Parlo con ogni giocatore singolarmente, risolvo tutti i problemi risolvibili, elimino quelli non risolvibili.
Motivo ognuno finché non ha la bava alla bocca, la squadra, la bandiera, la storia.
Chi aiuta l'avversario a rialzarsi dopo un fallo è fuori, mi dispiace. Chi non va a pressare l'arbitro dopo un fallo ambiguo è fuori, mi spiace. Perché se protesti in undici l'arbitro fa pippa, se protesta uno becca l'ammonizione.
Preparo alla panchina chi dovrà andare in panchina, che sarà indispensabile dopo.
Poi vado in società e dico che servono soldi per rafforzare la squadra, si può cedere dove abbiamo in eccesso per rinforzare dove siamo latenti.
Poi bella conferenza ad uso e costume dei tifosi. Vado io, incaxxatissimo, e trovo le parole per cercare di ritrovare l'entusiasmo attraverso la rabbia. In questo contesto parecchie stilettate sul roma.
Fatto questo preparo un sistema tattico adatto alla rosa e che mi porti punti. Non faccio cose belle, intelligenti, faccio cose furbe.
Ma io non sono granché furbo, tutto chiacchiere e distintivo, non credo otterrei grossi risultati.