Sento, confesso anche con un filo di sgomento, sin da Lunedì notte, decine e decine di Laziali che pontificano sulla non-necessarietà, anzi sulla ingenuità del voler riportare velocemente la palla a centrocampo dopo aver segnato il gol (splendido, peraltro) del pareggio.
E sento addirittura più di qualcuno accusare apertamente chi quel pallone ha preso in fondo alla rete e ha riportato a centro campo. Accusandolo in maniera per me incomprensibile di cretinaggine, di ingenuità appunto, se non addirittura di responsabilità indiretta di ciò che è avvenuto dopo.
Doveva esultare, dicono, andare sotto la curva, magari farsi uno o due selfie (
), arrampicarsi sulle reti per abbracciare i tifosi, perdere quei due o tre minuti nel far casino, magari prendere pure un cartellino giallo.
E poi pure Pioli, che doveva subito dopo sostituire Klose e fare entrare Ledesma o Onazi, in modo che tutti capissero, il simpatico mangiarane in primis, che ok, stiamo bene così, adesso nessuno più si muove, ci sta bene il pari. Grundsätze der Realpolitik, dicono spesso quelli (veramente) bravi.
Cor cazzo!
Filip Đorđević, sia chiaro: per me hai fatto bene. Per me HAI FATTO BENISSIMO. Centra la palla, cazzo, e dammela subito, che questa partita la vado a vincere. Ne segnamo un altro, subito e la vinciamo!
Io sono con te, e sarò sempre con chi fa gesti del genere. Ho pensato a Nedved quella volta che segnò da fuori area, ed era l'1 a 2 in un derby che sembrava stregato. Ho pensato a Jugovic dopo il rigore col Milan e pure allora c'era tanto, tanto ancora da fare. Ho pensato a Corradi, quel giorno della nebbia a Piacenza. Ho pensato a Sisostri Manfredini in un Lazio-Palermo di tanti anni fa, e a Parolo in Lazio-Milan il passato inverno. E ho pensato a Teddy Sheringham, mezzo minuto prima che segnasse Solskjaer...
Perchè il calcio è questo. La filosofia del calcio è questo: vincere le partite, segnare un gol più degli avversari.
E Pioli questo ha in testa, Pioli questo insegna. E la Lazio quest'anno, tranne la prima con la Juve e forse una o due sole altre volte, così ha sempre giocato: pochi fronzoli, attaccare, segnare, dominare le partite, vincere. Pioli pensa a Mourinho non a Trapattoni.
E Filip Đorđević, tu questo insegnamento l'hai imparato più di ogni altro. E io vorrei che fosse anche il nostro.