1) loro partita della vita, secondo tempo sempre a terra a urlare, fine partita esultano come avessero vinto una coppa. Tutti dietro e grandissima grinta.
Avessero giocato sempre così oggi erano in cl.
Non è una novità.
2) contro questa squadra, puoi perdere. Dipende dagli episodi, puoi perderla. Non arriviamo in EL per colpa di oggi.
3) Non abbiamo un mercato.
Non abbiamo un gioco.
Intendo uno nostro, fatto di movimenti verticali, di sovrapposizioni, a prescindere dai giocatori. Abbiamo dei momenti tattici, la verticalizzazione di SMS su Lazzari, se hai spazio. Il cross di Radu per SMS, se Radu non viene marcato coprendogli il sx.
Perché gli allenatori avversari ti studiano.
E noi non abbiamo mai un piano B, che non sia il frutto di un momento, una invenzione, di un singolo.
Loro soffrono i palloni alti. Li soffrono maledettamente. Invece lo prendiamo noi, il goal di testa. Woow. I cambi non serve parlarne. Quanta confusione, quanta mancanza di reattività.
Questa mancanza di reattività si vede non solo in campo, ma anche nella campagna acquisti, dove, anche in questo caso, il piano B non c'è e ad inventarlo al momento si creano disastri.
4) Correa. Grazie di tutto. In bocca al lupo.
5) i ragazzi hanno dato tutto. SMS ha giocato col naso rotto. Tutti hanno dato tutto. E questo è bello, e per nulla scontato. Grazie a tutti, comunque, e non molliamo.
6) pazienza. Ora serve chiarezza. E, se possibile, fantasia. Da parte di tutte le componenti. Perché gli errori sono sempre gli stessi, immutabili nel tempo. Da parte di tutte le componenti.
Da parte di tutte le componenti.
Poiché la Lazio è un insieme di vasi comunicanti, e non è possibile isolare.