete piede.
E' il ruolo di Diaconale che porta i social networks, i giornali, i media a interessarsi di quello che dice Diaconale. Senno' stigrandissimi stracazzi che se lo frega di quello che pensa sulla Lazio.
Perché quando Diaconale parla, parla la Lazio. E' il suo ruolo.
E se Diaconale mi dice che prima dell'avvento di questa gestione la Lazio era la squadra provinciale di Roma é la Lazio che lo dice. Sul piano della comunicazione pura, del messaggio, é la cosa più idiota che si potesse dire. E' un insulto alla nostra storia. E a noi stessi. Mancava che scrivesse che prima del 2004 si veniva allo stadio col trattore.
Hai voglia a scrivere sul colletto che siamo la prima squadra della capitale, fare le foto col colosseo, fare gli sboroni con l'aquila che vola. Prima del 2004 eravamo, secondo Diaconale e chi lo paga, o Laziotta o una provinciale.
Col cazzo Diaconale. Col cazzo.
Me frega un cazzo che sei stato male.
Vattenaffanculo via dalla Lazio.
Scusate il francesismo.