"Ogni superiore umorismo comincia con la rinuncia dell’uomo a prendere sul serio la propria persona."
(Hermann Hesse)
La stimavo vedevo in lei un eclettico personaggio e abile macchiettista.
Ora rimane macchietta.
Non perché colpisce la Lazio ed i laziali, ma per la banalità delle motivazioni.
Vede, quando prende in giro il suo presidente, carica il personaggio.
Avesse colpito Lotito trattrggiandone i difetti, calcando sul suo modo di dire e fare, ci saremmo fatto tutti una sana e grossa risata.
Dare del fascista in maniera indiscriminata a tutta una tifoseria, etichettarla di atti violenti (pensi ai black block, carissimo, alle bombe sotto la sede dei carabinieri...), è una offesa gratuita.
Ora, lei, se mai leggerà queste parole, si rifugerà, vigliaccamente, dietro al diritto di satira, al fatto che non siamo ironici, che una bella risata fa meglio di un uhuh...
In realtà, lei ha cercato la facile battuta, come quando intercala con un cazzo tra una battuta e l"altra per strappare l'ennesimo applauso.
Niente, non ha rinunciato a cadere anche lei in questo tranello.
Facile sarebbe risponderle come si merita, a ricordarle che alla sua glabra testa manca un taglio per rappresentarla per quello che è.
L'ennesima [...] e faccia da culo partorita da una cagna.
Non le risponderò però così, ma la ignorerò, povero giullare arricchito alla corte di una dittatura mafiosa.